Angelo, io ti vidi di lontano
Sfrecciare tra le linee nemiche
Fra Valdiola, Cingoli, Chigiano
Nei sentieri, fra spine e l’ortiche
Co’ dispacci pel gruppo partigiano.
Si contavan del pane le molliche
Questo fu del fascio la tirannia
Che l’Italia ridusse in porcheria.
Fosti l’alfiere della democrazia
D’uguaglianza e di partecipazione:
Parte di quell’etterna sinfonia
Che non conosce alcun campione.
Un’orchestra di grande armonia
Che formò la nuova Costituzione.
Continuerem la battaglia pe’ diritti
Che’n vi sian né guerre né coscritti.
Poeti de Lottava Rima (S.F.)
La nostra comunità perde oggi un uomo che non è stato soltanto un testimone della storia, ma una delle sue voci più limpide. Con la scomparsa di Angelo Salomoni se ne va un frammento vivo della Resistenza sul San Vicino, della Cingoli che scelse la libertà, dell’Italia che ebbe il coraggio di rialzarsi.
Nato il 28 ottobre 1926, Angelo ha attraversato quasi un secolo restando fedele ai valori che scelse a soli diciassette anni, quando divenne staffetta e combattente partigiano accanto al padre Raul e allo zio Giuseppe, primo sindaco della Cingoli liberata. Cresciuto in una famiglia antifascista, seppe riconoscere senza esitazioni quale fosse il suo posto: dalla parte della giustizia sociale, dell’uguaglianza, della dignità umana.
Quella scelta non l’ha più abbandonata.
Né durante la guerra, né nei decenni successivi, quando il suo impegno civile si tradusse in lavoro, testimonianza, responsabilità e dedizione alla comunità. È stato una guida per l’ANPI, un custode della memoria democratica, un uomo capace di parlare ai giovani senza retorica.
In piazza, nei racconti, nelle conversazioni quotidiane, Angelo offriva sempre un dono: uno sguardo limpido sul passato e una riflessione lucida sul presente. La sua curiosità, la sua apertura, la sua gentilezza lo hanno reso un punto di riferimento per generazioni diverse.
Oggi quel dono ci manca. E ci mancherà.
Ci stringiamo con affetto alla famiglia, che ha condiviso con tutti noi questo uomo straordinario e generoso.
Grazie, Angelo.
Per la tua coerenza.
Per la tua passione.
Per il tuo esempio.