D’ora in poi quando si farà colazione, sarà molto più facile capire da dove viene quel barattolo di miele o quanta frutta c’è davvero nella marmellata che mangiamo. L’Italia infatti, ha appena adottato la nuova direttiva europea “Breakfast”, che introduce regole più chiare e trasparenti per alcuni dei prodotti più comuni sulle nostre tavole: miele, succhi di frutta e confetture. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che attua la normativa europea, portando con sé importanti novità in termini di tracciabilità, etichettatura e qualità per questi alimenti di largo consumo.
Miele, succhi di frutta e confetture: cosa cambia per i consumatori
L’obiettivo della normativa è sicuramente di garantire maggiori informazioni ai consumatori, valorizzare i prodotti di qualità e rafforzare la tutela delle eccellenze italiane nel mercato globale. Uno dei punti centrali della direttiva riguarda il miele confezionato: l’Italia produce 24 mila tonnellate di miele l’anno e queste nuove regole di trasparenza e tracciabilità potranno tutelare il prodotto italiano dai prodotti extra-Ue di bassa qualità.
Per quanto riguarda il miele:
-
Sarà obbligatorio indicare in etichetta i Paesi di origine del miele, in ordine decrescente in base alla quantità e con l’indicazione delle percentuali.
-
Nel caso di composizioni con miscele provenienti da 4 paesi che raggiungono almeno il 60% di contenuto del prodotto, sarà possibile non indicare la percentuale dei restanti Paesi.
-
La denominazione “miele filtrato” viene sostituita da “miele ad uso industriale” più idonea all’uso consentito, cioè destinato all’impiego culinario. Fino ad oggi, questa sostanza veniva commercializzata con la dicitura “miele filtrato”, ma poteva trarre in inganno chi acquistava.
Succhi di frutta: sono state aggiornate le tipologie autorizzate di succhi di frutta, introducendo le categorie di “succo di frutta a tasso ridotto di zuccheri”, “succo di frutta da concentrato a tasso ridotto di zuccheri” e “succo di frutta concentrato a tasso ridotto di zuccheri”, i quali devono presentare il 30% di zuccheri in meno rispetto al prodotto di riferimento, offrendo ai consumatori alternative più salutari senza rinunciare al gusto.
Confetture: è stata innalzata la quantità minima di frutta nelle confetture e confetture extra:
- Da 350g a 450g di frutta per kg di confetture (da 35% a 45%)
- Da 450g a 500g di frutta per kg di confetture extra (da 45% a 50%)
Si contribuirà così a ridurre la quantità di zucchero nelle confetture, favorendo un’alimentazione più sana e sostenendo il mercato della frutta.
Più qualità e più tutela
Negli ultimi anni il mercato è cambiato, le abitudini alimentari si sono evolute e i consumatori sono diventati sempre più attenti a cosa mettono nel carrello e nel piatto. Spesso quando facciamo la spesa infatti, ci troviamo confusi e indecisi su quale marchio o prodotto scegliere. Ma grazie a queste nuove indicazioni, fare scelte consapevoli diventa più semplice e accessibile per tutti, anche tra gli scaffali del supermercato. Si va verso una colazione più trasparente e sicura, che valorizza i prodotti italiani e tutela chi punta sulla qualità, dalla produzione alla tavola.
Fonte: Rinnovabili; MASAF
Foto: AI