Nasce I.R.I.S., il progetto contro il caporalato e per il consumo sostenibile
Consumo consapevole, lotta al caporalato e inclusione lavorativa: sono questi i pilastri di I.R.I.S. – Investire Responsabilmente in Inclusione e Sostenibilità, il nuovo progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Avviso n. 2/2024). Promosso da ADOC APS, in partenariato con NeXt – Nuova Economia per Tutti Aps Ets e le sedi territoriali ADOC di Abruzzo, Piemonte, Campania e Molise, il progetto nasce per rispondere a una doppia esigenza: incentivare comportamenti attenti all’ambiente e alla collettività e, contemporaneamente, ridurre le disuguaglianze sociali.
A pochi giorni dal Natale, nel panorama della corsa al regalo e alla tavola imbandita, emerge con maggiore evidenza la tendenza agli In uno scenario in cui ci stiamo sempre più abituando ad acquisti compulsivi, soprattutto online, e allo un elevato spreco alimentare, perdendo spesso la percezione del reale valore del cibo e dei prodotti di chi li produce; l’urgenza di invertire la rotta è confermata dalle analisi più recenti.
Dietro la corsa al prezzo più basso, infatti, si celano criticità strutturali: i dati ISTAT (2024) rilevano in agricoltura un tasso di irregolarità del 17,6%, il più alto tra tutti i settori economici nazionali. A ciò si aggiungono le trasformazioni evidenziate dalla UILA (Unione Italiana Lavori Agroalimentari): la manodopera straniera rappresenta ormai il 42% della forza lavoro a tempo determinato. Un dato che, sebbene vitale per l’economia, si scontra con sacche di precarietà ancora allarmanti, rendendo imprescindibile il passaggio dalla semplice repressione alla costruzione di una “filiera etica”.
Il progetto I.R.I.S. si propone di accompagnare le persone verso un modello di vita più equo e consapevole, da un lato accompagnando i lavoratori con strumenti concreti per migliorare la qualità della propria vita (con percorsi di alfabetizzazione digitale e gestione del bilancio familiare) e le aziende, promuovendo la cultura della legalità e dell’integrazione, e l’utilizzo di strumenti innovativi come il “passaporto sostenibile digitale” per riconoscere prodotti e imprese “caporalato free”. Dall’altro lato I.R.I.S. vuole formare al consumo responsabile, entrando nelle scuole e nelle comunità, e attraverso incontri con esperti e referenti territoriali, formare cittadini e nuove generazioni sull’impatto sociale delle proprie scelte d’acquisto.
Tutte le informazioni sul progetto I.R.I.S. sono disponibili su www.adocnazionale.it