Giubileo e Fratelli Tutti - Azione Cattolica Italiana

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Che senso ha parlare di speranza in un mondo lacerato da più di 50 guerre, da conflitti sociali, da migrazioni respinte, da una crisi climatica che fa paura ma nessuno si impegna realmente ad arginare?

Questa è la domanda che il gruppo diocesano del MLAC, di Torino, si è posto alcuni mesi fa volendo prepararsi all’allora imminente Giubileo della Speranza indetto dalla Chiesa Cattolica.

Siamo partiti dall’idea biblica di Giubileo : un anno in cui l’attività dell’uomo si ferma per riscoprire l’azione di Dio. Ma anche un anno in cui si azzerano le diseguaglianze, le ingiustizie; in cui si riconoscono gli errori, in cui si fa penitenza, si perdona e si accetta il perdono. 

La bolla che ha indetto questo Anno Santo 2025 focalizza la nostra attenzione sul tema della Speranza, per troppo tempo schiacciata, lei umile, tra la Fede e la Carità, ritenute le sorelle maggiori. “Spes non confundit”, la Speranza non tramonta. Ogni uomo spera, tante sono le nostre speranze, a volte deluse. Dio non delude e la comunità cristiana è resa portatrice di un contenuto che travalica i confini ecclesiali, per toccare il cuore e la mente di ogni uomo.

Dall’osservazione del mondo e della società in cui stiamo vivendo, da cui è scaturita la triste domanda da cui siamo partiti, risulta quindi evidente la mancanza, a tutti i livelli, della dimensione della Fraternità , che invece è il presupposto del  messaggio biblico e quindi del Giubileo.

C’è una unità profonda tra l’annuncio di speranza ed i segni che la rendono tangibile: tra di essi più che mai attuali sono la pace, il no alla pena di morte, l’accoglienza fattiva dei migranti e dei rifugiati, “perché le loro attese non siano vanificate da pregiudizi e chiusure”. Papa Francesco fa appello a che il creato sia rispettato e siano condonati i debiti dei Paesi che non potrebbero ripagarli.

La conclusione è stata che il Giubileo per aprire porte di Speranza ci chiede di ripartire dall’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco, per riscoprire e  formarci alla dimensione della Fraternità.

Rileggendo quindi in parallelo l’Enciclica e la Bolla di indizione del Giubileo abbiamo individuato almeno 5 porte di Speranza che possono essere aperte in questo percorso:

  • La Pace
  • Fratelli e non solo vicini
  • Lo stile del Samaritano
  • La Carità sociale e politica
  • I beni della terra destinati a tutti

Ognuna di queste porte,  potrebbe essere spunto di riflessione personale, o il tema di uno o più incontri di preghiera e formazione da proporre ad adulti e giovani.

Raccogliendo un po`di materiale intorno a queste idee ha preso corpo il seguente dossier che ora mettiamo a disposizione di tutta l’associazione e delle comunità che vogliano fare un cammino di formazione, confronto, preghiera  e discernimento  per vivere il Giubileo.

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Paolo Ferroni