Il MIMIT apre lo sportello per i nuovi Accordi per l'innovazione - redigo.info

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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato, con il decreto direttoriale del 27 ottobre 2025, l’apertura dello sportello agevolativo per i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di alto impatto tecnologico nell’ambito degli Accordi per l’innovazione 2025.

L’iniziativa mira a favorire la collaborazione tra imprese, centri di ricerca e amministrazioni pubbliche, con l’obiettivo di rafforzare la competitività del sistema produttivo italiano nei settori strategici della transizione digitale e industriale.

Possono accedere al programma:

  • le imprese industriali e di trasporto, incluse quelle artigiane;
  • i centri di ricerca;
  • le imprese che forniscono servizi ausiliari alle attività industriali.

Progetti ammissibili

I progetti possono essere presentati singolarmente o in partenariato (fino a 5 soggetti co-proponenti), anche in collaborazione con organismi di ricerca, a condizione che ciascun partecipante sostenga una quota minima dei costi ammissibili. Le imprese devono essere costituite in forma societaria, iscritte al Registro delle imprese e disporre di almeno due bilanci approvati.

Affinché siano accettati, i progetti devono essere realizzati in Italia e avviati dopo la presentazione della domanda all’interno dello sportello dedicato, oltre ad avere una durata compresa tra 18 e 36 mesi.

Inoltre, devono prevedere una spesa tra i 5 e i 40 milioni di euro e riguardare una delle seguenti aree di intervento: automotive e competitività industriale, materiali avanzati, robotica, semiconduttori, tecnologie quantistiche, reti di telecomunicazione e cavi sottomarini, realtà virtuale e aumentata.

Agevolazioni

Le imprese potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto e, su richiesta, di un finanziamento agevolato con le seguenti intensità di aiuto:

  • 45% per le piccole imprese;
  • 35% per le medie imprese;
  • 25% per le grandi imprese.

Il finanziamento agevolato può coprire fino al 20% dei costi totali, con durata da 1 a 8 anni e un periodo di preammortamento fino a 3 anni.

Gli organismi di ricerca potranno ricevere un contributo a fondo perduto pari al:

  • 50% per attività di ricerca industriale;
  • 25% per sviluppo sperimentale.

Sono previsti incrementi del 15% dell’intensità di aiuto per i progetti che:

  • prevedono collaborazioni effettive tra imprese (di cui almeno una PMI);
  • si svolgono interamente nelle regioni meno sviluppate;
  • coinvolgono organismi di ricerca che sostengono almeno il 10% dei costi e hanno diritto a pubblicare i risultati scientifici.

Sono finanziabili le spese relative a:

  • personale tecnico e di ricerca;
  • strumenti e attrezzature nuove;
  • consulenze e servizi di ricerca;
  • spese generali legate al progetto;
  • materiali impiegati nelle attività di sviluppo.

Non sono ammissibili titoli di spesa inferiori a 500 euro (IVA esclusa) né costi sostenuti al di fuori del periodo di realizzazione del progetto.

Apertura dello sportello

L’apertura dello sportello è prevista dalle ore 10:00 del 14 gennaio 2026 alle ore 18:00 del 18 febbraio 2026, con le domande che dovranno essere inviate esclusivamente online. La valutazione sarà effettuata a graduatoria, in base alla qualità tecnico-scientifica dei progetti e al loro impatto sul sistema produttivo.

Redazione redigo.info

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