Si tratta di una proposta che Adoc rivendica da anni per tutelare il diritto allo studio
È un’ottima notizia! Accogliamo positivamente la possibilità che il Governo introduca una detrazione fiscale del 19% per l’acquisto dei libri di testo. Si tratta di un passo importante e di un segnale di attenzione verso le famiglie, che Adoc rivendica da anni per tutelare il diritto allo studio e alleggerire il peso economico che grava sulle famiglie.
Tuttavia, affinché questa misura sia realmente efficace e non si trasformi in un’opportunità solo sulla carta, è fondamentale che i criteri di applicazione siano giusti ed equi. Se l’agevolazione dipenderà dall’ISEE, chiediamo che la soglia sia fissata in modo da includere non solo le fasce economicamente più svantaggiate, ma anche le famiglie del ceto medio-basso, che troppo spesso non rientrano nei bonus ma faticano comunque a far quadrare i conti.
Allo stesso modo, l’introduzione di un limite massimo alla detrazione minerebbe l’obiettivo di fondo. Il caro libri non è un problema che si risolve con un tetto di spesa. Per garantire che il diritto allo studio non sia compromesso dalla capacità economica, è indispensabile che non vi siano paletti e che la detrazione possa coprire integralmente la spesa, affinché nessuno studente sia svantaggiato.
Le nostre stime per l’anno scolastico 2025/2026 evidenziano aumenti del 5% circa che peseranno gravemente sui bilanci familiari. Il costo medio dei libri per la scuola media (primo anno) si attesta a 355,23 euro, mentre per le scuole superiori (primo anno) si prevede un costo medio di 552,69 euro. A queste spese si aggiunge il costo del kit scuola, stimato in 132,30 euro. Complessivamente, la spesa totale per i soli libri di testo per 8 anni di scuola dell’obbligo è proiettata a 2.524,73 euro. Un peso insostenibile per molte famiglie, che rende ancora più necessario un intervento strutturale e inclusivo.