TLE. Uno strumento di vera comunione - Azione Cattolica Italiana

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È stata presentata a Roma il 25 febbraio 2025 la Traduzione letteraria ecumenica (TLE) del Nuovo Testamento, che costituisce un nuovo importante capitolo nella storia del dialogo tra le confessioni cristiane sul terreno comune della Bibbia. Già il Concilio Vaticano II auspicava che si facessero delle traduzioni della Sacra Scrittura in chiave ecumenica, che potessero essere usate da tutti i cristiani (cfr. Dei Verbum, 22). Ed in effetti la TLE sembra rispondere proprio a questo desiderio.

L’opera di traduzione è stata costante nella storia della Chiesa: la Parola di Dio vuole farsi udire e capire nelle lingue degli uomini. Quando tra IV e V secolo Girolamo traduce la Vulgata latina, in realtà si pone all’interno di un solco ben tracciato, che aveva visto il succedersi della Settanta (l’Antico Testamento tradotto in greco dall’ebraico) e della Vetus Latina (la prima traduzione dell’intera Bibbia in latino). Ma anche i secoli a seguire vedranno la nascita di traduzioni diverse in aree linguistiche diverse: come ad esempio la Bibbia in siriaco, etiopico, armeno e georgiano.

Da Lutero ai giorni nostri, diverse traduzioni

Con il Rinascimento le divisioni tra cristiani (tra cattolici e protestanti, e poi anglicani) si riverbereranno nella nascita di diverse traduzioni confessionali. Nel Cinquecento, Lutero realizzò una splendida traduzione, divenuta un classico della letteratura tedesca, che è stata molte volte rivista senza perdere il suo smalto iniziale. Così come oggi in Italia la Conferenza Episcopale Italiana ha approvato una Bibbia, la Bibbia CEI del 2008, che viene usata anche nella liturgia cattolica.

Sempre in Italia, l’incoraggiamento del Concilio ha trovato una concretizzazione nella Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC), pubblicata nel 1985 e poi revisionata nel 2014, a cui hanno lavorato cattolici ed evangelici. La TILC è diventata nota e apprezzata per il suo linguaggio piano e accessibile.

TLE: il frutto del contributo di tutti

Alla fine degli anni Ottanta, la United Bible Society ha presentato un progetto generale di traduzione biblica con un ampio respiro ecumenico. Nel 1997 la Società Biblica in Italia ha fatto sua questa idea, invitando a partecipare tutte le confessioni cristiane in Italia che lo desiderassero.
Vi hanno aderito subito, tra le altre, la Chiesa Cattolica in Italia, la Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia (Patriarcato Ecumenico), il Vicariato Ortodosso Romeno d’Italia, l’Unione italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno, la Chiesa Apostolica Italiana, l’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia, la Chiesa Evangelica Luterana in Italia, la Chiesa Evangelica Valdese (Unione delle Chiese Valdesi e Metodiste), la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.
Con il tempo, anche altre Chiese hanno dato il proprio contributo.

La TLE è nata piano piano. All’inizio degli anni 2000 sono stati presentati i Vangeli di Giovanni, Matteo e Marco, le Lettere di Giovanni, le Lettere di Pietro e di Giuda, le Lettere a Timoteo e a Tito. Queste opere sono state revisionate a partire dal 2022. Nel frattempo sono state realizzate e perfezionate le traduzioni anche dei rimanenti libri del Nuovo Testamento.

In comunione, intorno alla Parola di Dio

Il valore della TLE è quindi molteplice. Risiede anzitutto nel fatto che si tratti di una traduzione davvero ecumenica, che ha cioè beneficiato del contributo di studiosi di varie confessioni cristiane. In secondo luogo, il lavoro dei singoli traduttori è stato sottoposto al controllo di revisori esperti in studi biblici. Ma alla fine di questo lavoro scientifico è stato chiesto alle diverse confessioni di segnalare eventuali espressioni che potessero urtare la sensibilità dei propri credenti. Infine, caratteristica della TLE è una certa aderenza stretta al testo greco originale: si parla in questo caso di “traduzione formale”. Se da un parte quindi l’italiano può sembrare talora un po’ macchinoso, dall’altra parte consente al lettore di gustare il retroterra linguistico dell’originale.

La TLE non intende essere una Bibbia sostitutiva di quelle in uso presso le singole Chiese. Ma uno strumento di vera comunione ecumenica intorno alla Parola di Dio.

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Dionisio Candido