“SMA Talent School”: un’academy per valorizzare le abilità delle persone con atrofia muscolare spinale

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Per un anno, 63 allievi hanno seguito corsi di canto, recitazione, public speaking e radio speaking. Il racconto di alcuni di loro, fra la voglia di esprimere sé stessi e quella di mettersi in gioco 

Dare valore alle specificità di ciascuno: è questo l'intento della “SMA Talent School”, la prima academy sulla voce per persone con atrofia muscolare spinale (SMA). Non una scuola qualunque, ma un progetto di formazione online pensato per valorizzare e far scoprire le tante possibilità di utilizzo delle abilità vocali per chi vive con la malattia. Il progetto è stato sviluppato dai Centri Clinici NeMO, il network nazionale dei centri esperti per la cura e la ricerca sulle patologie neuromuscolari, e da Famiglie SMA, l’associazione di riferimento per questa patologia, insieme a Roche e alla scuola di alta formazione artistica Accademia 09 come partner didattico.

A SCUOLA DI AUTOSTIMA 

La SMA è una malattia neuromuscolare di origine genetica che causa una progressiva debolezza, limita i movimenti di braccia e gambe e condiziona in modo importante la quotidianità di chi ne è affetto. Il progetto SMA Talent School si inserisce in un contesto dinamico e innovativo, con l’obiettivo di stimolare l’attività e i talenti dei partecipanti e di valorizzare funzioni importanti come quella respiratoria. L’academy rappresenta un’iniziativa che unisce formazione artistica, empowerment personale e attenzione clinica, restituendo centralità, voce e visibilità alle persone con SMA. È un modello di cultura dell’inclusione, che celebra le capacità individuali e rafforza l’autostima, contribuendo anche alla sensibilizzazione pubblica su una malattia rara e complessa.

La scuola, i cui corsi sono terminati a giugno, ha offerto a 63 allievi (dai 9 ai 63 anni) un anno di formazione online, con quattro corsi condotti da coach professionisti: canto, recitazione, public speaking e radio speaking. Il canale Instagram del progetto ha offerto l'opportunità di parlare di SMA e di disabilità attraverso i racconti dei protagonisti, e ha raggiunto oltre 3.000 follower in pochi mesi: un numero straordinariamente importante per una malattia rara come la SMA, che ha un’incidenza di circa un caso su 10mila nati vivi.

I COACH E LE MASTERCLASS

I 63 allievi hanno avuto quattro coach d’eccezione: Cristiano Violo, mind coach e mind trainer per il corso di public speaking; Lavinia Longhi, attrice di fama internazionale per il corso di recitazione; il cantautore Pierdavide Carone per il canto; lo speaker radiofonico Matteo Campese per il corso dedicato agli aspiranti professionisti della radio. Accanto alle lezioni teoriche – dalle tecniche di uso della voce ai tempi della comunicazione radiofonica, dagli strumenti per comprendere e interpretare una canzone fino all’improvvisazione e al ritmo nella recitazione – l’esperienza si è rivelata soprattutto uno spazio di scoperta personale e di sperimentazione della propria passione.

Un percorso di ricerca del proprio talento, che ha spinto ognuno a mettersi in gioco: c’è chi ha voluto affinare la propria efficacia comunicativa in ambito professionale, chi ha trovato il coraggio di parlare in pubblico superando timori e insicurezze e chi ha colto l’occasione per coltivare, con l’aiuto di un esperto, l’amore per il canto. Tante motivazioni diverse, unite da un unico desiderio: trovare la propria voce e farla diventare uno strumento di narrazione. La scuola ha organizzato anche delle masterclass con Antonio De Matteo, attore della serie Mare Fuori, e Marisa Passera, madrina nell’evento di inizio corso, che ha ospitato nel programma “Vic e Mari” di Radio Deejay alcune allieve della classe di radio speaking in qualità di co-conduttrici.

A supportare il percorso formativo i professionisti dei Centri NeMO: terapisti, psicologi e nutrizionisti hanno risposto alle domande degli allievi (pazienti dei Centri) orientando comportamenti e attenzioni quotidiane nel gestire le fragilità funzionali legate all’atrofia muscolare spinale, fragilità che possono avere un impatto nell’espressione della voce. Una continuità tra cura e vita quotidiana che nella SMA Talent School ha trovato una sintesi nel desiderio di imparare, di porsi obiettivi ambiziosi e di mettersi in relazione con gli altri.

IL RACCONTO DEI PARTECIPANTI 

La voce, se viene ascoltata attentamente, è un mezzo molto forte, in grado di cambiare la realtà”. Le parole di Marika, allieva dell’academy, racchiudono tutto il senso della prima edizione di un progetto che ha messo al centro il talento, la voce e il desiderio di esprimersi delle persone con SMA. Parole che raccontano di sogni e di futuro, di una comunità che guarda avanti, con il desiderio di crescere, di migliorarsi e di trovare la propria strada nel mondo. Aurora, che ha seguito le lezioni di radio speaking, ha raccontato entusiasta la sua esperienza: “Io sono una chiacchierona fin da quando ero bambina e non ho un pulsante ‘off’ per spegnermi. Mi piace davvero tanto parlare, quindi il progetto per imparare a fare la speaker è stato perfetto per me”.

Anche Valentina ha sempre avuto il desiderio di fare la speaker: “Ascoltavo sempre la radio e registravo anche le canzoni con le cassette. Il corso mi ha insegnato a esprimermi meglio e mi ha coinvolto tantissimo”. Ma c’è anche un lato più speciale in questa esperienza, ed è quello che le parole raccontano solo dopo aver ascoltato le proprie emozioni. “Ho conosciuto tante persone speciali, come gli altri allievi dell’academy e il nostro coach Matteo, che ci ha insegnato come esprimerci al meglio”. Come quando, il primo giorno, il coach ha chiesto ai partecipanti di scegliere la loro canzone preferita. “Ho scelto ‘Mamma mia’ degli ABBA, perché mi carica un sacco!”, ha detto Valentina.

In questi mesi, i partecipanti alla SMA Talent School hanno portato avanti diversi progetti: “Io, in una pillola di un podcast, ho parlato della bellezza della vita e di come viverla pienamente ogni giorno”, ha concluso Valentina. La proposta di Aurora, invece, ha riguardato il suo argomento preferito, gli animali: “In una parte del podcast racconto di gatti che risolvono omicidi o gatti randagi che diventano divi a Hollywood. L'idea per il titolo è ‘Animali Gattastici’”.

Dalla radio al canto, il progetto ha permesso ai partecipanti di scoprire e valorizzare le tante possibilità per esprimere sé stessi e le proprie abilità attraverso lo strumento della voce. “Dal primo giorno ad ora la mia voce è cambiata un sacco. Canto in modo più intonato le canzoni che prima trovavo difficili”, ha detto Miriam. “Il corso di canto mi ha aiutata a superare la timidezza”, ha aggiunto Giulia. Un impegno confermato dai risultati raggiunti dal gruppo, come il podcast prodotto dalla classe di radio speaking e i testi scritti e portati in scena dalla classe di recitazione, per raccontare la SMA con la voce di chi la vive, con consapevolezza, poesia e un pizzico di sana ironia.

Detalles de contacto
info@osservatoriomalattierare.it (Francesco Fuggetta)