Comprare usato online: attenzione alle trappole, l’UE interviene per rafforzare le tutele - U.Di.Con Unione per la Difesa dei Consumatori

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Comprare usato online è diventato un gesto sempre più comune: fa risparmiare, è più sostenibile e permette di dare nuova vita a oggetti che altrimenti finirebbero buttati. È una scelta intelligente e anche responsabile, in linea con un’Europa che punta sempre di più a ridurre sprechi e consumi. Ma attenzione: dietro la promessa di un acquisto “green” e conveniente si nascondono spesso dinamiche poco trasparenti. Venditori che non rispettano i diritti dei consumatori, prodotti che arrivano danneggiati o diversi da come erano descritti, garanzie che spariscono nel nulla… E a quel punto, ottenere un rimborso può diventare un incubo. È in questo scenario che la Commissione Europea, per fare chiarezza, ha realizzato un’indagine che ha controllato 356 professionisti online e hanno constatato che 185 (52%) violavano potenzialmente tale normativa.

Ecco cosa ha scoperto l’indagine

I principali settori di attività interessati dall’indagine UE sono siti online di abbigliamento, accessori, apparecchiature elettroniche, giocattoli e articoli da gioco, libri, elettrodomestici, arredamento e design d’interni, CD e vinili, prodotti per l’infanzia, automobili (comprese le auto elettriche), articoli sportivi, pezzi di ricambio, motociclette e biciclette, articoli per il giardinaggio, fai da te e altri.

  •  Il 40% dei venditori online non informa chiaramente sul diritto di recesso: ogni consumatore ha diritto, per legge, di cambiare idea e restituire il prodotto entro 14 giorni, senza dover dare spiegazioni.
  • Il 45% non indica correttamente come restituire un prodotto difettoso o non conforme alla descrizione.
  •  Il 57% non rispetta la garanzia legale di almeno 1 anno, che vale anche per i prodotti usati venduti da professionisti.
  • Il 5% dei siti non indica nemmeno l’identità del venditore, rendendo impossibile contattarlo in caso di problemi.
  • L’8% non mostra chiaramente il prezzo finale (con tasse incluse): difficile capire quanto si sta davvero pagando.

In un settore come quello del “second hand” che ha come obiettivo la lotta al greenwashing e la diffusione della sostenibilità, il 34% dei venditori faceva dichiarazioni “verdi” o legate alla sostenibilità, ma in quasi la metà dei casi queste si sono rivelate vaghe, non dimostrate o addirittura false.

Cosa puoi fare per proteggerti quando compri usato online?

  1. Controlla sempre se il venditore è un professionista: hai più tutele rispetto a un venditore privato.
  2. Leggi bene le condizioni di vendita, soprattutto su recesso, garanzia e restituzioni.
  3. Ricorda: anche l’usato ha diritto alla garanzia legale di almeno 12 mesi, se comprato da un venditore professionale.
  4. Cerca sempre i contatti del venditore: se non li trovi, meglio lasciar perdere.
  5. Attenzione al greenwashing: non fidarti di frasi vaghe come “sostenibile” o “eco-friendly” se non sono supportate da prove concrete (come certificazioni ufficiali).
  6. Occhio al prezzo finale: deve essere chiaro, tasse comprese.

Come funzionano le App di rivendita

Foto: Pexels

Fonti: La Stampa; Commissione Europea

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