IL MODELLO PER SALVARE IL PIANETA
L’economia circolare è un modo di produrre, usare le cose e recuperare le materie prime di cui sono fatte che, da un lato, mira a far durare i materiali e i prodotti il più a lungo possibile e dall’altro, dopo averli correttamente smaltiti e trattati, estende il ciclo di vita delle materie prime, contribuendo a ridurre la quantità di rifiuti e a diminuire lo sfruttamento delle risorse naturali.
Invece di buttare via gli oggetti quando non ci servono più, li condividiamo, li prestiamo, li riutilizziamo, li ripariamo, li rinnoviamo e li ricicliamo. Una volta che un oggetto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono reintrodotti nei cicli produttivi dopo essere stati opportunamente riciclati, selezionati e trattati. Così si possono continuamente riutilizzare all’interno di nuovi processi di fabbricazione che immettono in produzione le cosiddette materie prime seconde, cioè ricavate da scarti e rifiuti del primo ciclo produttivo, generando ulteriore valore.
Perché attuare l'economia circolare
Urgenza ambientale
La continua estrazione di risorse naturali danneggia gli ecosistemi, causando deforestazione, perdita di biodiversità e inquinamento. Inoltre, la crescita esponenziale dei rifiuti solidi, in particolare della plastica, contribuisce all’inquinamento dei mari, con gravi conseguenze per la fauna marina e la qualità dell’acqua.
Impatto economico
Le risorse naturali non sono infinite; il loro esaurimento comporta rischi per l'economia globale. La dipendenza da risorse limitate provoca fluttuazioni nei prezzi, instabilità economica e rischi per le catene di approvvigionamento. Inoltre, aumentano i costi legati alla gestione dei rifiuti e alla bonifica dei siti inquinati.
Emergenza sociale
L'inquinamento ambientale influisce negativamente sulla vita di tutti gli esseri viventi, oltre che sulla salute umana, causando malattie respiratorie, cardiovascolari e del sistema endocrino. L'economia circolare può creare nuove opportunità di lavoro nei settori del riciclo, della riparazione e dell'innovazione sostenibile. Inoltre, promuove l'equità nell'accesso alle risorse e riduce le disuguaglianze sociali attraverso una distribuzione più equa dei benefici economici.
I benefici dell’economia circolare
Meno materie prime, meno rifiuti, meno emissioni
Il modello economico al quale finora abbiamo fatto riferimento, la cosiddetta economia lineare, è basata sul tradizionale percorso di produzione “prendi-produci-smaltisci”. Ciò significa che le materie prime vengono estratte, o raccolte, quindi trasformate in prodotti che vengono utilizzati fino a quando non vengono buttati via come rifiuti. Nell’economia circolare, invece, la vita delle materie prime è potenzialmente infinita o quasi: quando un prodotto è al termine della sua vita utile, può essere smontato nei suoi componenti e questi possono essere utilizzati per creare qualcosa d’altro. I materiali provenienti da rifiuti biologici sono reintegrati nella biosfera. In questo modo, rallenterebbe lo sfruttamento delle materie prime, mitigando i rischi associati all’approvvigionamento, come la volatilità dei prezzi, la disponibilità e la dipendenza dalle importazioni.
Il passaggio a un’economia più circolare potrebbe inoltre aumentare la competitività, stimolare l‘innovazione e la crescita economica e creare posti di lavoro.
Perché è importante riciclare la plastica?
Le gravi conseguenze dell'inquinamento dei mari
Ogni anno nel mondo vengono prodotte 400 milioni di tonnellate di plastica e, secondo diversi studi, 14 milioni di tonnellate finiscono nel mare. E’ come se, ogni minuto, un camion versasse il suo contenuto di rifiuti nelle acque.
Ogni anno nel mondo vengono prodotte 400 milioni di tonnellate di plastica e, secondo diversi studi, 14 milioni di tonnellate finiscono nel mare. E’ come se, ogni minuto, un camion versasse il suo contenuto di rifiuti nelle acque.
Inquinamento marino
L’ inquinamento minaccia gli ecosistemi marini, causando la morte di milioni di animali marini che ingeriscono o rimangono intrappolati nei rifiuti plastici.
Conseguenze sulla fauna marina
La plastica è ormai entrata a far parte di tutte le catene alimentari. Gli animali marini, come tartarughe, uccelli, pesci e mammiferi marini, confondono la plastica con il cibo, portando a lesioni, malnutrizione e morte. Le reti da pesca abbandonate (reti fantasma) continuano a catturare e uccidere la fauna marina.
Qualità dell'acqua
Le microplastiche, frammenti di plastica di dimensioni inferiori a 5 mm, sono ormai diffuse in tutti gli oceani del mondo. Queste particelle assorbono sostanze chimiche tossiche presenti nell’acqua, diventando vettori di inquinanti lungo la catena alimentare, e possono contaminare anche le riserve di acqua potabile.
L'impegno di Marevivo
Marevivo è fortemente impegnata nella promozione dell’economia circolare. Attraverso campagne di sensibilizzazione, progetti educativi, attività sul campo e mira a promuovere pratiche di riciclo tra i cittadini e le aziende. Partecipa attivamente a tavoli di lavoro nazionali e internazionali per sviluppare politiche sostenibili e innovative che supportino la transizione verso un’economia circolare, contribuendo così alla salvaguardia degli ecosistemi marini e alla creazione di un futuro più sostenibile.
ONLY ONE
La Campagna di sensibilizzazione sulla Transizione Ecologica
EMERGENSEA
La campagna che porta i compattatori nelle isole
A BUON RENDERE
Il deposito cauzionale per incentivare al massimo il riciclo degli imballaggi
BASTA VASCHETTE
La Campagna per sensibilizzare contro l'utilizzo di contenitori monouso
IL TUO IMPEGNO
Ognuno di noi può fare qualcosa per difendere il mare
Cosa può fare ciascuno di noi per contribuire ad arginare l’inquinamento del mare e dell’ambiente che ci circonda? Sollecitati continuamente dall’emergenza ambientale che stiamo vivendo, spesso ci domandiamo in che modo possiamo davvero essere protagonisti di quel cambiamento di cui il nostro Pianeta ha urgentemente bisogno.
Con le campagne di sensibilizzazione e informazione Marevivo vuole richiamare l’attenzione proprio sull’importanza dei piccoli gesti quotidiani, anche semplici, che diventano però decisivi una volta moltiplicati nel tempo. Ad esempio produrre meno rifiuti, raccoglierli e riciclarli correttamente sono azioni di responsabilità che possono contribuire a salvare il nostro mare.
Incentivare il riciclo
Attualmente nel mondo solo il 14% della plastica viene riciclato. Solo attuando un’economia circolare, con azioni concrete come quelle del recupero e del riciclo di tutti i rifiuti prodotti della nostra civiltà, si potrà sperare di arrestare l’inquinamento che sta distruggendo il nostro mare, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’uomo sul pianeta. I rifiuti infatti possono avere mille vite, assumere nuove forme ed essere trasformati in nuovi oggetti.
Marevivo promuove l’istallazione di eco-compattatori di bottiglie di plastica.