Ogni città ha il suo cuore nero, quella zona che tutti conoscono ma che tutti evitano. Quel luogo abbandonato dove il degrado regna sovrano e dove, dicono, succedono cose che è meglio non sapere. Ma ti sei mai chiesto cosa si nasconda davvero in quei luoghi dimenticati che incontri ai margini della tua città?
“Il deserto di Carcosa” esplora proprio questi spazi liminali, concentrandosi in particolare sulla cosiddetta “palude” di Verulengo, una zona industriale abbandonata che i protagonisti sono costretti ad attraversare nei loro spostamenti quotidiani. Un luogo che tutti conoscono ma di cui nessuno parla, un’area che le amministrazioni comunali promettono ciclicamente di riqualificare, senza mai farlo davvero.
Ma perché questi luoghi rimangono abbandonati? Spesso, dietro il degrado apparente si nascondono interessi molto concreti. Nel romanzo, la “palude” diventa il simbolo perfetto di come il potere sfrutti le zone d’ombra della società. Mentre i cittadini evitano quei luoghi, altri li utilizzano per i propri scopi. La politica locale gioca il suo ruolo in questo schema: promesse elettorali mai mantenute, progetti di riqualificazione sempre rimandati, interessi nascosti che preferiscono mantenere lo status quo.
È proprio in questi spazi dimenticati che il soprannaturale trova terreno fertile. Come se il degrado materiale aprisse varchi verso dimensioni altre, come se l’abbandono umano permettesse a forze più antiche e terribili di riemergere. La “palude” di Verulengo non è solo un luogo fisico: è un punto di contatto tra il nostro mondo e qualcosa di più oscuro.
Il romanzo ci mostra come questi luoghi abbandonati siano specchi perfetti della società che li ha creati. Dietro il loro degrado si nascondono storie di avidità, di corruzione, di potere mal gestito. Ma si nasconde anche qualcosa di più antico e terribile, qualcosa che ha saputo approfittare di questi spazi dimenticati per farsi strada nel nostro mondo.
La vera forza del racconto sta nel mostrare come l’orrore soprannaturale e quello molto umano della corruzione politica si intreccino in modo inestricabile. Chi sono i veri mostri? Le creature che si aggirano nella “palude” o coloro che hanno permesso a questi luoghi di diventare quello che sono?
Se ti sei mai chiesto cosa si nasconda davvero in quei luoghi abbandonati che vedi dalla finestra del treno, se hai mai pensato che dietro certe decisioni politiche ci fosse qualcosa di più oscuro di semplici interessi economici, allora questo romanzo ti darà molto su cui riflettere. Lo trovi su Amazon, pronto a mostrarti come le zone d’ombra della nostra società possano nascondere orrori sia umani che soprannaturali.
Ma attento: dopo averlo letto, non guarderai più allo stesso modo quelle aree abbandonate che incontri ai margini della tua città. E forse ti chiederai se anche lì, nel silenzio e nel degrado, non si nasconda qualcosa di antica e terribile, qualcosa che attende solo il momento giusto per emergere.