La truffa dei video con l’IA continua: attenzione ai famosi “deepfake” - U.Di.Con Unione per la Difesa dei Consumatori

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Se pensiamo a quanto scrolliamo i social ogni giorno, dobbiamo anche sapere che siamo sempre più esposti al fenomeno dei “deepfake”: foto, video e audio creati grazie a software di intelligenza artificiale (AI) che, partendo da contenuti reali (immagini e audio), riescono a modificare o ricreare in modo estremamente realistico, le caratteristiche dell’originale e a truffare gli utenti.

La nuova truffa con i volti di imprenditori, come funziona?

Immaginate di essere su Instagram e vedere un video del vostro personaggio famoso preferito che con tono sicuro vi dà consigli su come guadagnare soldi extra. Sembra credibile? In realtà è tutto falso. Questi video sono realizzati con tecniche sofisticate, come i deepfake, e riconoscere la differenza rispetto agli originali è davvero difficile. In questi giorni, si sta diffondendo una truffa che sfrutta questa tecnica per ricreare volti di imprenditori ed economisti noti. Come funziona? I truffatori creano profili falsi sui social utilizzando foto e video di imprenditori o personaggi noti, modificati ad hoc per diffondere messaggi convincenti su presunte opportunità di investimento. Post accattivanti e sponsorizzazioni a pagamento attirano l’attenzione degli utenti, promettendo rendimenti extra sicuri. Catturando l’interesse e sfruttando il bisogno economico di un utente, la conversazione si sposta su canali più privati e meno controllati, come gruppi Telegram o chat su WhatsApp.

È qui che parte la seconda fase e la più subdola. Le vittime vengono inserite in community dove finti esperti e altri utenti (in realtà complici dei truffatori o spesso bot) magnificano i risultati ottenuti grazie ai «consigli» del presunto luminare. In queste chat, tra i vari casi possibili, i truffatori chiedono accesso ai conti delle vittime motivando la richiesta per “semplificare il processo di investimento”. Indipendentemente dallo scenario, il finale è sempre lo stesso: le vittime si ritrovano a perdere soldi, e i truffatori spariscono nel nulla.

Come riconoscerli?

Anche se non è semplice, si può imparare a riconoscere un deepfake. Ci sono elementi che aiutano: tra questi ad esempio, l’immagine può appare pixellata (cioè un pò “sgranata” o sfocata); gli occhi delle persone possono muoversi a volte in modo innaturale; la bocca può apparire deformata o troppo grande mentre la persona dice alcune cose; la luce e le ombre sul viso possono apparire anormali. Il Garante Privacy ha anche pubblicato un documento con approfondimento sul fenomeno del “deepfake” e consigli utili per non cadere nella trappola online.  In ogni caso, può capitare a chiunque di essere vittima di una truffa. E’ importante ricordare che è sempre possibile attivarsi per denunciare quanto accaduto alle forze dell’ordine. Può rivelarsi molto utile tenersi aggiornati tramite la pagina ufficiale ‘Commissariato di Ps Online Italia” e nel caso si tratti di una truffa avvenuta online, è opportuno segnalare alla Polizia Postale che ha competenza sui reati informatici.

Fonte: Corriere; Garante Privacy

Foto: Pexels 

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