Il 12 aprile 2015 avviava i propri lavori la Piattaforma Geotermia, con il coordinamento affidato al Consiglio Nazionale dei Geologi (“CNG”). Sono ormai trascorsi 10 anni da quella data, 10 anni in cui, operando in sinergia con tutti i suoi componenti, ha promosso la risorsa geotermica nelle sue diverse forme, sostenendone il valore nell’ambito della transizione energetica, come anche richiesto dall’Unione Europea.
Dal 2020, sotto il coordinamento del Consigliere delegato del CNG, Emanuele Emani, la Piattaforma ha conseguito numerosi risultati, sia di breve che di lungo periodo: dall’attivazione di strette collaborazioni con gli enti istituzionali decisori (basti pensare all’ingresso del MASE e di altri autorevoli Enti Pubblici all’interno della struttura), all’approvazione di norme atte alla semplificazione, che pure hanno consentito l’allargamento della composizione della stessa, fino ad includere un numero sempre maggiori di referenti, anche in ambito associativo.
La difficoltà di approvvigionamento di energia e di materie prime è diventata ormai una questione più esogena che endogena. Molte delle cause sono da ricercare sia nell’aumento di prezzo, ormai fuori controllo, sia dall’incremento della domanda a livello globale. A incrementare questa difficoltà di reperimento di materie prime contribuisce anche la rapida evoluzione della crisi climatica, la passata pandemia e la crisi geopolitica attuale, tutti fattori che hanno evidenziato in Europa la vulnerabilità di un sistema di approvvigionamento delle risorse. In tale contesto, la Piattaforma è diventata uno strumento strategico capace di dare una risposta a questa emergenza. Ciò su cui la Piattaforma si è maggiormente incentrata sono le interlocuzioni istituzionali con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, finalizzati a definire i migliori sistemi di incentivazione e di valorizzazione dell’industria italiana, di semplificazione e accelerazione delle procedure autorizzative e di promozione dell’utilizzo delle materie prime critiche in ambito geotermico e così come l’impiego dei sistemi di geoscambio.
L’organizzazione degli Stati Generali della Geotermia, svoltosi il 16 giugno del 2022 e a cui ha preso parte anche il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha rappresentato un momento significativo, perché da lì a pochi mesi si è giunti all’approvazione del D.M. Geoscambio (DM 378 del 30/09/2022), da anni atteso. Questo decreto ministeriale ha segnato un momento fondamentale per la semplificazione della normativa legata alla geotermia a bassa entalpia a circuito chiuso.
Un risultato, quest’ultimo, determinato da un intenso lavoro curato negli anni con proposte di emendamenti, partecipazione ad audizioni (sia in ambito geotermico che legato alle MPC come il litio) ed incontri con Ministeri ed Enti, ma anche con la redazione di articoli sul tema e l’organizzazione di convegni sull’argomento. Un esempio è rappresentato anche dal più recente Italian Geothermal Forum, che si è tenuto nel corso di due giornate l’11 e il 12 marzo 2025 e che ha visto la partecipazione sia di tutti i rappresentanti politici istituzionali, sia degli Enti e Associazioni aderenti alla Piattaforma e che, contestualmente, ha permesso di promuovere il dibattito sullo stato e sulle prospettive dell’energia geotermica, stimolando il confronto fra istituzioni, università, industrie e professionisti.
Numerosi sono stati anche i documenti tecnici e programmatici redatti sul tema, come “Proposte per un Piano Nazionale di Azione per la Geotermia”, il documento relativo ai costi dei sistemi geotermici, a cui è seguito il “Primo compendio di Geotermia a Bassa Entalpia” (predisposti in particolare grazie al contributo di ANIGhP), approvato dal CNG, su proposta della Piattaforma, ed inviato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nel novembre 2024.
Attualmente, invece, l’attenzione è incentrata sul miglioramento del Decreto Geoscambio che mira a semplificare la normativa di riferimento e riconosce il ruolo del professionista, ma che, al tempo stesso, presentava alcune criticità. A seguito dei diversi confronti avuti (e approfondimenti effettuati) e delle tante rassicurazioni pervenute da esperti del settore, in occasione dell’evento co-organizzato MASE-CNG tenutosi presso il Ministero il 29 giugno 2025, il MASE ha espresso la volontà di intervenire a breve attraverso il correttivo al fine di incrementare le attuali soglie indicate per la PAS, oltre che perfezionare la norma nel suo complesso.
L’obiettivo prefisso ora rimane la redazione di una proposta normativa relativa ad una legislazione sugli impianti a circuito aperto, nonché su ulteriori proposte normative riguardanti le MPC da geotermia e le proposte sulla Media e Alta entalpia connesse ai Decreti Energia, al PNIEC e al FER.
Gli attuali componenti della Piattaforma Geotermia sono di seguito elencati:
Consiglio Nazionale dei Geologi (Coordinamento), Rappresentanti dei Ministeri competenti; Gestore dei Servizi Energetici (GSE); Ricerca sul Sistema Energetico (RSE); Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA); Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV); ISPRA – Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia; Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale Riscaldamento e Refrigerazione (AICARR); Associazione Nazionale Impianti Geotermia Heat Pump (ANIGhp); Associazione Nazionale Ingegneri Minerari (ANIM); Associazione Nazionale Idrogeologia e Pozzi d’Acqua (ANIPA); Associazione Nazionale Imprese Specializzate Indagini Geognostiche (ANISIG); Ass.ne Acque Sotterranee; Associazione Internazionale Idrogeologi (IAH Italia); Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU); Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni (F.IN.CO.); Unione Geotermica Italiana (UGI); Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche (Co.Svi.G); Associazione Riscaldamento Senza Emissioni (ARSE); Consiglio Nazionale Ingegneri; Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati; Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale (ITACA).
Potrebbe apparire riduttivo raccogliere il lavoro e l’impegno profuso negli ultimi 10 anni da oltre 40 rappresentanti che hanno contribuito ai lavori della Piattaforma Geotermia – con oltre 35 riunioni ufficiali – e dei diversi incontri dei sottogruppi, come quello relativo alla Ricerca, al Litio Geotermico e al TTG, coordinato da UGI e AIRU, e rivolto in particolar modo alla parte imprenditoriale. Per dare nuovo slancio alla Piattaforma e proiettarla nel futuro, consapevoli delle attività ancora da mettere in campo, si è convenuti sulla necessità di costituire una Segreteria Tecnica di supporto, in grado di indirizzare le scelte verso percorsi ben mirati con continuità operativa. Si è consolidata la convinzione che la geotermia, grazie anche all’esperienza maturata in Italia da più di un secolo, sia una fonte rinnovabile essenziale per il raggiungimento degli obiettivi sul clima e sulla sicurezza energetica.
Il Consiglio Nazionale dei Geologi punta molto sulla gli argomenti legati alle materie prime e all’energia, ma in particolare punta sulla Geotermia e, proiettandosi al futuro, è pronto a raccogliere le prossime sfide, consapevole che, grazie al lavoro congiunto di tutti gli attori coinvolti nel progetto della Piattaforma Geotermia, a cui va il più intenso e sentito ringraziamento, sarà possibile ottenere ulteriore importanti risultati.