AIDO AL GIUBILEO DEL MONDO DEL VOLONTARIATO - A.I.D.O.

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A Roma grande festa con 300 partecipanti da tutta Italia

Il vice presidente vicario Valli: “Vicini a papa Francesco che ci ha confermati nella nostra attività: la donazione è un grande gesto di speranza”

(Roma, 10 marzo 2025) – C’era anche AIDO, sabato e domenica scorsi a Roma, tra le 30 mila persone che festosamente hanno invaso la capitale per il Giubileo del mondo del volontariato sul tema “pellegrini di speranza”. Sono stati circa 300 gli aidini giunti da tutta Italia per vivere i due momenti forti del fine settimana: il passaggio attraverso la Porta santa della basilica di San Pietro, sabato; quindi la messa solenne, in piazza, nell’emiciclo, “abbracciati” dal colonnato del Bernini, domenica. Assente la presidente Flavia Petrin, per motivi familiari, il folto gruppo è stato guidato dal vicepresidente vicario Corrado Valli, presenti anche gli altri membri di Giunta: Donata Colombo, Massimiliano Grimaldi, Vito Scarola, Bertilla Troietto.

Grande lo sforzo organizzativo messo in campo da AIDO data l’alta partecipazione all’evento da tutte le regioni. Nella giornata di sabato, pettorina rossa addosso a ciascuno, i volontari si sono dati appuntamento nella rinnovata piazza Pia a ridosso di Castel SantAngelo. Da qui è partita la processione, ordinata e raccolta, dietro la croce portata a turno, un cammino che in un clima di preghiera ha attraversato tutta via della Conciliazione, lungo il percorso preordinato. Giunto in piazza San Pietro, il serpentone colorato ha affrontato l’ultima parte del cammino fino a salire la scalinata della basilica e compiere l’atto più atteso: il passaggio della Porta santa.

Domenica, invece, l’appuntamento è stato per tutti in piazza San Pietro per la messa: assente papa Francesco, a presiedere la cerimonia è stato il cardinale Michale Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio umano integrale, delegato ufficialmente dal pontefice. Una delegazione dei dirigenti AIDO ha potuto seguire la celebrazione dai posti riservati sul sagrato a fianco dell’altare. “Nei deserti di povertà, i volontari sono segni di speranza e umanità”, ha scritto nell’omelia che aveva preparato per l’occasione papa Francesco che così si è rivolto ai volontari: “Vi ringrazio molto, carissimi, perché sull’esempio di Gesù voi servite il prossimo senza servirvi del prossimo. Per strada e tra le case, accanto ai malati, ai sofferenti, ai carcerati, coi giovani e con gli anziani, la vostra dedizione infonde speranza a tutta la società”.

“Condivisione, emozione, senso di comunità, speranza, sono i sentimenti che hanno attraversato questo intenso fine settimana a Roma, che preparavamo da un paio di mesi – ha detto il vice presidente vicario di AIDO Corrado Valli –. Sento di rivolgere a nome di tutti un pensiero di vicinanza e un abbraccio ideale a papa Francesco, che ha non potuto esserci, ma la cui presenza spirituale è stata ugualmente rilevante. AIDO tutti i giorni opera cercando di incarnare quella speranza che è il tema del Giubileo: dire il proprio sì alla donazione, donare a fini di trapianto per chi non ha altra possibilità di cura, è un gesto di grande speranza e di altruismo. Ecco perché promuovere la cultura della donazione e permettere a ogni persona di scegliere in merito alla donazione, consapevolmente, è il cuore della nostra missione. Sentiamo il sostegno di Papa Francesco come ci aveva spiegato nell’udienza a noi riservata in sala Clementina, nell’aprile del 2019; e poi nel suo saluto all’Angelus di domenica 26 febbraio 2023, per la celebrazione del cinquantesimo della nostra Associazione. Concludiamo l’’esperienza del Giubileo con la consapevolezza di andare avanti su questa strada, sempre col sorriso, l’impegno e la determinazione di fare un qualcosa per gli altri, che è grande”.

Alvise Sperandio

Ufficio stampa AIDO nazionale

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