Secondo un’indagine recente, 5,7 milioni di italiani vivono in condizioni di miseria assoluta, un minore su sette in condizioni di privazione
Oltre 2,2 milioni di famiglie, pari a 5,7 milioni di persone, vivono in povertà assoluta: significa quasi un italiano su dieci, con più di 1,3 milioni di minori coinvolti. È il quadro drammatico emerso dal nuovo report dell’Alleanza contro la Povertà che fotografa un fenomeno ormai strutturale e in crescita. A pagare il prezzo più alto sono le famiglie numerose, monogenitoriali e con componenti stranieri, ma la vulnerabilità si allarga anche al cosiddetto ceto medio-basso.
I fattori decisivi
Il portavoce dell’Alleanza, Antonio Russo, ha denunciato due fattori decisivi: la riduzione del sostegno pubblico, con il passaggio dal Reddito di cittadinanza all’Assegno di inclusione – meno inclusivo e più complesso – e l’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto. Il confronto europeo aggrava il quadro: mentre in Germania la misura minima del reddito raggiunge il 6,4% della popolazione e in Francia il 6,1%, in Italia la copertura si ferma al 2,5%.
Il report non si limita alla denuncia, ma avanza proposte concrete: dall’estensione di una misura universale di contrasto alla povertà a otto interventi mirati sul “Decreto lavoro”, tra cui l’indicizzazione delle soglie all’inflazione, l’allentamento dei vincoli di residenza per gli stranieri e il rafforzamento dei servizi comunali. Centrale anche la richiesta di un tavolo tecnico-politico permanente e di un intergruppo parlamentare.
Anche per rispondere a questa situazione, Ai.Bi. Amici dei Bambini si è impegnata nel progetto Educare il Domani, pensato per dare un sostegno concreto ai minori più fragili e alle famiglie in difficoltà, intervenendo con una serie di iniziative direttamente sul territorio e, nel contempo, sensibilizzato la società vero i temi dell’inclusione, dell’accoglienza e del sostegno reciproco.
Il progetto “Educare il Domani”
L’iniziativa mira a contrastare la povertà educativa, l’esclusione sociale e l’indigenza sostenendo le comunità educative per adolescenti e i centri di aiuto alla famiglia “Pan di Zucchero”, ideati da Ai.Bi. oltre 10 anni fa per essere vicina ai bisogni di bambini, ragazzi e famiglie sul territorio.
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