L’Indagine sulla violenza contro le donne – denominata “Sicurezza delle donne” – è lo strumento di rilevazione che, attraverso interviste rivolte a un campione rappresentativo di donne, permette di conoscere l’ammontare delle vittime della violenza maschile, includendo anche le esperienze subite e mai denunciate alle autorità (“sommerso della violenza”).
Si tratta di una indagine armonizzata a livello internazionale che produce dati comparabili a livello europeo ed è frutto della collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO) presso la Presidenza del Consiglio (sulla base dell’Accordo Istat – DPO del 2017). È prevista dalla Legge 53/2022 sulle Disposizioni statistiche per misurare la violenza contro le donne (art.2), nonché dalla Convenzione di Istanbul (2011) e dalla Direttiva (Ue) 2024/1385 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 maggio 2024 sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica (art. 44).
L’Istat ha già condotto l’Indagine sulla violenza contro le donne nel 2006 e nel 2014. La terza edizione è ancora in corso per la parte relativa alle donne straniere che, per la particolare condizione linguistica e culturale, si ritiene opportuno intervistare di persona. Le cittadine italiane, invece, (circa 17.500 persone di16-75 anni) sono state intervistate telefonicamente tra marzo e agosto 2025. Ai fini dei confronti con i dati dell’indagine precedente, condotta nel 2014, alcuni dati presentati fanno riferimento alla fascia di età 16-70 anni.
Questo report offre uno sguardo sulle stime preliminari desunte dalla rilevazione in corso, mentre i risultati complessivi verranno divulgati nel 2026, al compimento delle interviste sulle donne straniere.