Udicon-Piepoli, indice di fine anno sulla felicità: "6 italiani su 10" stanno bene, i giovani restano fragili - U.Di.Con Unione per la Difesa dei Consumatori

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Famiglia ancora fonte di benessere, ma salute ed economia pesano sempre di più” 

L’anno si chiude con un piccolo segnale positivo: con l’ultima rilevazione realizzata a novembre dall’Istituto Piepoli per Udicon, l’Indice di Felicità degli italiani rimane stabile ma registra un leggero miglioramento, passando da 60 a 62 punti rispetto alla misurazione di settembre. Alla domanda: “Quanto si sente felice da 1 a 10?”, il 39% degli italiani si definisce molto felice (più 8 punti in 2 mesi), il 36% abbastanza felice e il 25% poco o per nulla soddisfatto della propria vita. Rispetto a settembre però, il divario generazionale si fa più evidente: solo il 28% dei giovani under 34 si dice molto felice, contro il 38% tra i 35-54enni e il 44% tra gli over 54, che risultano i più ottimisti.

Le ragioni della felicità restano stabili: la famiglia è ancora la principale fonte di benessere (37%), seguita dalla salute (29%) e dalla vita affettiva (26%). Al contrario, tra chi si sente poco felice pesano soprattutto le preoccupazioni economiche e la consapevolezza di dover spendere meno, indicate dal 61% degli intervistati, insieme ai problemi di salute (28%) e a eventi negativi in famiglia (23%).

“Questo ultimo indice del 2025 ci racconta di famiglie che resistono, ma che hanno bisogno di maggiore stabilità nella vita di tutti i giorni. È stato un anno segnato da incertezze economiche, tensioni internazionali e timori legati alla salute, bilanciati però dal ruolo decisivo dei legami familiari”, afferma Martina Donini, Presidente nazionale U.Di.Con. “Nel 2026 serviranno azioni concrete in diversi ambiti per dare più certezze alle persone, soprattutto ai più giovani e trasformare la loro fragilità in fiducia”, conclude.

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