Popoli fratelli o nemici irriducibili? Russia e Ucraina nel Novecento - Fondazione Cassamarca

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Nell’ambito della rassegna de I Giovedí della cultura, l’11 dicembre, alle ore 18, Casa dei Carraresi ospiterà una conferenza del professor Andrea Franco sul tema Popoli fratelli o nemici irriducibili? Russia e Ucraina nel Novecento.

Il relatore torna a Casa dei Carraresi per proseguire la narrazione delle relazioni che nella storia hanno caratterizzato i rapporti tra Russia e Ucraina: popoli fratelli o nemici irriducibili? L’attenzione è puntata sulla prima metà del Novecento per far emergere la lettura contrapposta della storia che viene narrata in Russia e in Ucraina, e l’uso pubblico che di ciò viene fatto.

All’interno del più ampio contesto della Prima Guerra Mondiale, nel 1917 ebbero luogo, nell’Impero zarista, due Rivoluzioni, la prime delle quali pose fine alla Monarchia dei Romanov, e la seconda portò al potere una minoranza politica ben organizzata: il partito dei bolscevichi. In questo contesto, una parte delle forze ucraine si batté, durante la successiva Guerra Civile, al fine di creare uno Stato nazionale indipendente, mentre altri si schierarono dalla parte delle forze comuniste. Al fine del durissimo conflitto, la Repubblica Socialista Sovietica di Ucraina si pose quale uno degli elementi fondatori della neonata URSS. Durante la NEP, Lenin diede vita a una politica di “indigenizzazione”, ossia a una accettazione di moderate tendenze nazionali, a patto di una assoluta fede nel comunismo sovietico – sulla base di una tensione non del tutto risolta. La presa del potere di Stalin impose un duro giro di vite contro le politiche nazionali, accusate di essere un inammissibile retaggio borghese.

Andrea Franco è laureato a Ca’ Foscari magna cum laude in Storia Moderna e Contemporanea, con una specializzazione sulla storia dei Paesi Slavi. Ha poi conseguito il Dottorato di Ricerca presso l’Università di Udine, svolgendo periodi di Ricerca a Stoccolma, Parigi, San Pietroburgo e Mosca. Si occupa di storia del pensiero russo, della nascita del movimento ucrainofilo nell’Ottocento, della visione di Kostomarov, di storia dello sport in Russia e nell’Impero zarista, di storia delle ferrovie e di storia dell’arte russa dell’Ottocento.

Ha insegnato Storia dell’Europa Orientale, Storia Contemporanea e Lingua Russa presso varie università italiane (Macerata, Padova, UniPegaso, Modena-Reggio Emilia, Bologna, UniE-Campus). Ha pubblicato la monografia “Le due nazionalità della Rus’. Il pensiero di Kostomarov nel dibattito ottocentesco sull’identità ucraina”, ed è stato curatore di tre volumi sulla storia di Russia e Ucraina, e degli sport invernali. Ha in cantiere due monografie e altrettante “graphic novel”. Annovera circa una sessantina di articoli in volume, oltre che la partecipazione a numerosi convegni, anche internazionali. Si occupa di storia del pensiero russo, della nascita del movimento nazionale ucraino nell’Ottocento, della storia delle ferrovie nell’Europa dell’Ottocento e della storia dello sci in Russia e in Urss (dall’Antichità agli anni Sessanta del Novecento).


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