COMUNICATO STAMPA
Fim Fiom Uilm: inaugurata la panchina rossa dedicata alle vittime di violenza di fronte alla sede storica della FLM in Corso Trieste
È stata inaugurata oggi, di fronte alla sede storica della FLM in Corso Trieste 36 a Roma, la panchina rossa dedicata alle donne vittime di violenza. Un simbolo di memoria e di impegno civile promosso unitariamente da Fim, Fiom e Uilm, con il patrocinio del Municipio II di Roma, rappresentato dall’Assessore alle Politiche Sociali, Giovanili e Pari Opportunità del Municipio II, Gianluca Bogino.
Sulla panchina è incisa la frase: “La violenza vive anche nel silenzio di chi non parla. Serve avere il coraggio di fermarla”. Un messaggio diretto alla città, ai lavoratori e alle lavoratrici dei settori metalmeccanici, e a chiunque attraversi uno dei quartieri storici della capitale.
L’iniziativa si inserisce nel percorso pluriennale portato avanti dalla Commissione Pari Opportunità Fim-Fiom-Uilm e Federmeccanica-Assistal,impegnata nella diffusione della cultura del rispetto, nella prevenzione delle molestie e della violenza di genere.
La scelta della sede FLM non è casuale: un luogo simbolo del movimento operaio che ora diventa anche un punto di riferimento civico contro la violenza sulle donne.
Con l’inaugurazione della panchina rossa, Fim-Fiom-Uilm rinnovano il proprio impegno nel sostenere politiche, progetti e percorsi formativi capaci di prevenire la violenza di genere e costruire ambienti di lavoro e comunità più sicuri, inclusivi e consapevoli.
I segretari generali di Fim Fiom Uilm Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella dichiarano: “Questa panchina rossa non è un gesto simbolico isolato, ma un impegno concreto che vogliamo assumere nei confronti della comunità. Parla alle lavoratrici e ai lavoratori, parla agli studenti, ai cittadini, a chiunque attraversi questo quartiere. Ricorda che la violenza sulle donne non è un fatto privato, non è un destino inevitabile e non riguarda solo chi la subisce: è un problema sociale che ci chiama tutti in causa. Da anni stiamo costruendo un percorso unitario per diffondere rispetto, consapevolezza e responsabilità nei luoghi di lavoro. Oggi aggiungiamo un segno visibile, che resterà nel tempo. Fermare la violenza significa ascoltare, educare, intervenire, non voltarsi dall’altra parte. Come Fim, Fiom e Uilm continueremo a lavorare insieme alle istituzioni, alle aziende e alle persone affinché nessuna donna debba più temere per la propria libertà e per la propria vita”.
Uffici Stampa Fim Fiom Uilm
Roma, 24 novembre 2025