Fedele Salvatore, presidente della cooperativa sociale Irene ’95 e del CNCA Campania e membro della Rete Pangea di Scampia, è intervenuto in audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
Nella sua memoria per la Commissione Salvatore è partito dalla concezione di sicurezza, ben distinta da controllo del territorio e inasprimento delle pene: “I giovani, le donne, gli anziani, i disabili delle nostre città hanno bisogno di sentirsi più sicuri attraverso la possibilità di fruire di servizi e opportunità consoni ai loro bisogni, che spesso sono disattesi; e di trovare all’interno delle istituzioni di prossimità non dei freddi (o, peggio ancora, disinteressati) burocrati, ma sicuri e calorosi riferimenti nell’ordinarietà della vita quotidiana.” Si è, poi, soffermato su un confronto tra il modello partecipativo e di protagonismo dei cittadini, delle scuole e dell’associazionismo promosso a Scampia dalla rete Pangea e quello del modello Caivano realizzato dal governo. Due premesse a cui sono seguite puntuali osservazioni su alcune situazioni emblematiche della necessità di avere uno sguardo più attento e centrato sui bisogni delle periferie e, in generale, della sicurezza delle nostre città, la complessa questione dell’abitare a Napoli e in Italia, le condizioni degli adolescenti e giovani in periferia, la delicata situazione degli orfani speciali.
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