Alla vigilia della predisposizione del decreto che dovrà regolamentare le prossime elezioni municipali Marco Cappato, Presidente di Eumans, Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni e Marco Perduca, rappresentante legale di “Referendum e Democrazia” hanno scritto venerdì 14 marzo alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per ricordare quanto deciso dalla Corte Costituzionale a seguito del ricorso di Carlo Gentili e patrocinato dalle varie organizzazioni relativamente all’utilizzo della firma digitale di una persona disabile in occasione della presentazione delle liste elettorali.
“L’11 dicembre scorso” si legge nella lettera “la Consulta con sentenza di incostituzionalità n. 3/25, ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale degli artt. 9, terzo comma, della legge 17 febbraio 1968, n. 108 (Norme per la elezione dei Consigli regionali delle Regioni a statuto normale) e 2, comma 6, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’amministrazione digitale), nella parte in cui non prevedono per l’elettore, che non sia in grado di apporre una firma autografa per certificata impossibilità derivante da un grave impedimento fisico o perché si trova nelle condizioni per esercitare il voto domiciliare, la possibilità di sottoscrivere un documento informatico con firma elettronica qualificata, cui è associato un riferimento temporale validamente opponibile ai terzi”.
“La forza di legge di tale sentenza” proseguono Cappato, Gallo e Perduca “consente l’utilizzo della firma certificata per la sottoscrizione di liste elettorali da parte di persone con disabilità che non possono firmare, adesso occorre che i necessari passi tecnici siano comunicati chiaramente; oltre a ad appellarci a Lei affinché tutto quanto necessario affinché ciò accada sia fatto, torniamo a rinnovare il nostro appello, già sottoscritto da oltre 50.000 persone, affinché il Governo estenda tale possibilità a tutta la cittadinanza già a partire dalle prossime elezioni comunali, evitando quindi che si verifichi una sorta di “discriminazione della maggioranza” per una possibilità oggi consentita alle persone con gravi disabilità.
“L’ampliamento della partecipazione dell’elettorato attivo e passivo alle municipali di maggio” conclude la lettera “può essere facilmente assicurato estendendo quanto già è possibile fare grazie alla piattaforma pubblica che dal luglio scorso consente la sottoscrizione online di referendum e proposte di legge d’iniziativa popolare. Consentirlo per legge sarebbe una riforma storica per il rispetto dei diritti civili e politici in Italia.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.