Ddl Intelligenza Artificiale dal CdM: principi, settori e disciplina penale - redigo.info

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Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 23 aprile 2024, ha approvato un disegno di legge per l’introduzione di disposizioni e la delega al Governo in materia di intelligenza artificiale. Le norme puntano ad un riequilibrio del rapporto tra le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e i rischi a loro correlati.

Si introducono, inoltre, norme di principio e disposizioni di settore che promuovono l’utilizzo delle stesse tecnologie e forniscono soluzioni per la gestione dei rischi.

Le norme intervengono in cinque ambiti:

  • strategia nazionale;
  • autorità nazionali;
  • azioni di promozione;
  • tutela del diritto di autore.

A queste si aggiungono le sanzioni penali: si punisce l’illecita diffusione di contenuti generati o manipolati con sistemi di intelligenza artificiale con la pena da 1 a 5 anni di reclusione, se dal fatto deriva un danno ingiusto. Si introducono anche delle circostanze aggravanti speciali per alcuni reati, qualora venga utilizzata l’IA per la propagazione dell’offesa.

Principi e settori produttivi

Le norme prevedono che il ciclo di vita dei sistemi e dei modelli dell’intelligenza artificiale debba basarsi sul rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà dell’ordinamento italiano ed europeo oltre che sui principi di:

  • trasparenza, proporzionalità, sicurezza;
  • valorizzazione anche economica del dato;
  • protezione dei dati personali, riservatezza, robustezza, accuratezza;
  • non discriminazione e parità dei sessi;
  • sostenibilità.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale non deve pregiudicare, altresì, la vita democratica del Paese e delle istituzioni.

Per ciò che riguarda, invece, i settori produttivi toccati dal disegno di legge si menzionano: la sanità, il lavoro, la Pubblica Amministrazione, l’attività giudiziaria e la cybersicurezza nazionale.

Sanità e disabilità

Nel settore della sanità e della disabilità, il CdM ha pensato ad alcuni provvedimento che riguardano l’accessibilità dell’IA nell’ambito in questione e anche nella ricerca e nella sperimentazione scientifica, senza pregiudicare la spettanza della decisione alla professione medica. Ulteriori norme concerneranno il fascicolo sanitario elettronico, il sistema di sorveglianza e governo della sanità digitale.

Lavoro

In ambito lavorativo, l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata per migliorare le condizioni di lavoro, mediante la tutela dell’integrità psico-fisica dei lavoratori e l’aumento della produttività delle persone, in conformità della disciplina europea.

Anche nel lavoro, viene ribadito il principio di equità e non discriminazione, stabilendo che l’utilizzo dei sistemi di IA per l’organizzazione e la gestione del rapporto di lavoro non può essere in nessun caso discriminatorio.

Pubblica Amministrazione

Anche nel settore della PA viene regolato l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per garantire l’efficienza dell’attività dando centralità al principio di autodeterminazione e responsabilità umana.

Attività giudiziaria

Nell’amministrazione della giustizia l’utilizzo dell’IA è consentito esclusivamente per finalità strumentali e di supporto, ovvero per l’organizzazione e la semplificazione del lavoro giudiziario nonché per la ricerca dottrinale e giurisprudenziale.

Cybersicurezza nazionale

L’ACN promuove ogni iniziativa volta a valorizzare l’intelligenza artificiale come risorsa per il rafforzamento della cybersicurezza nazionale.

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