Da Taffo a Tanuba: un percorso di evoluzione strategica e identitaria - Loghi marketing e corporate identity nel mondo degli affari

Negli ultimi otto anni abbiamo accompagnato Taffo in un lungo percorso di evoluzione strategica, un processo di trasformazione che oggi trova il suo compimento con la nascita di Tanuba.

Fin dall’inizio, la nostra visione non è mai stata semplicemente quella di “comunicare”, ma di costruire un ecosistema di marca capace di evolversi nel tempo, adattandosi ai cambiamenti culturali, sociali e di mercato, mantenendo intatta la propria forza distintiva.

Il progetto è stato pensato come un percorso in quattro fasi, ciascuna sviluppata per costruire le fondamenta della successiva: un processo di crescita consapevole, identitaria e strategica.

1. Il restyling dello storico logo Taffo

La prima fase è stata dedicata all’evoluzione dell’identità visiva del brand.
Abbiamo aggiornato lo storico logo Taffo, mantenendo il riconoscimento del Colosseo, ma semplificandone le forme e rendendolo più contemporaneo, leggibile e coerente con i nuovi linguaggi digitali.

Questa operazione non era solo estetica: era strategica.
L’obiettivo era creare un branding forte e riconoscibile, pronto a sostenere la futura espansione del marchio e a consegnare, nella fase successiva, la notorietà di Taffo a livello provinciale.
In altre parole, abbiamo costruito un’identità solida su cui poter innestare le trasformazioni future, senza interrompere il filo della riconoscibilità.

2. L’inversione a Roma: Exequia

La seconda fase ha rappresentato un momento di svolta.
A Roma, l’impresa con lo storico marchio Taffo (Colosseo) ha scelto di rinnovarsi completamente, trasformandosi in Exequia.

Un’operazione che potremmo definire di “inversione”: spegnere Taffo a Roma per far nascere un successore in grado di raccogliere e continuare la notorietà a livello comunale.
Questo passaggio ha consentito di separare il piano operativo locale da quello strategico e di marca, liberando Taffo dal legame territoriale e permettendogli di evolvere oltre il contesto di origine.
Una scelta coraggiosa e necessaria, che ha aperto la strada a una nuova fase di espansione nazionale.

3. Il franchising nazionale

Con la terza tappa, Taffo ha consolidato la propria trasformazione in un franchising nazionale.
Abbiamo creato il marchio “T”, dando vita al primo franchising funebre della storia italiana.

L’obiettivo di questa fase era chiaro: capitalizzare la notorietà nazionale del brand, trasformandola in un nuovo modello di business.
Taffo è così diventato un marchio ombrello, capace di unire imprese funebri locali sotto un’unica identità coerente e riconoscibile, con un linguaggio condiviso e una reputazione già consolidata.

È stato un passaggio decisivo: il brand ha smesso di essere un nome e si è fatto sistema, costruendo un network che unisce valori, estetica e visione in una piattaforma scalabile e duratura.

4. Il renaming: da Taffo a Tanuba

Il quarto step, il più complesso e ambizioso, è stato il renaming: da Taffo a Tanuba.

Un cambio di nome non è mai un’operazione cosmetica, ma una trasformazione profonda, che tocca la memoria, l’emozione e il posizionamento del brand.
Il nuovo nome doveva proiettare Taffo oltre i confini nazionali, permettendogli di parlare a un pubblico internazionale, mantenendo al tempo stesso continuità, riconoscibilità e valore simbolico.

Abbiamo lavorato per mesi alla creazione di Tanuba, cercando un equilibrio raro tra eredità e futuro.
Il nome nasce da una ricerca che ha intrecciato fonetica, mitologia e linguaggio universale:

• richiama Anubi, la divinità egizia della transizione e del passaggio, simbolo di protezione e rinascita;
• mantiene un legame fonetico con Taffo, grazie all’attacco “TA”, assicurando familiarità e riconoscibilità;
• evoca la forza e il mistero di una divinità universale, capace di parlare a culture e sensibilità diverse, senza appartenere a una religione specifica.

Con Tanuba, il brand entra in una nuova dimensione: aperta, empatica, globale.
Un nome che porta con sé l’eredità di Taffo, ma la trasforma in linguaggio contemporaneo e simbolico, pronto per dialogare con il mondo.