“Criticità da nuovo modello manutentivo e nodi irrisolti sulla rete”


Un guasto al giorno e picchi di sei episodi in cinque giorni sull’Alta Velocità. È l’allarmante quadro evidenziato dalla Faisa Cisal in audizione  alla Commissione Trasporti della Camera. Il sindacato punta il dito contro il nuovo modello manutentivo adottato da RFI nel 2024, che prevede squadre operative h24 anziché concentrare gli interventi nelle fasce orarie senza treni. Questa riorganizzazione, secondo il sindacato, ha generato due problematiche principali: una ridotta presenza di personale durante le interruzioni programmate per la manutenzione e una composizione delle squadre che non valorizza adeguatamente l’esperienza

Critiche anche alla compatibilità tra il piano investimenti RFI 2024-2033 da 124 miliardi (con 1.200 cantieri attivi) e l’obiettivo del Gruppo FS di aumentare i passeggeri da 570 a 670 milioni in cinque anni. “Con un tale numero di cantieri aperti – sostiene il sindacato – è già compromessa la normale capacità gestionale”.

Un tema particolare di preoccupazione riguarda la “contaminazione di servizi diversi”, evidenziata dall’esempio di Roma Termini dove transitano circa 1.000 treni al giorno (300 AV, 650 regionali, 50 altri). Per affrontare queste criticità, Faisa Cisal ha proposto tre interventi principali: la separazione delle tipologie di servizi per ottimizzare l’utilizzo delle stazioni, il rafforzamento della manutenzione ordinaria con riduzione delle attività esternalizzate, e la prosecuzione degli investimenti strategici nel medio-lungo periodo.