Questo fine settimana ci ha lasciati all’improvviso Riccardo, uno dei partecipanti al nostro ultimo corso di formazione per volontari col naso rosso. Aveva 40 anni, una vita vissuta tra la razionalità della sua professione di informatico e la passione per l’arte e la creatività, che esprimeva nel teatro con il suo gruppo.
Sardo di nascita e milanese di adozione, Riccardo era una persona curiosa e determinata. Si era avvicinato al mondo del volontariato con un po’ di scetticismo, ma desideroso di scoprire un universo che lo affascinava e di affrontare alcune sue insicurezze. Attraverso il percorso con noi, aveva trovato il modo di approcciarsi al ruolo del clown dottore, un personaggio che considerava pieno di fascino e che gli permetteva di esprimere la sua creatività in modo diverso.
Ricordiamo con affetto il suo sorriso, il suo entusiasmo contagioso e la sua capacità di portare leggerezza anche nei momenti più impegnativi del corso. I suoi compagni di viaggio, tra cui Monica una persona a lui molto vicina, lo descrivono come una presenza che sapeva unire profondità e ironia, serietà e fantasia.
Il ricordo di Riccardo resta vivo nei cuori di tutti noi, e il suo spirito di ricerca e apertura continuerà a ispirarci.
Grazie, Riccardo, per il tuo tempo con noi. Il tuo sorriso e la tua energia resteranno sempre parte della nostra famiglia col naso rosso.
“Viaggeremo seguendo i tornanti del tuo sorriso. Con te, che in macchina canticchi Samba de uma Nota Só. Con quella tua singola nota, ci hai portato nel tuo mondo, ci hai parlato del tuo viaggio, su e giù per le scale, alla ricerca della melodia che facesse da colonna sonora alla tua vita. Per poi intonare una sola nota. Canteremo ancora la tua nota in cui hai trovato rifugio, su cui hai viaggiato e su cui ancora viaggerai. Insieme a noi.” Benny
“Nei lunghi cerchi a gambe incrociate, entrambi per stanchezza abbiamo assunto pose da ‘sirenetti’. Ed è forse così che per la prima volta il mio sguardo ha cercato connivenza col tuo. Il taglio dolce della forma dei tuoi occhi sembrava comunicarmi a tratti qualcosa, come se avessero ancora un po’ la scintilla di un bimbo vispo diventato troppo presto consapevole. Le anime hanno modi di intendersi che superano le barriere verbali.
E avrei voluto capire di più. Anche se poco mi è bastato per sapere che, magicamente e per vie traverse, con vissuti e storie disparate possiamo giungere a punti simili e similmente ritrovarci in forme di pensiero. Il primo aggettivo che ho sentito rivolgerti è stato ‘accentratore’. Un po’ estremo, ho pensato. Ma si sa che a volte è necessario concentrare tutto al centro per non frangersi in mille parti. L’ultima immagine di te invece ti vede affrontare il freddo con una leggera giacca di velluto all winter long perché, a detta tua, hai sempre avuto una resistenza sopra la media alle intemperie, con stupore dei più. Ma non mio…perché so quanto può essere intrepido un cuore sardo. Ed in tutti i tuoi gesti autentici che ci hai regalato, io colgo la tua eredità.” Valeria
“Porterò sempre con me il tuo fantastico accento sardo, il tuo sguardo buono e curioso, il tuo sorriso birichino, i tuoi occhi lucidi nei momenti più impensati, il tuo cuore in fondo in fondo sempre commosso dalla vita. Non chiediamoci il perché di questa tua uscita di scena così improvvisa ma ringraziamo per aver condiviso un piccolo tratto di strada insieme. Ciao Ric” Fiorenza
“La vita ci ha fatto conoscere all’interno di una realtà che ha ci offerto la possibilità di entrare subito in contatto con la parte più bella, intima e profonda di noi Riccardo. Uno degli ultimi esercizi fatti insieme mi ha dato la possibilità di ascoltare la tua voce e il tuo cuore in silenzio, grazie alla forza dello sguardo, dell’osservazione. Ci siamo ritrovati a non aver bisogno di parole ed è stato davvero qualcosa che mi porterò nel cuore per sempre. Grazie Riccardo.” Doris
“Sorriderò ripensando alla libertà che mettevi nei momenti di danza. Ti ringrazio per quando, in risposta un mio strano sogno, ti sei aperto a regalarmi una parte di tua vita privata.
Avrei voluto assistere ad un tuo spettacolo, perché sono convinta che avrei visto molto più che un “piccolo attore” come ti definivi. Ti ricorderò sempre come il grande sardo buono, ad ogni “Icnusa” brinderò per te, ARRIVEDERCI.” Cristina
“Io volevo dire che mi ha tartassato tutto un viaggio in macchina perché qui non trovava un bar con la birra a 2 euro come in Sardegna 🥰🥰🥰 E ora che ci penso mi commuovo” Gaetano
“Ti conterrò sempre nel ricordo di questo oggetto che ha valore per te, luce pure. ” Filippo