Lo spuntino con Vladimir: il byrek

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«Non esiste famiglia albanese che non prepari il byrek (o burek)» racconta Vladimir Pemaj, cuoco dell’Osteria Boccondivino di Bra (Cn) che fa parte dell’Alleanza Slow Food.

Che si scriva nella variante con la y oppure con la u, il byrek è una delle preparazioni più note in Albania: è una torta salata della tradizione, perfetta da mangiare come spuntino. Vladimir Pemaj ci spiega come preparare un byrek perfetto: un pasto sano, gustoso ed equilibrato.

Vladimir è uno dei cinque cuochi coinvolti nel progetto Vogliamoci Bene! con cui Slow Food Italia promuove una dieta buona e sana attraverso le diverse culture alimentari che convivono con quella italiana e la arricchiscono, fornendo nuovi spunti per conoscere piatti gustosi ed equilibrati.

In un menù ideale dalla colazione alla cena, spuntini inclusi, cinque cuochi provenienti da altrettanti Paesi diversi ci insegnano a realizzare cinque ricette tradizionali, dimostrando che tutti possono sperimentare ingredienti nuovi, e che mangiare sano e sentirsi comunità attraverso il cibo è davvero semplicissimo.

Raccontaci la tua ricetta: come si prepara e come mai l’hai scelta?

«Quando mi hanno raccontato del progetto Vogliamoci Bene! chiedendomi di pensare a un piatto da cucinare insieme, ho pensato immediatamente al byrek perché è una ricetta che non prepari per una persona, ma per tante, è un piatto che si mangia insieme, in condivisione».

La preparazione è semplicissima: con acqua, farina, olio e un pizzico di sale si forma un impasto che si andrà a stendere molto finemente, creando delle fette sottilissime (peta, in albanese) che, sovrapposte con un filo d’olio l’una con l’altra, danno vita a delle sfoglie da farcire come più ci piace. La ricetta originale prevede l’uso di un formaggio bianco, spesso di vacca e non troppo stagionato che assomiglia alla feta greca, insieme alla carne, ma la scelta del ripieno lascia spazio alla fantasia, ai gusti e alla stagionalità. In questo caso Vladimir ha utilizzato una robiola d’Alba insieme alle zucchine grattugiate, ma è perfetto anche con spinaci, uova, ricotta, cipolle… ciò che si preferisce e che la stagione offre!

Qual è il tuo primo ricordo legato alla cucina?

«Mi sono trasferito in Italia quando avevo 12 anni. Prima in Albania non vivevo in città, ma in una casa in campagna con una piccola fattoria: una vacca, qualche capretta… Si preparava tutto in casa, vedevo spesso mia nonna fare il pane e rimanevo meravigliato. Mi ricordo che preparava il byrek nel pomeriggio e quando tornavo a casa da scuola insieme ai miei amici ce lo faceva trovare pronto. Lo mangiavamo tutti insieme, era un momento speciale, un’occasione per riunirci».

Come descriveresti in tre parole la tua idea di cucina?

La cucina per Vladimir è fatta di passione, soddisfazione e impegno: «Cucinare mi rende felice, è una passione che, nonostante richieda molto tempo, mi regala grandi soddisfazioni. Cucinare è fondamentale: se non cucinassi, oggi non potrei fare altro. Il vero approccio pratico con la cucina ce l’ho avuto in Italia. Oggi, oltre a cucinare per il ristorante, mi piace farlo per la mia famiglia e i miei figli: prepariamo insieme il byrek e quando in cucina si sprigionano gli odori del forno, riaffiorano i ricordi d’infanzia. Gli racconto spesso che mia nonna ce lo preparava quando eravamo piccoli, loro sono contenti e si divertono, mi piacerebbe trasmettergli la mia passione, anche se è un mestiere molto impegnativo.

Per me cucinare è una grande soddisfazione e tra gli aspetti fondamentali c’è la scelta delle materie prime, rispettando la stagionalità».

Vogliamoci Bene!

Realizzato da Slow Food Italia con il contributo di UniCredit, il progetto Vogliamoci Bene! ha coinvolto cinque cuochi e cuoche che attraverso le loro ricette invitano a sperimentare e a mettersi in gioco.

Le video ricette sono state diffuse all’interno della rete degli Orti Slow Food a scuola e di comunità, per promuovere l’inclusione attraverso il cibo, scoprendo tradizioni culinarie diverse dalla propria, ma non per questo distanti. Il messaggio è semplice: cucinare è un gesto che unisce, insegna e fa stare bene, e che possono fare tutti e tutte. Cuciniamo e mangiamo insieme: il cibo è la nostra salute.

Guarda qui tutti i video.

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