[12.12.2025]: l’onorevole Gaetano Amato (Commissione Cultura Camera dei Deputati, M5s) rilancia l’esclusiva IsICult sulla nuova Commissione Promozione Cinema e Audiovisivo del Ministero, condividendo le critiche “metodologiche” - ISICULT

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[12.12.2025]: l’onorevole Gaetano Amato (Commissione Cultura Camera dei Deputati, M5s) rilancia l’esclusiva IsICult sulla nuova Commissione Promozione Cinema e Audiovisivo del Ministero, condividendo le critiche “metodologiche”

(si riproduce di seguito il dispaccio dell’agenzia stampa AgCult, ma la notizia è stata diramata anche dalle agenzie Novecolonne, Dire, Agenparl, Agi, LaPresse…)

Venerdì 12 dicembre 2025 10.52.39

Cinema, Amato (M5S): tagli pesanti e deficit competenza in Commissione Audiovisivo

Cinema, Amato (M5S): tagli pesanti e deficit competenza in Commissione Audiovisivo (AgenziaCULT) – Roma, 12 dic – “Alessandro Giuli aveva promesso lo stop ai tagli al Cinema in manovra. Invece dopo uno stillicidio durato settimane e giocato sulla pelle delle professioniste e dei professionisti di questo settore, veniamo a sapere che quei tagli restano e sono pesanti. Uno schiaffo in faccia, l’ennesimo, a una intera categoria. Poi c’è la notizia anticipata dall’Istituto italiano per l’Industria Culturale IsICult sulla composizione della nuova Commissione Cinema e Audiovisivo, nominata da Giuli, che conferma ancora una volta il profondo deficit di trasparenza e meritocrazia che contraddistingue l’azione di questo Governo. La selezione dei 12 neo-commissari appare infatti dominata da figure organiche alla destra culturale o, in alternativa, da profili la cui competenza nel settore risulta quantomeno discutibile. Emblematico il caso di Ivan Cardia, il “menestrello” politicamente vicino a Matteo Salvini, già inserito nello staff della Sottosegretaria Lucia Borgonzoni e successivamente allontanato dopo le pesanti critiche circolate sulla stampa. Non meno significativo è l’inserimento di studiosi dichiaratamente schierati, come il ricercatore Claudio Siniscalchi, autore di opere quali “D’Annunzio custode del disordine”, a conferma di un indirizzo ideologico sempre più evidente. Il Presidente di IsICult, Angelo Zaccone Teodosi, aveva denunciato da tempo queste pratiche opache, ricevendo in risposta dal Ministro Giuli promesse di una rivoluzione nei criteri di nomina degli esperti. Promesse puntualmente dissolte nel nulla. Il risultato è un’ennesima commissione costruita secondo logiche di appartenenza: quando non si tratta di amici degli amici (delle sorelle Meloni, in primis), compaiono figure folcloristiche ai limiti del surreale. Una deriva che mortifica l’intero settore e che rende urgente una riflessione seria sul rispetto delle regole e sulla tutela dell’interesse pubblico”

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Luca Baldazzi