- Al via Energ-IA, il nuovo progetto di ricerca dell’Istituto per la Competitività (I-Com) che indaga l’evoluzione del fabbisogno energetico del settore dei data center, il necessario sviluppo di infrastrutture per soddisfare tali consumi e i possibili interventi di policy per promuovere la sostenibilità dal punto di vista economico e ambientale.
- In Europa si contano quasi 3.000 data center operativi. Con le nuove installazioni che si prevede verranno realizzate nei prossimi anni, si stima che il consumo di elettricità in tale settore, nell’Unione europea, raggiungerà quasi 150 TWh entro il 2026.
- Attualmente l’Italia ospita circa 170 data center. Tra il 2023 e il 2025, 23 organizzazioni hanno annunciato la costruzione di 83 nuove strutture con investimenti potenziali pari a 5 miliardi di euro.
- Sono in discussione in Parlamento numerose proposte di legge per indirizzare lo sviluppo dei data center nel nostro Paese anche dal punto di vista del fabbisogno di infrastrutture energetiche.
Roma, 22 maggio 2025 – La proliferazione di dati e degli spazi dove conservarli, e, più che mai, l’intelligenza artificiale, richiedono potenza di calcolo e spazi di archiviazione sempre più grandi. A servizio di questa esigenza ci sono sempre stati i data center, che hanno consentito un cambio di paradigma: da una gestione totalmente centralizzata a un’informatica distribuita, proprio come sta accadendo per il sistema energetico con il diffondersi delle fonti rinnovabili. I data center sono però grandi consumatori di energia e di suolo, e le richieste di allaccio alla rete di alta tensione anche nel nostro Paese sono sempre più frequenti e di taglia maggiore.
Parte da queste premesse Energ-IA, il nuovo progetto lanciato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) in partnership con AWS, Edison, GSE, ING e Terna e presentato in occasione di una tavola rotonda a porte chiuse dal titolo “Un nuovo consumatore nel mercato energetico: i data center” che si è tenuta presso la sede romana del think tank guidato dall’economista Stefano da Empoli.
L’attività di ricerca di Energ-IA è volta a indagare l’evoluzione del fabbisogno energetico del settore dei data center, il necessario sviluppo di infrastrutture per soddisfare tali consumi e i possibili interventi di policy per promuovere la sostenibilità dal punto di vista economico e ambientale.
Lo studio, che verrà presentato in un convegno pubblico, esaminerà la letteratura di riferimento, fonti pubbliche di autorevoli istituzioni internazionali, best practice europee e terrà conto delle osservazioni raccolte durante le 3 tavole rotonde a porte chiuse alla presenza di stakeholder rilevanti del settore digitale ed energetico e rappresentanti del Parlamento, Ministeri di competenza, Autorità di regolazione di settore.
Tra i principali obiettivi del progetto:
- Inquadrare lo scenario di crescita dei consumi energetici e dei costi dell’energia per i data center;
- Definire il fabbisogno delle infrastrutture energetiche (reti, capacità di accumulo e generazione) necessario a soddisfare i consumi dei data center;
- Valorizzare il ruolo della digitalizzazione per il settore energetico per promuovere il soddisfacimento sostenibile dei consumi energetici dei data center.
- Promuovere il confronto tra operatori di settore e istituzioni per supportare lo sviluppo di proposte di policy informate ed evidence-based.
Secondo le ultime rilevazioni, in Europa si contano quasi 3.000 data center operativi. Con un numero significativamente in crescita e con le nuove installazioni che si prevede verranno realizzate nei prossimi anni, si stima che il consumo di elettricità in tale settore, nell’Unione europea, raggiungerà quasi 150 TWh entro il 2026.
Attualmente l’Italia ospita circa 170 data center. Tra il 2023 e il 2025, 23 organizzazioni hanno annunciato la costruzione di 83 nuove strutture con investimenti potenziali pari a 5 miliardi di euro. Sono infatti numerose le proposte di legge in discussione in Parlamento per indirizzare lo sviluppo dei data center nel nostro Paese anche dal punto di vista del fabbisogno di infrastrutture energetiche.