Il Vietnam guarda all’accessibilità ed al segmento di lusso come boost per il settore turistico | Twissen

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Secondo gli ultimi dati della Vietnam National Authority of Tourism, nel 2024 il Paese ha accolto 17,5 milioni di visitatori internazionali, classificandosi come la terza destinazione più visitata del Sud-est asiatico, dietro soltanto a Malesia (25 milioni) e Thailandia (35 milioni). Particolarmente sorprendente è il ritmo con cui il settore turistico sta recuperando dopo la pandemia: secondo il Travel & Tourism Development Index 2024 del World Economic Forum, nel 2018 gli arrivi internazionali erano stati quasi 16 milioni, mentre tra il 2020 e il 2022 — anni segnati dalle restrizioni globali — si erano ridotti a circa 3,5 milioni, prima di tornare ai livelli pre-Covid grazie alla ripresa completa dei voli verso il Paese. Come riportato da  JingDaily, nei primi due mesi del 2025 il Vietnam ha già registrato quasi 4 milioni di arrivi internazionali, con un incremento del 30,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 

Diversi fattori stanno alimentando questo slancio. Innanzitutto, l’accessibilità: dal 2021 è attivo il primo volo diretto tra Stati Uniti e Vietnam (San Francisco – Ho Chi Minh City), ed entro 2026 è previsto l’avvio dei primi voli presso il nuovo aeroporto internazionale di Long Thanh, destinato a servire Ho Chi Minh City e ad aumentare la capacità di accoglienza del Paese fino a 25 milioni di visitatori. 

A ciò si aggiunge che, nel 2023, sono entrate in vigore nuove politiche di visto elettronico che permettono soggiorni fino a 90 giorni, oltre all’esenzione dal visto per oltre una dozzina di Paesi chiave, tra cui l’Italia, la Francia e la Corea del Sud. 

A trainare il posizionamento del Vietnam come nuova meta premium in Asia è anche l’apertura di hotel di alta gamma, come il Regent Phu Quoc, il Capella Hanoi e il JW Marriott Saigon, seguiti da brand come Ritz-Carlton Reserve e Park Hyatt in fase di sviluppo. L’espansione della Guida Michelin nel 2024 ha dato ulteriore visibilità alla scena gastronomica locale, attraendo un pubblico sempre più sofisticato in cerca di nuove mete.  

Sempre Jing Daily riporta che, secondo Mike Nguyen, fondatore della agenzia di viaggi di lusso Ansova Travel, la domanda nel segmento luxury è trainata da Stati Uniti e India, quest’ultima in particolare nel settore del turismo matrimoniale con oltre mezzo milione di arrivi (+297% rispetto al 2019), ma anche da turisti cinesi facoltosi in cerca di alternative sicure alla Thailandia dopo casi di cronaca che hanno destato preoccupazione. 

Anche dalla politica arrivano segnali di cooperazione tra Cina e Vietnam, che riguardano in particolare il turismo studentesco: in un recente incontro il leader cinese Xi Jinping ed il vietnamita Tô Lâm hanno condiviso strategie di sviluppo per sfruttare i vantaggi derivanti dalla loro connessione via terra e mare. La Cina sta inoltre pianificando i “Red Study Tours” rivolti ai giovani vietnamiti per scoprire il patrimonio culturale condiviso dai due Paesi. 

Durante l’incontro è stato evidenziato che nel 2024 il Vietnam ha accolto 3,74 milioni di turisti cinesi, con un aumento del 114% rispetto all’anno precedente, mentre nel solo primo trimestre del 2025 sono stati registrati 1,58 milioni di arrivi, con un incremento annuo del 178%. Attualmente, tra i due Paesi operano quasi 400 voli andata e ritorno a settimana e circa 23 mila studenti vietnamiti stanno studiando in Cina. 

Noi di Twissen abbiamo osservato che il Vietnam si sta consolidando come una delle mete più promettenti per il turismo internazionale, con un aumento significativo degli arrivi. La combinazione di una crescente offerta di strutture di lusso, nuove politiche di visto favorevoli e un’infrastruttura aerea in espansione crea un ambiente ideale per attrarre turisti di fascia alta. Il Paese, inoltre, sta beneficiando della crescente cooperazione con la Cina, che contribuisce ad alimentare ulteriormente il flusso turistico. In questo scenario, il Vietnam ha un’opportunità unica di consolidarsi come una destinazione premium in Asia, pronta ad accogliere visitatori da tutto il mondo e a sfruttare al massimo il suo potenziale turistico. 

She graduated in Intercultural Development of Tourism Systems and she has a passion for foreign languages and cultures. Since 2016 she works as administration and tourism project manager at Twissen.

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Martina Baldo