FIAT Torino City Marathon: le sfide di El Bir e Puccio - RunToDay

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Due storie al centro della conferenza stampa della FIAT Torino City Marathon,
 sabato 22 novembre, ore 11:30, presso Green Pea:

 l’atleta Ayyoub El Bir: la diagnosi di tumore, la mentalità da atleta e
la frase ispiratrice dell’amico Iliass Aouani. Strategie per guardare oltre.

 Il dog trainer Antonio Puccio: la prima maratona per “Run For Assistance Dog”
e la consegna dei cuccioli Tor e Bolt a Edoardo, Mattia ed Eleonora

TORINO – La FIAT Torino City Marathon, a un giorno dal via, accende i riflettori su due storie che corrono nella stessa direzione: trasformare le difficoltà in slancio. Due percorsi diversi, una sola traiettoria: lo sport come motore che spinge avanti, sempre. Ayyoub El Bir e Antonio Puccio si racconteranno sabato 22 novembre, alle ore 11.30, al Marathon Village di Green Pea.

 Ayyoub El Bir: la forza di andare oltre

Nato in Marocco nel 1998 e residente a None (TO), Ayyoub El Bir è un atleta abituato a confrontarsi con sfide impegnative. Ha iniziato come mezzofondista sui 1.500 m e nel 2023 ha vinto la mezza maratona di Torino, la sua prima vera gara sulla distanza: «Ne avevo corse altre, ma solo come allenamento alla pista».
Il 2025 avrebbe dovuto essere l’anno del debutto in maratona, proprio alla FIAT Torino City Marathon.

 La diagnosi e la ripartenza
A maggio è arrivata la diagnosi di tumore, che lo ha costretto a una frenata improvvisa. Oggi Ayyoub è seguito all’Istituto di Candiolo dal professor Umberto Vitolo«Sono stato fortunato a incontrarlo. Al di là delle terapie, mai una parola fuori posto, mai un accento negativo. Solo un invito a guardare avanti».
Nelle settimane in cui non è in programma la chemioterapia, cerca di correre sempre: pochi chilometri, ritmi leggeri, ma con un valore enorme: «Quando riesco a corricchiare per 5 chilometri sono l’uomo più felice del mondo».

 Lo sport come compagno di viaggio
Per Ayyoub lo sport resta un punto fermo: «È il mio amico fidato, quello che non tradisce mai». La corsa e i lavori di forza gli permettono di mantenere muscolatura e lucidità mentale. La malattia la affronta come una gara«Ha lo stesso gusto di sfida, anche se più difficile. Lo sport mi ha insegnato ad ascoltare il corpo. E ho imparato che il corpo fa quello che gli dice la mente. Per questo gli do sempre input positivi».

 Obiettivi che restano vivi
Niente è stato messo da parte: «Non ho chiuso i miei obiettivi in un cassetto. Sono ancora lì. Lotto, guarisco e torno», racconta.

 La forza delle relazioni
Determinante il sostegno di chi gli sta accanto. I datori di lavoro dell’azienda trentina Innova hanno continuato a credere in lui, tanto da offrirgli, dopo la diagnosi, un contratto a tempo indeterminato. E poi gli amici, in particolare Iliass Aouani. La sua stagione, costruita dopo una mancata convocazione olimpica, è stata un esempio: «Il suo trionfo all’Europeo e la conquista della medaglia di bronzo ai Mondiali di maratona mi hanno dato una forza incredibile. E mi sono subito ricordato di quello che mi ripete spesso: “Dai momenti negativi devi sempre far uscire cose positive”. È una frase che tengo stretta».

 “La FIAT Torino City Run? Una spinta alla ricerca che vale più di una gara”
Per Ayyoub la stracittadina di quest’anno ha un significato speciale«Quando vivi certe esperienze, capisci davvero quanto sia importante la ricerca. Oggi sono in cura presso l’Istituto di Candiolo, e ogni passo avanti nella scienza è un passo verso la vita. Per questo la FIAT Torino City Run è molto più di una corsa: è un gesto concreto, perché sostiene la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Il supporto di Santander e la partecipazione di chi corre fanno la differenza. Anche pochi chilometri aiutano tanti pazienti come me. Ed è qualcosa di enorme».

 Antonio Puccio: il progetto che cambia tre vite (e tante altre)
Il dog trainer Antonio Puccio è il promotore di “Run For Assistance Dog”, il progetto che prevede l’addestramento di cani destinati a diventare compagni di vita per giovani con disabilità motorie o cognitive. Un percorso lungo e impegnativo, guidato da passione e dedizione quotidiana.
Fino a un anno fa Puccio non aveva mai corso: la maratona di Torino sarà la sua prima sulla distanza e servirà a raccogliere fondi per sostenere l’iniziativa. L’obiettivo è raggiungere 20.000 euro per finanziare l’addestramento dei due cuccioli Tor Bolt; finora sono stati raccolti circa 9.000 euro.
Chiunque voglia contribuire può farlo tramite www.runforassistancedog.com o al link diretto GoFundMe.

 La consegna dei cani Tor e Bolt
Sabato 22 novembre, durante la conferenza stampa della maratonai due cuccioli di labrador Tor e Bolt saranno consegnati ufficialmente alle loro nuove famiglie: Tor accompagnerà Edoardo e Mattia (Tor), due fratelli piemontesi affetti da una rara malattia neurodegenerativa, mentre Bolt sarà affidato a Eleonora (Bolt), una ragazza di Milano affetta da tetraplegia e difficoltà cognitive.
Un momento che non è solo simbolico, ma rappresenta un sostegno reale e tangibile, capace di trasformare la quotidianità di chi lo riceve.

   www.fiatorinocitymarathon.it

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Daniela De Stefano