Il CdM approva il disegno di legge sulla riforma dei commercialisti - redigo.info

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Il Consiglio dei Ministri n. 141 dell’11 settembre 2025 ha approvato il disegno di legge per la riforma dell’ordinamento della professione di dottore commercialista e di esperto contabile. Dopo il rinvio del 4 settembre, il Governo ha dato il via libera alla proposta presentata dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Il testo delega il Governo a ridefinire le attività professionali, distinguendo quelle riservate per legge da quelle tipiche della professione nei settori tributario, economico-aziendale, finanziario, societario e giuslavoristico. L’obiettivo è valorizzare il ruolo multidisciplinare dei commercialisti e rispondere in modo più efficace alle nuove esigenze del mercato.

La riforma prevede anche una revisione della disciplina del tirocinio. I futuri professionisti potranno svolgerlo interamente durante il percorso universitario: nel corso triennale per gli esperti contabili e in quello magistrale per i commercialisti. Questa misura punta a ridurre i tempi di accesso alla professione e a favorire un inserimento più rapido nel mondo del lavoro.

Il disegno di legge introduce inoltre una disciplina specifica per le società tra professionisti. Le nuove regole riguarderanno l’iscrizione all’albo e il funzionamento di tali società, con l’intento di semplificare e modernizzare il sistema.

Infine, il provvedimento rafforza l’obbligo di aggiornamento professionale per tutti gli iscritti, con un’attenzione particolare alle competenze emergenti, come quelle legate alla gestione della crisi d’impresa.

CNDCEC, entusiasmo sulla riforma dell’ordinamento

Con un comunicato diffuso l’11 settembre 2025, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha salutato con entusiasmo l’approvazione del disegno di legge.

Il presidente Elbano de Nuccio ha definito questo passaggio una tappa fondamentale per la categoria, destinata a segnare un punto di svolta nella sua storia, oltre a rappresentare l’avvio concreto di un percorso che porterà a ridisegnare l’identità della professione, rafforzandone il ruolo strategico all’interno del sistema economico e fiscale.

Il presidente ha ricordato come, nei mesi precedenti, siano già state approvate norme fondamentali sulla responsabilità dei componenti dei collegi sindacali, e come ora la legge delega completi il quadro con una visione organica e innovativa.

Il risultato raggiunto deriva da un’azione politica costante, incisiva e coerente da parte del Consiglio Nazionale, che ha saputo raccogliere le istanze della categoria e trasformarle in una proposta condivisa a livello istituzionale.

Infine, de Nuccio ha voluto riconoscere il contributo prezioso dei presidenti degli ordini territoriali e dei consiglieri nazionali, che hanno lavorato in squadra per raggiungere questo importante traguardo.

Redazione redigo.info

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