Festival Pianistico e Università degli studi di Bergamo per il ciclo di conferenze "La Vienna di" - Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo

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Il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo si prepara a tagliare il nastro della 61esima edizione venerdì 26 aprile. Non solo concerti, il Festival si impegna in iniziative di divulgazione che negli ultimi anni hanno visto protagonista l’Università degli studi di Bergamo.

“È ferma volontà del Festival Pianistico continuare anche nei prossimi anni una collaborazione con UniBg che produca sinergie culturali di alto profilo – dichiara la Presidente del Festival, Daniela Gennaro Guadalupi –. La divulgazione della musica a partire dalle nuove generazioni è un fronte che desideriamo potenziare proprio per favorire il ricambio generazionale del pubblico”.

“Col Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo – spiega la prof.ssa Elisabetta Bani, Prorettrice alla terza missione e ai rapporti con il territorio di UniBg – si è ormai sviluppata una collaborazione perfetta. Non solo l’Università ospita nella propria sala più prestigiosa un appuntamento concertistico della stagione, ma affianca anche il Festival nella sua attività di diffusione e promozione della cultura musicale con una serie di incontri di approfondimento che illustrano e nello stesso tempo arricchiscono i programmi musicali. Nell’edizione 2024 alle conferenze e alle tavole rotonde ormai tradizionali si aggiunge una proiezione cinematografica curata e commentata dai docenti dell’Università che rende ancora più ricca e attraente la sinergia tra Università come luogo di elaborazione di cultura e il Festival come protagonista della sua produzione e valorizzazione”.

Le conferenze

Il Festival Pianistico rinnova la collaborazione con l’ateneo per un nuovo ciclo di conferenze dal titolo “La Vienna di…” per approfondire il tema di quest’edizione, Vienna Skyline. La Sala Tremaglia del Teatro Donizetti ospiterà 4 appuntamenti pomeridiani a ingresso libero per parlare di musica e scoprire con la guida dei docenti dell’Università aspetti della società, dell’arte e della letteratura nella capitale austriaca ai tempi dei suoi compositori più rappresentativi.

Il ciclo di conferenze, curato da Virgilio Bernardoni (storico della musica), abbraccia il secolo d’oro della musica a Vienna, da Beethoven ad Arnold Schönberg, e ne scandisce le fasi essenziali in tre momenti. Il primo incontro, giovedì 2 maggio, “La Vienna di Beethoven e Schubert”, è dedicato ai primi trent’anni dell’Ottocento, con la partecipazione di Virgilio Bernardoni e Amelia Valtolina, studiosa di letteratura tedesca. Martedì 14 maggio “La Vienna di Brahms e Bruckner” si concentra sulle forme della vita musicale di metà secolo con Virgilio Bernardoni. Infine, mercoledì 5 giugno con gli interventi di Elio Grazioli, storico dell’arte, Amelia Valtolina e dello psicologo Pietro Barbetta, l’attenzione si sposta su “La Vienna di Mahler e Schönberg” nel primo Novecento.
L’incontro di mercoledì 29 maggio, invece, è dedicato al pittore simbolo della modernità artistica viennese, attraverso la proiezione del film “Klimt & Schiele – Eros e Psiche” di Michele Mally, introdotto e commentato dalla storica dell’arte Anna Chiara Cimoli.

“L’impianto tradizionale del Festival Pianistico – afferma il prof. Virgilio Bernardoni, Ordinario di Musicologia e Storia della musica – di edizione in edizione impostato su un tema specifico attorno al quale ruotano i programmi dei concerti, offre un’occasione ideale per affiancarvi percorsi di lettura che spazino dalla musica alle altre forme espressive, dalle arti alle scienze dell’uomo. Tanto più stimolante nell’edizione di quest’anno, centrata sulla produzione di una capitale assoluta della musica europea. Oltre che ai frequentatori abituali del Festival e agli studenti, l’invito è rivolto in generale a tutti i cittadini curiosi di nuove scoperte”.

La collaborazione con l’ateneo bergamasco prosegue poi venerdì 7 giugno alle ore 20.30  nell’ex Chiesa di Sant’Agostino. Protagonista della serata il pianista iraniano Ramin Bahrami con il concerto-spettacolo tratto dal suo libro autobiografico “Come la musica mi ha salvato” in dialogo con Ferruccio de Bortoli. Alle parole si affianca la musica, con la partecipazione del Nuovo Trio Italiano d’Archi, al suo debutto al Festival, con musiche di Mozart, Mahler e Schnittke. La serata (ingresso unico 20€) prevede una riduzione speciale del 50% per gli studenti acquistabile in biglietteria al Donizetti.

Una sinergia, quella con l’ateneo, attiva negli ultimi anni anche nella realizzazione di pubblicazioni di alta divulgazione. Fresco di stampa il Quaderno di Novecento Suite n. 2: una pubblicazione agile e accattivante, nella quale sono raccolte le conferenze e le tavole rotonde della passata edizione che ha avuto come tema le anti-avanguardie del ‘900. Il Quaderno n. 2 contiene riflessioni su avanguardia e anti-avanguardia dai punti di vista di poesia, letteratura, arte e musica, oltre ad articoli sulle avventure teatrali dei musicisti sovietici e sulla musica nella cinematografia del periodo classico di Hollywood. Verrà distribuito a titolo gratuito a tutti gli abbonati al Festival Pianistico.

Le introduzioni all’ascolto

Le occasioni di approfondimento del tema e dei programmi del 61°Festival si rinnovano inoltre già dalla prima serata al Teatro Donizetti del 26 aprile con Oltre il concerto. Ogni sera prima dell’inizio di ogni concerto al Teatro Donizetti (ricordiamo la variazione di orario dell’inizio dei concerti alle ore 20.30) sarà offerto agli abbonati e agli spettatori serali un momento di guida all’ascolto. Appuntamento alle ore 19.45 in Sala Tremaglia con Stefano Lania, che fornirà le coordinate principali per orientarsi all’interno del programma.

Recapiti
Lia Cocca