Una discussione sempre di “moda” in questo periodo di avvicinamento alle vacanze natalizie, una discussione che coinvolge docenti e genitori.
Si propongono tre pareri favorevoli e tre contrari all’assegnazione dei compiti durante le vacanze di Natale per la scuola primaria, con le relative motivazioni.
Si forniscono indicazioni per “compiti alternativi”.
Buona lettura e… buon Natale.
Pareri favorevoli ai compiti durante le vacanze
1. Mantenimento delle abilità
Un semplice e breve ripasso aiuta a prevenire la perdita delle competenze acquisite (il cosiddetto “learning loss” o “summer slide”), specialmente in materie come la matematica o la letto-scrittura, dove la pratica costante è cruciale. Assegnare un carico di lavoro leggero e mirato serve principalmente come meccanismo di “mantenimento” e prevenzione. Le vacanze lunghe, come quelle natalizie, possono innescare la “curva dell’oblio“, specialmente nei bambini della scuola primaria, le cui conoscenze sono ancora in fase di consolidamento. Un breve ripasso quotidiano o una pianificazione di compiti per un totale di poche ore distribuite su due settimane (ad esempio, 15-20 minuti al giorno) garantisce che gli automatismi di base (calcoli semplici, regole ortografiche, fluidità di lettura) non vengano persi. Questo riduce il tempo che l’insegnante dovrà dedicare al “recupero” all’inizio di gennaio, permettendo di riprendere il percorso da dove era stato lasciato. Un piccolo compito può servire anche come strumento diagnostico non valutativo. L’insegnante può vedere quali concetti sono stati davvero acquisiti e quali necessitano di un rinforzo immediato a gennaio, evitando che le lacune si accumulino in modo silente.
2. Promozione dell’Autonomia
Assegnare compiti che richiedano una minima gestione del tempo da parte dell’alunno (con il supporto dei genitori) insegna ai bambini a pianificare e a non ridursi all’ultimo momento, sviluppando un primo senso di responsabilità nei confronti dei propri impegni. I compiti per le vacanze, se presentati in modo gestibile, offrono un’ottima opportunità per insegnare ai bambini (e ai loro genitori) l’importanza della gestione del tempo. L’obiettivo non è svolgere i compiti l’ultimo giorno, ma imparare a distribuire il carico di lavoro. bambini e genitori possono sfruttare questo periodo per guidare il bambino nella creazione di un mini-piano di lavoro (es. “Faccio 10 minuti di compiti dopo colazione”) che non intralci il gioco e il divertimento. Questo esercizio è fondamentale per sviluppare la capacità di auto-regolamentazione e la responsabilità personale, abilità cruciali per il successo scolastico futuro. I compiti offrono l’occasione di apprendere attraverso la ricerca attiva di informazioni. Ai bambini si può chiedere di usare libri di consultazione, atlanti o risorse digitali (sotto supervisione) per trovare risposte o completare esercizi, sviluppando competenze di auto-apprendimento.
3. Consolidamento dei Contenuti
Le vacanze offrono il tempo per svolgere attività che a scuola non si riesce a completare o approfondire, come la lettura di un libro, la realizzazione di un piccolo progetto creativo o l’esecuzione di esercizi che fissano i concetti appresi prima della pausa. Le vacanze di Natale sono l’unica pausa dell’anno scolastico in cui si può chiedere ai bambini di impegnarsi in attività di apprendimento più lunghe e creative, che non trovano spazio nella routine scolastica quotidiana. Piuttosto che semplici schede, i compiti possono trasformarsi in progetti significativi: ad esempio, scrivere un diario delle vacanze, leggere un libro di narrativa, realizzare un lapbook su un argomento studiato, o persino un piccolo esperimento scientifico con i materiali di casa. Questo tipo di compiti favorisce un apprendimento più profondo, basato sull’interesse e sull’applicazione pratica delle conoscenze. L’attività a casa può favorire la creazione di un ponte tra il sapere scolastico e la vita reale. Ad esempio, misurare gli ingredienti di una ricetta per un compito di matematica, o scrivere una cartolina a un parente lontano come esercizio di italiano, dimostrando l’utilità pratica delle nozioni apprese.
Pareri contrari ai compiti durante le vacanze
1.Necessità di riposo e rigenerazione
Le vacanze sono un periodo fondamentale per il riposo mentale e fisico dei bambini. Un sovraccarico di compiti può causare stress e ansia da prestazione, annullando i benefici di un periodo di stacco necessario per tornare a scuola più motivati e concentrati. La scuola primaria richiede un grande sforzo di attenzione e concentrazione. Le vacanze di Natale, pur essendo brevi, sono un intervallo vitale per il riposo cognitivo del cervello in sviluppo del bambino. L’obbligo di svolgere compiti, soprattutto se eccessivo, introduce un elemento di stress e ansia proprio nel periodo in cui la mente dovrebbe staccare completamente. Questo può portare i bambini ad associare l’apprendimento a una fonte di pressione continua anziché di piacere e scoperta, riducendo la loro motivazione intrinseca e potenzialmente influendo negativamente sul loro benessere emotivo generale. L’obbligo scolastico durante un periodo di festa familiare può innescare un senso di saturazione e rifiuto verso l’ambiente di apprendimento formale. Il bambino, non potendo godere della libertà mentale, rischia di sviluppare un atteggiamento negativo verso la scuola stessa.
2. Diritto al tempo libero e socializzazione
Il tempo libero è essenziale per lo sviluppo olistico del bambino. Le vacanze dovrebbero essere dedicate ad attività extra-scolastiche, al gioco, alla socializzazione, alle visite in famiglia o a esperienze (viaggi, musei) che contribuiscono alla crescita in modo diverso e complementare all’apprendimento formale. L’apprendimento non avviene solo in classe o sui libri. Le vacanze sono il momento in cui i bambini hanno l’opportunità di dedicarsi pienamente al gioco libero (essenziale per la creatività), alla socializzazione estesa con amici e parenti, e soprattutto alle esperienze dirette con il mondo esterno (viaggi, visite ai musei, escursioni). Queste attività, spesso denominate “apprendimento informale”, sono cruciali per lo sviluppo delle competenze sociali, emotive e culturali, e per la formazione di una visione del mondo più ampia. L’eccesso di compiti sottrae tempo prezioso a queste esperienze irripetibili. Qualità Il tempo libero è cruciale per lo sviluppo delle funzioni esecutive (come la memoria di lavoro, il controllo inibitorio) attraverso il gioco strutturato e non strutturato. L’eccessiva strutturazione del tempo con i compiti impedisce il potenziamento di queste abilità cognitive fondamentali.
3. Difficoltà familiari e disuguaglianze
L’obbligo dei compiti può mettere in difficoltà le famiglie, soprattutto quelle in cui i genitori lavorano a tempo pieno o non possiedono le competenze adeguate per aiutare i figli. Questo può creare disuguaglianze tra gli alunni, dove chi ha maggiori risorse familiari è avvantaggiato. L’assegnazione dei compiti a casa richiede implicitamente il supporto di un adulto. Questo crea un forte elemento di disuguaglianza sociale ed educativa. I bambini provenienti da contesti socio-economici elevati o con genitori laureati e disponibili a casa riceveranno un aiuto di alta qualità, mentre i bambini le cui famiglie non hanno il tempo, le competenze o le risorse linguistiche per assisterli saranno svantaggiati. In contesti dove entrambi i genitori lavorano, il compito diventa un ulteriore e gravoso onere logistico e emotivo per la famiglia, trasformando il periodo di festa in una corsa contro il tempo per completare le schede. Nelle famiglie con più figli, l’onere di supervisione dei compiti è moltiplicato. Questo impatta negativamente sulla qualità del tempo trascorso con ciascun figlio e può creare conflitti domestici, trasformando i compiti in un elemento di frizione familiare.
C’è bisogno però di analizzare anche un altro aspetto in questo dibattito. Un aspetto non secondario che è focalizzato sul ruolo specifico dell’insegnante e sui tipi di compiti da assegnare?
Ruolo dell’insegnante e tipologie di compiti
Il vero dibattito, spesso, non è “compiti sì o compiti no”, ma “quali compiti” e “come vengono assegnati”. L’insegnante è il mediatore chiave in questo processo.
1. Il Ruolo strategico dell’insegnante
L’insegnante, specialmente nella scuola primaria, deve adottare un approccio bilanciato e consapevole per mitigare i rischi e massimizzare i benefici.
Azioni dell’insegnante e motivazione
Quantità moderata e coordinata per evitare di sovraccaricare gli alunni. Se si assegna, il carico deve essere minimo (es. non più di 15-20 minuti al giorno per tutte le materie) e, idealmente, coordinato con gli altri docenti per non generare accumulo.
Compiti flessibili e aperti: assegnare attività che non hanno una scadenza stretta o una modalità di esecuzione rigida. La flessibilità permette alle famiglie di organizzarsi secondo le proprie esigenze, senza stress.
Valorizzazione al rientro: dedicare tempo al rientro per valorizzare il lavoro svolto, l’impegno e non solo la correttezza. Questo rafforza il senso di autoefficacia e non fa percepire l’impegno come inutile.
Focus sull’autonomia (Montessori): incoraggiare i genitori ad adottare il principio di “Aiutami a fare da solo”, ovvero supportare la pianificazione e l’organizzazione, ma evitare di fare o correggere il lavoro al posto del bambino. Il compito deve restare un momento di crescita personale.
2. Le Tipologie di Compiti Alternativi
Per superare la critica della disuguaglianza e dello stress, la soluzione sta nel sostituire le schede di ripasso (spesso la fonte maggiore di stress familiare) con attività che integrino l’apprendimento con l’esperienza di vita.
Tipo di compito alternativo con obiettivo educativo
Diario/Racconto di viaggio
Migliorare l’italiano e la capacità di narrazione in modo creativo. Il bambino documenta le esperienze (gita, pranzo dai nonni, attività) usando parole e disegni.
Progetto di ricerca sul territorio
Sviluppare la curiosità e l’alfabetizzazione informativa. Esempio: fotografare gli animali in un parco o raccogliere e classificare foglie o pietre.
Esperimenti culinari o pratici
Applicare la matematica e le scienze alla realtà. Esempio: seguire una ricetta (misurazione, frazioni) o costruire un oggetto con materiali di riciclo (geometria e problem-solving).
Challenge di lettura libera per Incentivare l’amore per la lettura (il beneficio più comprovato scientificamente) senza la pressione di una verifica. Si possono assegnare liste di libri o fumetti adatti all’età.
In questo modo, l’insegnante trasforma i compiti da un onere burocratico a un’opportunità di apprendimento informale che coinvolge la famiglia in modo positivo, riducendo le disuguaglianze legate alle competenze strettamente scolastiche dei genitori.
Compiti alternativi
Le idee migliori per i compiti alternativi sono quelle che trasformano l’ambiente domestico o di vacanza in un laboratorio di apprendimento.
Ecco alcuni esempi pratici e concreti di “compiti” che integrano le discipline della scuola primaria senza lo stress delle schede tradizionali.
1. Matematica e Scienze: “Chef Matematico” (Classe II-IV)
Obiettivo: Applicare misure, frazioni, sequenze logiche.
Il compito: aiuta un adulto a cucinare una ricetta natalizia (torta, biscotti, ecc.).
Attività Pratica:
- Matematica: Raddoppiare o dimezzare le dosi della ricetta per adattarle al numero di persone che mangeranno il dolce (lavorare con l’addizione/sottrazione o le prime frazioni semplici come 1/2 o 1/4).
- Misurazione: Pesare gli ingredienti e registrare i risultati in una tabella (es. 250 grammi di farina, 125 grammi di zucchero, ecc.).
- Sequenza: Scrivere la ricetta sul quaderno come una sequenza di istruzioni (prima, poi, dopo) per esercitare la logica e la scrittura procedurale.
2. Italiano: “Reporter delle Feste” (Classe III-V)
Obiettivo: Sviluppo della narrazione, descrizione, e lessico.
Il Compito: Crea un “Diario delle Feste” documentando 5 momenti speciali delle tue vacanze (non per forza il giorno di Natale).
Attività Pratica:
- Descrizione: Scegli un evento (es. la visita al mercatino, una passeggiata sulla neve). Descrivi il luogo e le persone usando almeno 3 aggettivi qualificativi per ogni nome.
- Narrazione: Racconta cosa è successo (introduzione, sviluppo, conclusione). Si può incoraggiare l’uso del discorso diretto se la classe lo ha studiato (“La nonna mi ha detto: ‘Sei cresciuto tantissimo!'”).
- Illustrazione: Accompagna ogni pagina con un disegno o una foto che rappresenti il momento.
3. Educazione Civica e Lingua Straniera: “Mappa dei Desideri” (Classe I-V)
Obiettivo: comprensione delle tradizioni, empatia, lessico di base in lingua straniera.
Il compito: scopri e rappresenta una tradizione natalizia che non sia la tua e scrivi un augurio.
Attività Pratica:
- Ricerca (Geografia/Civica): con l’aiuto di un adulto, cerca su un atlante o online una tradizione natalizia di un altro Paese (es. il Julenisse norvegese o i Krampus alpini).
- Rappresentazione: crea un disegno, un cartellone o un piccolo quadretto (arte e immagine) che illustri questa tradizione.
- Lingua Straniera: Scrivi un augurio breve (ad esempio, “Merry Christmas” o “Feliz Navidad”) sulla tua creazione, o impara 5 parole in lingua straniera legate al Natale.
4. Tecnologia e Geometria: “Progettista di Decorazioni” (Classe II-V)
Obiettivo: misurazione, concetti geometrici di base, problem-solving.
Il compito: Realizza una decorazione natalizia (es. un puntale per l’albero, una stella di carta, un presepe minimalista) usando materiali di riciclo.
Attività Pratica:
- Geometria: se si costruisce una stella, si lavora sui concetti di simmetria e angoli. Se si realizza un presepe con scatole di cartone, si lavora sui solidi geometrici (cubi, parallelepipedi).
- Misurazione: misurare i lati dei pezzi da tagliare con un righello o un metro da sarta, applicando il concetto di precisione.
- Documentazione: annotare i materiali utilizzati e la sequenza dei passaggi, proprio come un piccolo ingegnere che documenta il suo progetto.
Queste tipologie di compiti non richiedono ore di lavoro rigido, ma stimolano l’apprendimento attraverso il gioco e l’interazione con la famiglia, rispettando appieno lo spirito delle vacanze.
Buon Natale a tutte e tutti.
Allegati
Si allegano le proposte collegate ai testi FABBRI:
- per la classe prima … Natale con magica Matilde
- fascicolo con esercitazioni
- fascicolo per le classi quarte e quinte … GEA salva il mondo del Natale