Il lavoro ibrido e in mobilità così come l’esigenza di collaborazione a distanza tra diverse realtà organizzative, stanno ridisegnando la visione del lavoro e mettono le pubbliche amministrazioni di fronte a sfide sempre più complesse per poter offrire ai cittadini i servizi che questi si aspettano. L’evento, promosso da FPA e Samsung Electronics Italia, rivolto a dirigenti e responsabili IT delle principali amministrazioni pubbliche italiane, ha analizzato come dispositivi mobili, con Intelligenza artificiale integrata e sicurezza by design, possano aiutare la PA a vincere la sfida, a partire da significative esperienze delle stesse amministrazioni
24 Novembre 2025
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Elisabetta Bevilacqua
Giornalista
Lavorare in un ecosistema connesso: quali strumenti nell’era dell’IA (29 Ottobre 2025). Foto di Rachele Maria Curti
L’organizzazione e la stessa idea del lavoro stanno rapidamente cambiando anche nella pubblica amministrazione con il supporto di dispositivi mobili di ultima generazione, associati all’Intelligenza Artificiale (IA). “Un lavoratore in una giornata opera in almeno tre location diverse”, ricorda Luca Como, Head of Sales Ecosystem | MX Division – Samsung Electronics Italia, a margine dell’evento di FPA e Samsung Electronics Italia dal titolo “Lavorare in un ecosistema connesso: quali strumenti nell’era dell’IA”. Como indica così fra le sfide che la sua azienda intende affrontare: la continuità e l’efficienza operativa in contesti complessi, la sicurezza dei dati critici e la governance dell’IA.
IA per servizi più efficaci ai cittadini
“Nell’adottare soluzioni innovative è necessario avere chiaro che la finalità resta erogare servizi efficaci ed efficienti al cittadino, che diano la massima soddisfazione ai destinatari, tenendo conto dell’interesse pubblico” precisa Chiara Giacomantonio, Direttrice Direzione amministrazione, funzionamento e vigilanza – AgID. Questo principio vale anche per l’IA impiegata nel processo amministrativo che deve seguire i principi di trasparenza, consapevolezza e competenza, semplificazione, accessibilità. “Ci sono mille modi di impiegare l’IA nel procedimento amministrativo per semplificarlo”, aggiunge, evidenziando però alcune criticità: “I passaggi devono essere trasparenti e motivati, ma in alcuni sistemi di IA molto complessi si ha a che fare con black box”. Serve dunque, a un certo punto, l’intervento umano, come evidenziano le linee guida AgID che assegnano, ad esempio, un ruolo centrale al Responsabile della transizione digitale (RTD). Servirebbero, più in generale, competenze trasversali per tutta la PA, obiettivo non facilmente perseguibile vista anche l’età media elevata dei dipendenti.
Negli ambienti critici servono regole per l’IA
Franco Domenico Sivilli, Direttore Generale D.G. per le Risorse Informatiche e la Statistica – Consiglio di Stato, porta un esempio di successo nell’impiego dell’IA nella giustizia amministrativa, in ottica di supporto al giudice, realizzata grazie alla sinergia fra informatici, ingegneri e giudici.
Con l’obiettivo di supportare il giudice nel processo amministrativo, già altamente automatizzato, si sono realizzate, ad esempio, applicazioni per il corretto livello di anonimizzazione dei provvedimenti e per agevolare la ricerca dei riferimenti normativi e giurisprudenziali a supporto della scrittura dell’atto.
“La premessa è stata l’adozione del paradigma AgID sul cloud, condizione indispensabile per avere potenze di elaborazione on demand”, precisa Servilli. Si sono poi selezionate tecnologie in uso compresa l’IA generativa, definendo però un vincolo autoimposto: “Abbiamo creato pipe line proprietarie residenti in cloud, dove l’uomo è però l’ultima istanza”, precisa Servilli che mette in guardia anche dal rischio di avvelenamento dei dati in ambienti critici come giustizia e sanità.
“Samsung, da più di 30 anni in Italia, cerca di promuovere l’innovazione digitale che ora cresce a un ritmo incontrollabile”, commenta Como. “Diventa di conseguenza indispensabile definire delle regole. A tal fine servono discussioni come questa”.
Inail: digital workplace a partire dal dispositivo mobile
A proposito di nuova visione del lavoro, Inail ha puntato sul lavoro ibrido assegnando un dispositivo Samsung di fascia alta a ciascun dipendente, riuscendo a incrementare la sicurezza anche grazie alla criptazione delle memorie interne, come evidenzia Paolo Guidelli, Direttore Centrale Organizzazione Digitale – Inail. “Il device che diventa un compagno di viaggio di ciascun lavoratore, consente di operare ovunque, collegare il dispositivo ad altri per trasformarlo in un Pc, realizzando in pratica il digital workplace”. I dispositivi, gestiti internamente in termini di policy aziendale e distribuzione, hanno abilitato anche la dematerializzazione del badge.
“La soluzione di lavoro con uno strumento tascabile (smartphone e tablet) consente anche di aumentare i punti di contatto con il cittadino e renderli più frequenti”, aggiunge Como.
Inps: tablet per ottimizzare le visite fiscali
Inps gestisce 100-200mila certificati medici al giorno (fino a 30 milioni in un anno) e 3-6mila visite di controllo (fino a 800mila l’anno) eseguite da 620 medici su 420 sedi.
Il processo che prevede diversi passi (acquisizione certificati malattia e visite datoriali, assegnazione ottimizzata visite, esecuzione delle visite, procedure amministrative) è stato ottimizzato grazie al sistema centralizzato e automatico di assegnazione delle visite ai medici fiscali sul territorio nazionale. Grazie a questo, Inps riesce a migliorare l’efficacia del controllo delle visite mediche e a ridurre i costi di esercizio.
Un ruolo centrale è svolto dai tablet assegnati ai medici “Nel corso degli anni siamo passati dall’adozione di netbook con relativa stampante per la stampa del verbale ad una soluzione smart tramite l’utilizzo del tablet”, sintetizza Raffaella Piccarreta, Dirigente Area Ammortizzatori Sociali, Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione – Inps.
Dal 2024 i tablet sono gestiti dalla piattaforma per Samsung Galaxy Knox per la distribuzione dell’applicazione. Viene così garantita sicurezza integrata, hardware e software, protezione dei dati e dei dispositivi a più livelli, dalla protezione dei dati sensibili con crittografia, alla gestione remota per le aziende. Si è anche sfruttata la possibilità di personalizzazione disabilitando tutte le funzionalità di apertura verso Internet: il medico ha la sola visualizzazione semplificata dell’applicazione per effettuare le visite mediche di controllo.
Fra i risultati raggiunti, Piccarretta segnala l’integrazione dei servizi per il cittadino sul sito istituzionale. In via di realizzazione: la completa digitalizzazione dei verbali, in modo che il medico fiscale non abbia più l’obbligo della consegna del verbale cartaceo, e una nuova interfaccia grafica più aderente alle moderne applicazioni mobili.
Per conseguire risultati come questi, Samsung opera in un’ottica collaborativa e consulenziale per unire tutti i componenti, semplificare e accelerare i processi. Lo sottolinea Como, che conclude “Integrazione, intelligenza, sicurezza, sono pilastri che consentono di sfruttare le grandi potenzialità che le soluzioni tecnologiche avanzate, l’IA in particolare, mettono a disposizione”.