Mercosur: quando il libero scambio diventa libero pesticidio

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il: In: News

L’accordo UE–Mercosur viene presentato come un successo commerciale nel pieno rispetto degli standard europei su salute e ambiente.

Sulla carta.

Nella realtà produttiva dei Paesi Mercosur, in particolare Brasile e Argentina, sono ampiamente utilizzate sostanze che l’Unione Europea ha vietato da anni perché ritenute pericolose per la salute umana e per l’ambiente.


Campi “sostenibili”, chimica bandita in UE

Tra i fitosanitari ancora utilizzati in Sud America figurano molecole esplicitamente vietate in Europa, come:

  • Atrazina – rischio elevato per le falde acquifere

  • Clorpirifos – neurotossico (pareri EFSA)

  • Acefato – organofosfato non autorizzato

  • Mancozeb, Clorotalonil, Diquat – vietati per impatti sanitari e ambientali

L’UE li ha esclusi dalle proprie coltivazioni.
La soluzione? Importare prodotti coltivati con queste sostanze, purché i residui risultino “nei limiti”.

Un principio semplice:

se è statisticamente tollerabile, non è più un problema.


Allevamenti: pratiche vietate, carne conforme

In Europa sono vietati:

  • ormoni della crescita

  • promotori come la ractopamina

  • antibiotici senza soglia di sicurezza (cloramfenicolo, nitrofurani)

Nei Paesi Mercosur tali pratiche sono consentite o storicamente diffuse.
Una volta certificato, il prodotto diventa però idoneo all’importazione UE.

Il trattamento è lontano, l’effetto non immediato, il consumatore ignaro.
Quindi: nessun problema.


Controlli rigorosi (a campione)

La Commissione europea garantisce controlli severi.
In pratica:

  • controlli a campione

  • filiere lunghissime

  • forte affidamento sulla documentazione dei Paesi esportatori

Le non conformità vengono definite “episodiche”.
Mai strutturali.
Mai sistemiche.


Conclusione: un atto di fede

L’accordo UE–Mercosur non è solo un trattato commerciale.
È un atto di fede:

  • fede nei controlli

  • fede nei certificati

  • fede che ciò che non si vede non esista

E se tra qualche anno emergessero criticità?
Una commissione, uno studio, una nuova norma.
Nel frattempo, il commercio va avanti.


Fonti e riferimenti (stesse, ufficiali)

  • EFSA – European Food Safety Authority (pareri su clorpirifos, atrazina, mancozeb)

  • Commissione Europea – DG SANTE (pesticidi e sicurezza alimentare)

  • Regolamento (UE) 2019/6 sui medicinali veterinari (art. 118 – importazioni)

  • Greenpeace EU – Rapporti su pesticidi vietati e residui su import

  • Parlamento Europeo – Risoluzioni su MRL e prodotti da Paesi terzi

  • FAO / Codex Alimentarius


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Questo contenuto ha finalità esclusivamente informative e divulgative.
Non costituisce consulenza sanitaria, alimentare, legale o finanziaria.
Le informazioni si basano su fonti pubbliche e documentazione ufficiale UE e internazionale.

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