Come l'esperienza utente migliora la lead generation

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Scopri come ottimizzare l’esperienza utente per migliorare la lead generation, analizzando il comportamento e utilizzando strumenti come Hotjar e Clarity.

Se i tuoi utenti non capiscono come navigare nel tuo eCommerce o fanno fatica a trovare informazioni pertinenti e rilevanti di cui hanno bisogno, le performance di brand awareness, di generazione contatti e, indirettamente, di vendita, ne risentiranno. 

Insomma, bisogna lavorare sull’esperienza utente. Possiamo intendere la progettazione dell’esperienza utente come il processo utilizzato dai web designer per creare siti che offrano a chi naviga esperienze significative, uniche e interessanti.

Ecco di cosa parleremo: 

Come l’esperienza utente impatta sulla lead generation

Sempre più aziende stanno apprendendo che per generare contatti, devono investire in area esperienza utente.

Come possiamo agire?

Ecco alcune operazioni di base da tenere in considerazione per creare un website fruibile che converta:

  1. Architettura delle informazioni. Organizza il contenuto in modo che i visitatori trovino facilmente ciò che cercano, facilitando la compilazione di form e la conversione
  2. Call-to-action chiare e decise. Posiziona le CTA in punti strategici per guidare l’utente verso l’azione desiderata, evitando troppa confusione
  3. Navigazione da mobile. Un sito responsivo migliora l’esperienza utente, soprattutto su dispositivi mobili, rendendo la navigazione semplice e fluida

Per migliorare il processo di generazione dei contatti, è essenziale semplificare le interazioni, testare e ottimizzare continuamente elementi come contenuti e call-to-action, per rendere ogni aspetto del website più funzionale all’esperienza utente.

Come osservare il comportamento degli utenti?

Quando progetti un website, ricorda che non lo stai facendo per te stesso, bensì per i visitatori. È necessario che anche le ottimizzazioni siano tarate sui loro bisogni. Per questo è fondamentale osservare l’esperienza utente monitorando le azioni sul website.

Per questo è cruciale comprendere cosa cercano chi naviga mentre navigano: quali informazioni necessitano, quali domande pongono e cosa li motiva a compiere un’azione, come ad esempio completare un modulo di contatto o acquistare un prodotto.

Per farlo, un buon punto di partenza è la creazione di profili di buyer personas, che ti aiuteranno a identificare le aspettative del tuo target e agire di conseguenza, così da migliorare il processo di lead generation. 

Questo è solo un punto di partenza, la vera sfida sarà capire se le previsioni si sono rivelate giuste.

Quali strumenti utilizzare e come?

Gli strumenti deputati ad ottimizzare l’esperienza utente devono aiutarci a studiare il comportamento di chi naviga e permetterci di comprendere quali ottimizzazioni sviluppare. 

È bene che includano funzionalità come la velocità di caricamento ottimizzata, per evitare che i visitatori abbandonino la piattaforma prima che venga visualizzata, e una navigazione intuitiva che consenta ai visitatori di trovare facilmente le informazioni e le offerte.

Delle ottime opzioni per svolgere queste analisi sono Hotjar e Clarity. 

Analizzare cosa fanno gli utenti sul tuo website può diventare molto semplice con uno strumento con questi strumenti. 

Ad esempio, grazie alle heatmap (mappe di calore) e le registrazioni delle sessioni, puoi vedere come i visitatori si muovono sul tuo sito, così da capire cosa peggiora la loro esperienza utente.

Analizza e ottimizza con Google Analytics 4

Abbiamo accennato poco fa all’importanza delle buyer personas per strutturare al meglio il tuo sito. 

A questo proposito, se avessi bisogno di comprendere se chi naviga corrisponde effettivamente alle buyer personas, Google Analytics può esserti di supporto. 

Difatti, può fornirti informazioni dettagliate sul profilo degli utenti, come età, sesso, localizzazione. 

In generale, Google Analytics 4 è un ottimo strumento da cui partire per indagare l’efficacia dell’esperienza utente. Le tante funzioni offerte anche dalla sua versione gratuita lo rendono una scelta ottimale anche per le aziende che lamentano ristrettezze di budget. 

Il tool mette il focus su dati come pagine viste, tempo medio di permanenza e flussi di traffico.

Ancora, potrebbe interessarti sapere se i tuoi utenti visitano il tuo website principalmente da mobile o da desktop. Anche in questo caso GA4 può venire in tuo aiuto.

Questi risultati possono essere ulteriormente approfonditi con Hotjar e Clarity.

Scopri cosa fanno gli utenti con Hotjar o Clarity

Grazie ad Hotjar, risponderai a molte domande inerenti all’esperienza utente: le CTA sono troppe? Se una non viene cliccata per nulla, probabilmente è superflua. Oppure: il form è troppo in basso nella pagina e gli utenti si fermano prima? 

Infine, Hotjar raccoglie feedback diretti degli utenti tramite sondaggi e feedback a caldo. 

Anche Clarity ti permette di accedere ad heatmap e registrazioni delle sessioni. Come decidere quale dei due strumenti utilizzare?  

Possiamo basare la nostra scelta su due criteri: esigenze di analisi e budget.

Hotjar è ideale per aziende più grandi che necessitano di analisi dettagliate delle interazioni degli utenti e integrazioni con piattaforme di terze parti. 

Dal canto suo Clarity, completamente gratuito, offre un’analisi approfondita delle sessioni utente ma senza raccolta di feedback qualitativi, risultando più adatto a piccole imprese che cercano uno strumento economico per monitorare il comportamento.

Come puoi ottimizzare la UX e aumentare i lead?

Offrire una buona esperienza all’utente passa dal capire come semplificare la sua navigazione. E, come dice un’espressione blasonata ma vera, “less is more”. 

Implementa menu chiari e intuitivi, riducendo al minimo la necessità di scorrimenti e clic eccessivi. Opta per un layout semplice e pulito che guidi gi visitatori senza sforzo attraverso il processo di generazione dei contatti.

Mantieni l’esperienza fluida in tutte le sue parti: ad esempio, se stai strutturando un form, non elaborare un modulo molto lungo, che potrebbe portare l’utente ad abbandonare la pagina, bensì chiedi semplicemente il nome, l’indirizzo email e una domanda qualificante rilevante per il tuo servizio. 

Queste sono solo alcune indicazioni, ma il discorso è più ampio, come vedremo a brevissimo.

Concentrati sul tuo pubblico

Il tuo website non riguarda te. Riguarda il tuo pubblico, le tue buyer personas.

Può essere facile lasciarsi travolgere dalla creazione del miglior design, dimenticando l’utente finale e ciò che sta cercando quando naviga.

Non fraintenderci. Il design è importante e un sito mal progettato sarà probabilmente una delusione per i visitatori, ma nella progettazione non perdere di vista ciò di cui il tuo pubblico ha bisogno, le domande che ha e quali informazioni potrebbero convertirli da visitatori a clienti.

Magari parti da una ricerca sulle buyer personas per capire ciò che i tuoi clienti ideali si aspettano di trovare nel tuo website o eCommerce.

Crea fiducia attraverso testimonianze e casi studio

Per guadagnare la fiducia dei clienti, è fondamentale mostrare come il tuo prodotto o servizio soddisfi le loro esigenze.

Una strategia efficace per rispondere a queste esigenze è quella di integrare testimonianze e case study sul tuo sito. In questo modo stai offrendo prove concrete dei risultati ottenuti. 

Posizionare testimonianze dei clienti soddisfatti vicino ai form di contatto o nelle pagine dedicate alla generazione di lead può stimolare l’interesse e incoraggiare il completamento del processo.

Anche sfruttare i contenuti generati dagli utenti (UGC) può stimolare il coinvolgimento e migliorare i tassi di conversione. Utilizzare foto, recensioni e storie inviate dai follower aiuta i clienti a visualizzare meglio il prodotto e a risolvere eventuali dubbi, facilitando il processo di acquisto e aumentando le probabilità di conversione.

Effettua test sulla user experience

Concentrarti sulla creazione della migliore esperienza possibile per i tuoi visitatori, affinché possano convertire, deve essere la massima priorità di chi gestisce il web design e conversion rate optimization. 

Ma come fai a sapere se l’esperienza utente è soddisfacente? E da cosa dipende una buona esperienza utente o una cattiva?

Un’altra domanda del tutto lecita è: quanto spesso dovresti effettuare questi test? Non c’è una risposta univoca, la verità è che dipende dalla situazione. 

Per i siti con un’alta interazione, è consigliabile effettuare test mensili o trimestrali per monitorare continuamente l’esperienza e migliorare i tassi di conversione. 

Ma ci sono tante situazioni che vale la pena monitorare: l’introduzione di nuove funzionalità, il lancio di una nuova campagna di marketing, un nuovo layout. 

A livello annuale, poi, potrebbe essere utile fare una revisione che tenga conto delle nuove tendenze e tecnologie.

Come tracciare e analizzare i dati del tuo sito?

Esistono vari metodi per effettuare questi test, ognuno con i propri vantaggi e limiti, che permettono di identificare le aree da migliorare e di sviluppare strategie mirate per aumentare le conversioni. Ecco i principali: 

  • Ricerche dell’utente, test di usabilità e analisi delle euristiche. Questo è il modo migliore per identificare i punti deboli e trovare opportunità per aumentare le conversioni;
  • Sondaggi o strumenti di ricerca automatizzata degli utenti. L’uso di questi metodi può fornire una visione limitata. Tuttavia, l’utilizzo di uno strumento di ricerca automatizzato è un’ottima risorsa per le aziende che non hanno il tempo o le risorse per i sondaggi;
  • Opinioni degli stakeholder aziendali. Parlare con gli stakeholder interni, come i dirigenti o il team commerciale, è un buon punto di partenza. Ma ricordati che probabilmente riceverai pareri ed opinioni troppo influenzate dal punto di vista “storico”.

Un buon punto di partenza sarebbe effettuare un UX e CRO audit, così da capire le migliori ottimizzazioni da sperimentare.

Migliora la tua lead generation con l’esperienza utente

La differenza tra un sito bello da vedere e un sito (anche) ben progettato, quindi, è l’effettivo contributo da parte della esperienza utente nel migliorare la generazione di contatti e trasformare i visitatori del tuo sito in contatti qualificati.

Dalla creazione di form facili da compilare all’uso di call-to-action chiare, ogni aspetto del sito deve essere pensato per migliorare l’esperienza utente, così da facilitare il suo percorso verso la conversione. 

Sperimentare, testare, sperimentare ancora e in maniera costante è l’unica strada per trovare sempre nuovi modi per andare incontro alle esigenze dell’utente e a trasformarlo, in ultima battuta, in un cliente. 

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