L’educazione finanziaria è oggi uno strumento indispensabile per la tutela dei cittadini e per una corretta gestione del risparmio e dell’indebitamento. In un contesto segnato da una rapida evoluzione tecnologica e dall’uso sempre più pervasivo dell’intelligenza artificiale, il rischio di truffe e raggiri online è cresciuto in modo esponenziale, rendendo necessario un impegno condiviso tra istituzioni, associazioni dei consumatori, sistema bancario e fondazioni. E’ quanto emerso durante il webinar Conti correnti, piattaforme di investimento e truffe online anche con l’uso dell’intelligenza artificiale, organizzato dal Movimento Difesa del Cittadino con FEduF (Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio), a cui hanno partecipato anche esperti della Banca d’Italia.  “Una migliore gestione dei risparmi e dell’indebitamento è la prima forma di difesa dei cittadini – dichiara Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino –. L’Italia resta tra i Paesi europei con i livelli più bassi di educazione finanziaria. Negli ultimi anni sono aumentate le iniziative di sensibilizzazione, ma con il progresso della tecnologia il bisogno di informazione è cresciuto ancora di più”.

Dalle truffe via SMS e telefonate per indurre a effettuare bonifici, si è passati a un vero e proprio “salto di qualità”: piattaforme di trading online che promettono guadagni elevati partendo da poche centinaia di euro, fino ad arrivare oggi a proposte veicolate tramite WhatsApp, intelligenza artificiale e deepfake. “Sul web – prosegue Longo – circolano intere pagine con video e immagini manipolate di persone note che invitano a investire. È indispensabile alzare il livello di attenzione e intensificare le azioni di sensibilizzazione: l’IA può essere uno strumento di grande utilità, ma viene usata anche per ingannare”.

Sul tema è intervenuta anche Marilisa Guida della Banca d’Italia – Servizio Educazione Finanziaria, sottolineando come la crescente sofisticazione delle truffe renda più vulnerabili le persone con un basso livello di cultura finanziaria. La disinformazione, la misinformazione e la malinformazione – spesso alimentate da contenuti generati con l’IA – rendono sempre più difficile distinguere il vero dal falso. I deepfake, in particolare, amplificano la capacità persuasiva dei raggiri, favorendo un “disordine informativo” che colpisce soprattutto chi si affida a fonti non verificate. Un ruolo centrale è svolto dagli strumenti di tutela messi a disposizione dalle autorità di vigilanza: Banca d’Italia, Ivass e Consob, così come il ricorso all’Arbitro bancario finanziario e la possibilità di presentare esposti. Come ricordato da Armando Maglio di Banca d’Italia, l’educazione finanziaria resta un potente mezzo di prevenzione: informarsi attraverso fonti istituzionali, mantenere uno spirito critico, verificare chi propone un investimento e diffidare delle promesse di guadagni facili sono passaggi fondamentali. L’impegno deve partire anche dalla scuola. Valentina Panna (FEduF) ha evidenziato l’importanza della formazione finanziaria nelle ore di educazione civica, mentre coinvolgere gli adulti resta più complesso, spesso perché provano vergogna dopo aver subito una truffa o per eccessiva fiducia nelle proprie competenze digitali. Dal territorio, Federica Deplano (MDC Sardegna) ha richiamato l’attenzione su un fenomeno complesso che richiede prevenzione, educazione e strumenti di tutela adeguati, soprattutto contro le promesse di guadagni facili online. Il Movimento Difesa del Cittadino ribadisce la necessità di un’azione coordinata e continuativa: più informazione di qualità, più educazione finanziaria per tutte le età e una collaborazione rafforzata tra istituzioni, associazioni e operatori del mercato. Uno degli slogan lanciati durante il webinar – disponibile sui canali social di MDC – è “Chi si ferma è salvo” e bisogna prendersi il tempo per verificare, informarsi e consultare fonti affidabili resta la migliore difesa contro truffe e raggiri nell’era digitale.