Abitiamo tutti qui, la nuova commedia scoppiettante di Jojo Moyes
Se c’è un libro capace di raccontare con ironia e profondità il caos emotivo della vita adulta e delle famiglie imperfette è Abitiamo tutti qui di Jojo Moyes.
La protagonista è Lila, una quarantenne che si trova costretta a ricominciare una nuova vita da single tra difficoltà e speranze, accogliendo in casa i suoi due padri, mentre fa fronte ai malumori e alle crisi delle due figlie, una al liceo, l'altra alle elementari..
Il risultato è un mix irresistibile di battute fulminanti, situazioni tragicomiche e momenti di toccante vulnerabilità. Sono poche le scrittrici capaci di affrontare argomenti seri come il divorzio in maniera brillante come Jojo Moyes, la cui scrittura in questo nuovo romanzo è davvero al suo meglio: frizzante, divertente, acuta, commovente.
Una casa affollata di sentimenti: i personaggi di Abitiamo tutti qui
I personaggi creati da Jojo Moyes sono ben delineati e multidimensionali: un insieme di individui indimenticabili che catturano subito l'immaginazione.
A cominciare da Lila Kennedy, la protagonista, una scrittrice che sta passando un momento difficile. Ha perso sua madre, il marito l’ha lasciata per un’altra donna da cui aspetta un bambino.
Anche le due giovani figlie Celie e Violet, di 16 e 9 anni, hanno una personalità spiccata e le danno parecchi pensieri. Celie salta la scuola, fuma ed è in costante contrasto con Lila; Violet, spassosa e priva di filtri, non si fa scrupoli a dire parolacce e cantare canzoni volgari di cui non capisce il significato.
Il patrigno Bill, dopo la morte dell’amata moglie, ha deciso di trasferirsi da Lila per aitarla con le ragazze. Sarebbe un anziano adorabile, se non fosse per la sua precisione maniacale e la sua mania per la cucina salutare. Per non parlare dei suoi gusti in fatto di pittura: la mamma di Lila gli manca così tanto, che ha appeso un quadro che la ritrae nuda in soggiorno.
La casa con giardino a North London in cui vivono sarebbe bellissima, se non avesse tanti lavori di ristrutturazione rimasti a metà. Anche il cane Truant sarebbe un tesoro, se non abbaiasse a tutti e non mordesse gli estranei con tanta facilità.
Lila non se la passa bene neanche con il lavoro: le manca l’ispirazione per il libro giusto. Anche le occasioni sentimentali sembrerebbero solo complicare le cose.
Quando il suo vero padre Gene, che non ha più visto da quando, trentacinque anni prima, se n’è andato a Hollywood a fare l’attore, bussa inaspettatamente alla sua porta Lila tocca il fondo: i due padri si detestano e non fanno che litigare.
Eppure, la convivenza serba delle sorprese inattese. Gene ha un entusiasmo e una sua simpatia contagiose, e la sua presenza crea una nuova, inattesa atmosfera. E poi, in fondo, anche chi hai deciso di non perdonare ha qualcosa da insegnarti su cosa davvero significa essere una famiglia.
Cinque buoni motivi per leggere Abitiamo tutto qui
1. Una storia quasi vera - Il libro esplora il divorzio e le sue conseguenze con una schiettezza rara, senza cadere nel melodramma. Lila è una protagonista imperfetta, umana, in cui molte lettrici si riconosceranno.
2. I personaggi ben delineati – Dai due padri litigiosi alle figlie imprevedibili, ogni personaggio ha una sua voce e una sua funzione nella narrazione. La dinamica familiare è tanto bizzarra quanto credibile.
3. L'umorismo insuperabile – Tra situazioni surreali e momenti di introspezione, il romanzo mantiene un perfetto equilibrio tra leggerezza e profondità.
4. Una storia di rinascita - Abitiamo tutti qui è un romanzo che parla di ricostruzione, di seconde possibilità e di ciò che rende una famiglia veramente tale. Perfetto per chi ama le storie di rinascita con una buona dose di ironia.
5. Una famiglia pronta ad accogliere anche te - Se sei alla ricerca di una lettura che sappia farti emozionare senza mai risultare pesante, nella casa di Lila, per quanto caotica, ci sarà spazio anche per te.
