17 Marzo 2025 – 17 Marzo 2025 – La Fondazione Migrantes è impegnata negli Stati Uniti, insieme alle Acli, in una serie di iniziative civili ed ecclesiali pensate per le comunità cattoliche italiane.
Il 14 marzo, il Patronato delle Acli e la Fondazione Migrantes, grazie al supporto di We the Italians, sono stati ospiti dell’Italian American Museum di Little Italy, a New York City, nato per raccontare l’evoluzione dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti d’America, per un evento dal titolo “Italian American Sounds Good. New Italians in the USA, the value of the citizenship”.
Il prof. Joseph Scelsa, presidente di Italian American Museum ha innanzi tutto presentato il percorso che ha portato alla costituzione del museo. Tra gli interventi in programma, Delfina Licata, curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, ha riportato lo sguardo dall’Italia sulla comunità italo-americana e l’evoluzione nella comprensione di questo fenomeno nel nostro Paese.
Ricordiamo che negli Stati Uniti vivono oltre 320mila italiani con passaporto, il 5,2% degli oltre 6 milioni di cittadini italiani residente all’estero. Gli Usa sono il settimo Paese con maggiore presenza di cittadini italiani dopo Argentina, Germania, Svizzera, Brasile, Regno Uniti e Francia.
Il 16 marzo, invece, è stato presentato, alla Saint Patrick’s Old Cathedral School alla presenza di Istituzioni civili e religiose – per la prima volta a New York – proprio il Rapporto Italiani nel Mondo (RIM), la pubblicazione che la Fondazione Migrantes dedica ogni anno alla mobilità degli italiani e delle italiane.
Le conclusioni sono state affidate, oltre che al presidente delle Acli, Emiliano Manfredonia, a mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei e della Fondazione Migrantes.
In questi giorni, mons. Perego ha presieduto anche due celebrazioni eucaristiche in italiano: la prima, il 15 marzo a Montclair (New Jersey) – una delle più radicate e antiche comunità di emigrati italiani negli Stati Uniti – presso la chiesa di Nostra Signora del Monte Carmelo; la seconda, subito prima della presentazione del RIM, il 16 marzo presso la Saint Patrick’s Old Cathedral School.
In entrambe le occasioni ha commentato le letture della II domenica di Quaresima, seguendo il filo tematico delle “promesse di Dio” che “trasfigurano l’uomo”. Tra le altre cose ha voluto ricordare il patto e le benedizioni di Dio ad Abramo (Gn 15,5-12.17-18) in questo modo: “«Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle», soggiungendo immediatamente «Tale sarà la tua discendenza». È la prima delle tante benedizioni che Dio darà al suo popolo assicurandogli fecondità, un popolo numeroso e potente sulla terra. Una ‘benedizione’ – ci ricorda papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti è anche la lunga schiera, il popolo dei migranti, tra i quali il popolo degli emigranti italiani a New York e nelle Americhe”. Commentando, invece, la pagina di Paolo ai Filippesi (Fil 3,20-4,1) mons. Perego ha sottolineato la presenza di “un tema interessante e d’attualità, il tema della cittadinanza. Gli abitanti di Filippi erano orgogliosi di alcuni diritti particolari ricevuti dai romani. Paolo pone qui, come altrove – lui che è cittadino ebreo e cittadino romano – l’accento sull’aspirazione tutta spirituale a un’altra ‘cittadinanza’ di cui poter vantarsi dinanzi a Dio: quella celeste, conquistata in forza della grazia di Cristo, Signore dell’universo”.