In affanno la produzione industriale | Istat Novembre 2024 - Format Research

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15 gennaio 2025

A novembre 2024 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,3% rispetto a ottobre. Tuttavia, nella media del trimestre settembre-novembre, il livello della produzione diminuisce dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.

Analizzando più nel dettaglio, l’indice destagionalizzato mensile mostra aumenti congiunturali per l’energia (+1,6%), i beni di consumo (+0,9%) e i beni intermedi (+0,3%); al contrario, si osserva una flessione per i beni strumentali (-0,6%).

Inoltre, al netto degli effetti di calendario, a novembre 2024 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali dell’1,5% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 21 di novembre 2023).

Nonostante il calo complessivo, si registrano incrementi tendenziali per l’energia (+4,3%) e i beni di consumo (+2,6%); si osserva, invece, una diminuzione per i beni intermedi (-2,5%) e i beni strumentali (-4,9%).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, quelli che registrano gli incrementi tendenziali più elevati sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+7,6%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,1%) e le industrie alimentari, bevande, tabacco (+4,5%).

Al contrario, le flessioni maggiori si rilevano nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-15,5%), nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-13,8%) e nella fabbricazione di macchinari e attrezzature (-6,2%).

Il commento – In affanno la produzione industriale

A novembre l’indice destagionalizzato della produzione industriale registra un incremento congiunturale; questo è diffuso ai principali comparti, con l’esclusione dei beni strumentali.

Resta, tuttavia, negativo l’andamento congiunturale complessivo nella media del periodo settembre-novembre.

In termini tendenziali prosegue, per il ventiduesimo mese consecutivo, la lunga fase di contrazione dell’indice corretto per gli effetti di calendario.

Sempre su base tendenziale, si registrano variazioni positive per l’energia e i beni di consumo, a fronte di flessioni per i beni intermedi e i beni strumentali.

(In affanno a produzione industriale Industria Foto di Magda-ehlers su pexels
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