Abbiamo chiesto ad Alice Buratto, Specialist Trainer del corso di Game Localization di DBGA e traduttrice specializzata in ambito videoludico presso Wabbit Translations, di raccontarci di più sul mondo della localizzazione di videogiochi e quali sono le opportunità di carriera per chi vuole intraprendere questa professione e iniziare a tradurre videogiochi.
Ciao Alice, puoi presentarti ai nostri lettori e parlarci un po’ del tuo background?
Ciao, mi chiamo Alice Buratto e da sette anni faccio parte del team di Wabbit Translations. All’interno del team mi occupo della traduzione, della localizzazione e della revisione di videogiochi, testi di marketing, giochi da tavolo e di carte, principalmente dall’inglese all’italiano. Ho iniziato a lavorare a Wabbit dopo aver conseguito la Laurea in Traduzione presso le Scuole Civiche di Milano, dove mi sono specializzata in traduzione audiovisiva.
Grazie a questo lavoro ho potuto portare avanti la mia passione per la traduzione e localizzazione dei prodotti dell’intrattenimento e oggi mi occupo anche di tante altre cose diverse come la formazione di chi svolge un tirocinio da noi e la scrittura degli articoli per il nostro blog.
Un aspetto importante della localizzazione di videogiochi è il suo adattamento culturale a seconda del mercato in cui il gioco viene pubblicato. Come si gestisce la traduzione di testi dal forte impatto culturale?
Dal punto di vista della traduzione è molto importante trovare il giusto equilibrio tra “l’addomesticamento” del prodotto originale e il mantenimento delle caratteristiche tipiche della cultura di origine. Non sarebbe giusto da parte nostra se cancellassimo del tutto gli elementi che costituiscono l’ambientazione, la lore e l’atmosfera di un gioco, ma allo stesso tempo dobbiamo permettere a chi gioca di immergersi nell’avventura senza provare un senso di straniamento così forte da provocare un allontanamento.
Quali strumenti e software utilizzi abitualmente nel tuo lavoro e quali strumenti impareranno ad usare gli studenti?
Nel mio lavoro si utilizzano diversi strumenti, a partire dalle e-mail, che sono il principale mezzo di comunicazione con i clienti, passando per i fogli Excel, su cui spesso ci si trova a lavorare per la traduzione dei file e dei glossari, fino ad arrivare ovviamente ai CAT Tool, ovvero i software per la traduzione assistita. Daremo un’occhiata a tutti questi strumenti e impareremo a usare MemoQ, che è il software più utilizzato nell’ambito della localizzazione dei videogiochi.
Che tipo di esercitazioni affronteranno gli studenti durante il corso?
Le esercitazioni pratiche di traduzione e localizzazione saranno dedicate ai diversi argomenti che tratteremo nel corso. Per esempio, quando affronteremo la lezione sul linguaggio inclusivo, faremo esercitazioni mirate per consolidare i concetti, e così via per i vari argomenti che spaziano dalle traduzioni con limiti di caratteri a quelle delle parti più dialogiche e narrative.
Quali sono le opportunità di carriera nel settore della game localization?
In questo settore ci sono vari ruoli che è possibile prendere in considerazione. Chi traduce può intraprendere la libera professione e lavorare come freelance per le agenzie di traduzione o i clienti diretti, oppure candidarsi per le agenzie di traduzione o le aziende per le posizioni di traduttore, editor o proofreader.
Molte persone cominciano il loro percorso come LQA Tester, il loro lavoro consiste nel provare i giochi alla ricerca di bug linguistici e tecnici.
Se si preferisce organizzare, si può valutare il ruolo Localization Project Manager, che si occupa di seguire lo svolgimento di un progetto e di coordinare i rapporti tra i clienti e i fornitori.
Quali consigli daresti a chi vuole intraprendere una carriera come localizzatore di videogiochi?
Consiglierei di costruirsi una buona base di conoscenza dell’italiano e dei meccanismi della traduzione, e poi di chiedere sempre i feedback sul proprio lavoro, anche se spesso è difficile perché i clienti sono sempre molto occupati. I feedback, tuttavia, sono davvero fondamentali per crescere professionalmente; magari si possono formare dei gruppi di lavoro con dei colleghi per rivedersi i lavori a vicenda, se consentito.
Prima di salutarti, qual è il tuo gioco preferito a cui hai lavorato alla localizzazione e perché?
È stato molto divertente lavorare alla localizzazione di Atomic Heart, perché il progetto era molto curato e ambizioso, e il mondo distopico del gioco era davvero affascinante (e a tratti fuori di testa!).
Corso Game Localization
Il corso di specializzazione di Game Localization è indirizzato ad appassionati di gaming e di lingue, che desiderano entrare nell’industria dei videogiochi e intraprendere una carriera come Localizzatori di videogiochi e traduttori di videogiochi. Le lezioni sono tenute in live streaming e in orario extra-lavorativo.