CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVII Legislatura
Interrogazione n. 309/A
INTERROGAZIONE SALARIS, con richiesta di risposta scritta, sull’applicazione del principio costituzionale di insularità, previsto nell’articolo 119, sesto comma, della Costituzione, in relazione alle carenze organiche dei presidi dell’Arma dei carabinieri in territorio sardo.
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I sottoscritti,
PREMESSO che:
– il decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997 (Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private) stabilisce i requisiti minimi strutturali, organizzativi e tecnologici delle Residenze sanitarie assistenziali (RSA), richiedendo l’adeguamento delle strutture alle normati-ve vigenti per ottenere l’autorizzazione al funzionamento;
– la programmazione regionale del fabbisogno di posti letto è definita con deliberazioni della Giunta regionale, sulla base di dati epidemiologici, demografici e sociali ed è attuata tramite il Piano di acquisto delle prestazioni socio-sanitarie predisposto dall’Azienda regionale della salute (ARES) Sardegna;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 22/24 del 3 maggio 2017 (Modifica ed integrazione dei requisiti minimi organizzativi delle Residenze sanitarie assistenziali e dei Centri diurni integrati. Aggiornamento delle “Linee di indirizzo in materia di Residenze sanitarie assistenziali e di Centri diurni integrati. Aggiornamento del sistema tariffario delle prestazioni assistenziali erogate presso le residenze sanitarie assistenziali”. Sostituzione allegato 1 per la parte relativa ai requisiti minimi organizzativi) ha stabilito i profili assistenziali (R1, R2, R3A, R3B, R3D) e i relativi criteri di dotazione del personale, influendo direttamente sulla configurazione e sulla programmazione dei posti letto nelle strutture residenziali;
– nel territorio del Medio Campidano è operativa un’unica struttura RSA a Villacidro, inaugurata nel 2025, con una dotazione complessiva di ottanta posti letto, così suddivisi:
– quattro per profili R1 (ad alta intensità ventilatoria);
– ventisei per R2 (non autosufficienti gravissimi);
– trentasette per R3A/R3D (demenza e Alzheimer);
– tredici per R3B (media intensità)
(fonte ASL Medio Campidano; gennaio 2025)
PRESO ATTO che:
– la provincia del Medio Campidano, con circa 100.000 abitanti, è tra i territori della Sardegna più colpiti dallo spopolamento e dall’invecchiamento della popolazione, condizioni che richiedono un’offerta rafforzata di servizi socio-assistenziali continuativi;
– per anni il territorio è rimasto privo di RSA operative, causando disagi alle famiglie e agli anziani non autosufficienti, costretti a rivolgersi a strutture extraterritoriali;
– la recente attivazione della RSA di Villacidro rappresenta un primo passo, ma non sufficiente a garantire un’adeguata copertura del fabbisogno assistenziale nell’intero territorio provinciale;
– il Piano di acquisto delle prestazioni socio-sanitarie 2024-2026, predisposto da ARES Sardegna, costituisce lo strumento centrale per l’allocazione dei posti letto RSA, in coerenza con i fabbisogni territoriali e i vincoli di spesa regionali;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 51/19 del 18 dicembre 2019 (Adozione atti di indirizzo regionali in materia di valutazione degli effetti significativi di un progetto sui fattori popolazione e salute umana), ha ribadito la necessità che la programmazione sanitaria e sociale tenga conto in via preventiva dell’impatto dei progetti sulla salute delle comunità locali, introducendo strumenti metodologici di supporto per garantire equità e tutela nei territori più fragili;
– dal Piano di acquisto delle prestazioni socio-sanitarie 2024-2026 predisposto da ARES Sardegna risulta che nel territorio del Medio Campidano sono stati attivati esclusivamente ottanta posti letto RSA convenzionati, corrispondenti alla sola struttura di Villacidro. A fronte di una popolazione anziana stimata in oltre 23.000 persone, il territorio presenta un indice di dotazione pari a 3,4 posti letto ogni 1.000 over 65, contro una media regionale di 5,6 e una soglia nazionale raccomandata di sei-sette. Tale squilibrio evidenzia un fabbisogno integrativo stimabile in almeno cinquanta-settanta posti letto ulteriori, indispensabili per garantire l’equità di accesso ai servizi socio-sanitari residenziali.
CONSIDERATO che:
– la distribuzione non omogenea dei posti letto RSA in Sardegna rischia di compromettere il diritto all’accesso equo e universale ai servizi assistenziali per gli anziani;
– la normativa e gli indirizzi regionali in materia di valutazione preventiva degli effetti sulla salute della popolazione (deliberazione della Giunta regionale n. 51/19 del 2019) rendono evidente la necessità di aggiornare la programmazione anche nel settore residenziale socio-sanitario, per correggere squilibri come quelli riscontrati nel Medio Campidano,
chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza del grave squilibrio territoriale nell’offerta di posti letto RSA nel Medio Campidano, dove a oggi è attiva una sola struttura con ottanta posti a fronte di un’utenza potenziale ben più ampia;
2) se intendano avviare una revisione specifica del fabbisogno RSA nella provincia del Medio Campidano, nell’ambito della programmazione sanitaria e socio-assistenziale, al fine di prevedere un aumento dei posti disponibili e delle risorse assegnate;
3) se sia previsto, o sia in corso di valutazione, un adeguamento del Piano di acquisto delle prestazioni 2024-2026, con incremento delle prestazioni e dei posti letto RSA convenzionati da destinare al territorio in oggetto;
4) se si intenda promuovere, d’intesa con i comuni e le Aziende sanitarie locali (ASL) competenti, un piano territoriale per il rilascio di nuove autorizzazioni o per l’ampliamento delle strutture esistenti, anche attraverso strumenti di co-programmazione e co-finanziamento pubblico-privato;
5) se in coerenza con la deliberazione della Giunta regionale n. 51/19 del 2019, siano allo studio misure straordinarie di incentivazione e di programmazione integrativa, che considerino gli effetti sulla salute e sulla popolazione, dedicate specificamente ai territori carenti come il Medio Campidano, nel rispetto degli indirizzi previsti dalla legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 (Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 gennaio 1995, n. 5) e dalla normativa nazionale in materia di integrazione socio-sanitaria.
Cagliari, 23 ottobre 2025