Buonomo: “Dissesto idrogeologico, quadro strutturale allarmante”

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Buonomo: �Dissesto idrogeologico, quadro strutturale allarmante�

�Serve governance condivisa e qualit� del lavoro�

30/07/2025  Sindacato.

�In Italia, il 94,5% dei comuni � esposto a frane, alluvioni, valanghe ed erosione costiera. � quanto emerge dal Rapporto Ispra sul dissesto idrogeologico in Italia.

Un quadro allarmante e ormai strutturale, un�emergenza cronica: sono a rischio milioni di persone, centinaia di migliaia di imprese, lavoratori, abitazioni, interi territori e sistemi produttivi�.

� quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo.

�Non si tratta solo di un problema ambientale, ma di un tema di giustizia sociale, coesione territoriale e tutela del lavoro. I fenomeni estremi - ha precisato Buonomo - colpiscono con maggiore intensit� le aree interne, le comunit� pi� fragili, i lavoratori e le lavoratrici dei settori agricolo, edile, turistico e della logistica, spesso gi� segnati da precariet� e insicurezza. � necessario mettere al centro delle politiche di contrasto al dissesto idrogeologico il lavoro di qualit�, perch� - ha sottolineato Buonomo - la prevenzione non pu� prescindere da un grande investimento in competenze, assunzioni nella pubblica amministrazione, tecnici specializzati, operatori ambientali, edili, manutentori forestali. Difendere il territorio significa creare buona occupazione, stabile, qualificata e non precaria. Gli strumenti di pianificazione e conoscenza devono diventare la base di un nuovo patto tra Stato, Regioni e parti sociali, per indirizzare con trasparenza la programmazione dei fondi europei e nazionali verso la resilienza dei territori e la sicurezza delle persone. Senza una governance condivisa e una visione integrata che tenga insieme difesa del suolo, adattamento climatico, qualit� del lavoro e presidio sociale - ha concluso Buonomo - continueremo a rincorrere l�emergenza. Il dissesto non � solo un fenomeno naturale, � il risultato di scelte politiche, economiche e urbanistiche: invertire la rotta � possibile, ma serve il coraggio di farlo con il lavoro al centro�.

Roma, 30 luglio 2025

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