Nuovo accordo tra ICGEB e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) al cuore del Convengo a Roma: “Biotecnologie per un futuro sostenibile: Guidare la trasformazione dei sistemi agroalimentari.”
18 giugno 2025: Dr. Beth Crawford, Chief Scientist ad interim della FAO e Dr. Lawrence Banks, ICGEB Director-General firmano un Protocollo d’intesa (Memorandum of Understanding MoU) per rafforzare la cooperazione sull’ingegneria genetica e sulle soluzioni biotecnologiche a sostegno della trasformazione dei sistemi agroalimentari. L’accordo sottolinea l’impegno di entrambe le organizzazioni a promuovere l’innovazione, ad affrontare sfide globali urgenticome la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale e a sostenere il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Visione condivisa per sistemi agroalimentari sostenibili
La collaborazione tra la FAO e l’ICGEB si basa sulla missione condivisa di far progredire lo sviluppo e l’applicazione dell’ingegneria genetica e delle biotecnologie in agricoltura, con un’attenzione particolare ad aree innovative come, ma non solo, i bioinoculanti, i microbiomi, i biofertilizzanti, i biopesticidi e la biosicurezza. Combinando la portata globale e i quadri strategici della FAO con l’eccellenza scientifica e le capacità di ricerca avanzate dell’ICGEB nel settore, la partnership mira ad accelerare l’adozione di tecnologie all’avanguardia e a promuovere pratiche sostenibili nei sistemi agroalimentari di tutto il mondo.
Il protocollo d’intesa pone l’accento sulla collaborazione tecnica e sullo sviluppo delle capacità in settori biotecnologici chiave. Le attività comprenderanno l’organizzazione di workshop congiunti e missioni di supporto tecnico. Particolare attenzione sarà data alla capacità dei Paesi di applicare la genomica, la bioinformatica e l’editing del genoma per migliorare le prestazioni delle colture e del bestiame, aumentare l’efficienza nell’uso dei nutrienti e rafforzare la resilienza agli stress biotici e abiotici.
La collaborazione esplorerà anche gli aspetti politici e normativi delle biotecnologie e contribuirà al dialogo tra scienza e politica attraverso la partecipazione congiunta a forum globali ed eventi di advocacy.
Impatto concreto
Attraverso questa partnership, FAO e ICGEB supporteranno congiuntamente almeno due Paesi nell’applicazione delle biotecnologie per migliorare i sistemi agroalimentari. Produrranno inoltre documenti politici su temi prioritari e organizzeranno eventi per promuovere le biotecnologie rilevanti per l’agricoltura su piccola scala. Le attività di sviluppo delle capacità saranno progettate per rafforzare le competenze tecniche dei Paesi membri della FAO e promuovere l’uso responsabile della biotecnologia in linea con la bioeconomia.
Voci dalla partnership
Il Direttore Generale dell’ICGEB, Dr. Lawrence Banks, commenta: “Il cambiamento climatico e i suoi inevitabili impatti sulla sicurezza alimentare rappresentano una delle principali sfide per l’umanità, con le popolazioni del Sud globale particolarmente vulnerabili. La partnership con la FAO offre quindi un’opportunità unica per affrontare queste sfide e garantire la creazione di risorse nutrizionali sostenibili e resilienti per alcune delle aree più povere del mondo. La biotecnologia offre straordinarie capacità per migliorare la nutrizione globale, a un ritmo che supera di gran lunga le pratiche agricole tradizionali. Affrontare la siccità, le malattie, migliorare la nutrizione e la resa delle colture sono tutti obiettivi raggiungibili grazie all’uso della biotecnologia agricola moderna. Combinare l’expertise della FAO e dell’ICGEB garantirà che tali sviluppi possano essere raggiunti e adottati dalle popolazioni di tutto il mondo, assicurando che nessuno venga lasciato indietro.”
“Questa partnership con l’ICGEB riflette il nostro impegno condiviso a promuovere la scienza e l’innovazione a supporto di sistemi agroalimentari sostenibili. Combinando il mandato globale della FAO con la ricerca all’avanguardia e l’expertise tecnica dell’ICGEB, possiamo aiutare i Paesi a sfruttare il potenziale delle biotecnologie per affrontare sfide cruciali come la sicurezza alimentare, la resilienza climatica e lo sviluppo sostenibile. Questa collaborazione sostiene l’attuazione del Quadro Strategico FAO 2022–31, promuovendo l’innovazione per una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore, senza lasciare indietro nessuno”, dichiara Beth Crawford, Chief Scientist ad interim della FAO.
Guardando al futuro
Questa partnership esemplifica come le alleanze basate sulla scienza possano contribuire a superare le complesse sfide dell’agricoltura, della sicurezza alimentare e della salute ambientale, per esempio il progetto B-INOC Africa dell’ICGEB promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internationale che sta già portando risultati concreti sul Continente.
(L-R): Mr. Selvaraju Ramasamy, Senior Agricultural Officer, FAO; Mr. Vincent Martin, Director, Office of Innovation, FAO; Dr. Beth Crawford, Chief Scientist a.i, FAO; Dr. Lawrence Banks, Director-General, ICGEB; Dr. Jelena Begovic, President, ICGEB Board of Governors; Mr. Alessandro Garbellini, Head of Space, Multilateral Science Diplomacy and Intellectual Property, Italian Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation; Ms. Marianna Maculan, Chief, External Relations, ICGEB; Dr. Vittorio Venturi, Head, Bacteriology Group, ICGEB.