Finanza e innovazione per il futuro dell’economia | Banca d'Italia - Format Research

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11 luglio 2025

Finanza e innovazione per il futuro dell’economia – Intervento del Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta all’Assemblea ABI 2025

(Stralcio dall’intervento del Governatore Panetta (Testo integrale QUI)

Il sistema finanziario internazionale sta attraversando una fase di profondo cambiamento.

In un contesto in cui cresce l’incertezza sul ruolo degli Stati Uniti nell’economia mondiale, gli investitori sono alla ricerca di alternative al dollaro e ai mercati americani, avviando – seppur gradualmente – un parziale riorientamento dei portafogli globali. Questo scenario apre nuove opportunità per l’Europa.

Opportunità che potranno essere colte solo rilanciando con determinazione il progetto di integrazione, completando il mercato unico e adottando politiche comuni per l’innovazione, la produttività, la crescita.

A tal fine è essenziale rafforzare l’architettura finanziaria dell’Unione, creando le condizioni per attrarre e trattenere capitali. Significa superare l’attuale frammentazione del sistema finanziario, completare l’Unione dei mercati dei capitali e offrire agli investitori un titolo comune privo di rischio.

È una sfida istituzionale e politica, ma anche l’occasione per ridurre la dipendenza da circuiti esterni e valorizzare il potenziale dell’economia europea.

Il nuovo mondo finanziario che si va delineando sarà più incerto, più volatile, più competitivo. In questo contesto, le banche dovranno fare sempre più affidamento sulla tecnologia per restare efficienti, redditizie e vicine alla clientela.

L’intelligenza artificiale, l’uso strategico dei dati, la sicurezza informatica saranno fattori determinanti per competere con successo. Queste tendenze stanno comportando un significativo aumento dei rischi operativi, che richiede attenzione da parte degli intermediari e delle autorità.

In un ambiente sempre più tecnologico il capitale umano rimane centrale: per affrontare efficacemente il cambiamento, le banche dovranno investire sulle persone, accrescendone le competenze e puntando su di esse per guidare l’innovazione. Nei prossimi mesi la politica monetaria dovrà restare improntata a flessibilità e pragmatismo.

Il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento segna un progresso significativo, ma il quadro resta esposto a molteplici rischi. In questo contesto, sarà fondamentale continuare a valutare di volta in volta le prospettive e i rischi per la stabilità dei prezzi. In un mondo che cambia, l’Europa ha le risorse per svolgere un ruolo da protagonista.

A condizione di agire con determinazione, visione e spirito di coesione.

(Panetta con Patuelli all’Assemblea Annuale 2025 foto di ABI )

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