Compatibilità
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(Traduzione di cortesia)
Preambolo
- Noi, Gruppo dei Direttori del G7 sulla non proliferazione (NPDG), siamo fortemente impegnati a sostenere l’architettura internazionale del controllo degli armamenti, del disarmo e della non proliferazione e a rafforzare le azioni per promuovere la pace e la sicurezza internazionali. Ci troviamo a dover affrontare sfide pressanti e senza precedenti che minacciano la sicurezza e la stabilità mondiali e che richiedono un impegno rinnovato e una determinazione incrollabile. Se, da un lato, i regimi di controllo degli armamenti, disarmo e non proliferazione sono stati sempre più sottoposti a pressioni eccezionali, con l’utilizzo ripetuto di armi chimiche, l’evoluzione delle minacce biologiche, il traffico illecito di armi convenzionali e la retorica irresponsabile sulle armi nucleari, dall’altro il G7 continua ad essere fermamente impegnato a collaborare, anche tramite il Partenariato globale contro la diffusione di armi e materiali di distruzione di massa e con altri partner, per difendere e preservare questi regimi.
- Ribadiamo la nostra ferma solidarietà nei confronti del popolo ucraino e il nostro risoluto sostegno alla sovranità, all’indipendenza e all’integrità territoriale dell’Ucraina, all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti. Ribadiamo la nostra ferma condanna della guerra di aggressione illegale, non provocata e ingiustificabile della Russia contro l’Ucraina. La guerra in corso da parte della Russia è una palese violazione del diritto internazionale, in particolare della Carta delle Nazioni Unite, con gravi conseguenze per la sicurezza internazionale e per gli sforzi mondiali di controllo degli armamenti, di disarmo e non proliferazione. Sottolineiamo l’importanza dei 78 anni di non utilizzo delle armi nucleari. L’irresponsabile retorica nucleare della Russia e l’annunciato dispiegamento di armi nucleari in Bielorussia sono pericolosi e inaccettabili. Le minacce della Russia di utilizzare armi nucleari, per non parlare di qualsiasi utilizzo di armi nucleari da parte della Russia, nell’ambito della sua guerra di aggressione contro l’Ucraina, sono inammissibili. Il sequestro illegale, il costante controllo e la condotta allarmante nella centrale nucleare di Zaporizhzhia (ZNPP) sono inaccettabili e costituiscono un flagrante tradimento dei principi alla base di decenni di sforzi concertati per la sicurezza nucleare. Chiediamo risolutamente alla Russia di impegnarsi, con parole e fatti, a rispettare la Dichiarazione congiunta dei capi di Stato e di governo dei cinque paesi dotati di armi nucleari sulla prevenzione della guerra nucleare e la prevenzione della corsa agli armamenti, in cui si afferma che “una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta”. Le nostre politiche di sicurezza si basano sulla consapevolezza che le armi nucleari, finché continueranno ad esistere, dovranno servire a scopi difensivi, a disincentivare l’aggressione e a prevenire la guerra e la coercizione. Ribadiamo che qualsiasi utilizzo di armi chimiche, biologiche, radiologiche o nucleari da parte della Russia in Ucraina avrebbe gravi conseguenze.
Preservare il controllo degli armamenti nucleari, la non-proliferazione e il disarmo
- Riteniamo che il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP) rimanga la pietra angolare del regime mondiale di non proliferazione nucleare e la base per il perseguimento del disarmo nucleare e degli usi pacifici della tecnologia nucleare. Chiediamo agli Stati che non l’hanno ancora fatto di aderire al TNP, rinnovando il nostro sostegno alla sua piena universalizzazione. Il raggiungimento dell’obiettivo di una Conferenza di revisione del TNP da parte degli Stati firmatari nel 2026 è una priorità assoluta per il G7 e ci impegniamo a perseguire il più ampio consenso possibile sulle misure per rafforzare il regime del TNP. Ribadiamo l’impegno inequivocabile per la piena attuazione del Trattato e dei suoi tre pilastri che si rafforzano a vicenda (non proliferazione, disarmo e usi pacifici della tecnologia nucleare). Inoltre, siamo fortemente impegnati a promuovere il dialogo e la cooperazione tra le Parti firmatarie del TNP e accogliamo con favore i percorsi diplomatici che offrono la possibilità di far progredire gli obiettivi del TNP. A tal fine, invitiamo tutte le Parti firmatarie del TNP a proseguire in buona fede i negoziati su misure efficaci relative al disarmo nucleare. Riconosciamo la particolare responsabilità degli Stati dotati di armi nucleari nel portare avanti tali negoziati.
- Ricordando la Visione di Hiroshima dei Capi di Stato e di governo del G7 sul disarmo nucleare, nonché la devastazione senza precedenti e l’immensa sofferenza umana che la popolazione di Hiroshima e Nagasaki ha subito a seguito dei bombardamenti nucleari del 1945, ribadiamo il nostro impegno per l’obiettivo finale di un mondo senza armi nucleari con una sicurezza illimitata per tutti, conseguito tramite un approccio realistico, pragmatico e responsabile. Per questa ragione, il calo complessivo degli arsenali nucleari mondiali registrato dalla fine della Guerra Fredda deve continuare e questa tendenza non deve essere invertita.
- Pur mantenendo il nostro forte sostegno alla Commissione preparatoria per l’Organizzazione del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari, al Centro dati internazionale e al Sistema di monitoraggio internazionale, sottolineiamo l’urgente necessità di far entrare in vigore il Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT). In attesa dell’entrata in vigore del Trattato, chiediamo a tutti gli Stati che non l’hanno ancora fatto di dichiarare e mantenere una moratoria sulle esplosioni da esperimenti di armi nucleari o su qualsiasi altra esplosione nucleare. A tal proposito, deploriamo profondamente la decisione della Russia di revocare la ratifica del Trattato e, esprimendo la nostra grave preoccupazione per le dichiarazioni russe in merito agli esperimenti con esplosivi nucleari, chiediamo a Mosca di continuare ad aderire alla sua moratoria sugli esperimenti nucleari e a rinnovare la ratifica del CTBT. Chiediamo inoltre alla Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC) di non effettuare ulteriori esperimenti nucleari e di firmare e ratificare il CTBT. Il G7 ribadisce il proprio impegno a sostenere con le risorse necessarie la sostenibilità a lungo termine di tutti gli elementi del regime di verifica del CTBT e invita la comunità internazionale a fare altrettanto.
- Il G7 resta impegnato e sottolinea l’importanza dell’avvio immediato dei negoziati, da tempo attesi, per un trattato che vieti la produzione di materiale fissile da utilizzare in armi nucleari o altri ordigni esplosivi nucleari (FMCT), sulla base del Documento CD/1299 e del mandato in esso contenuto. Nell’ambito della costante, rapida e significativa espansione delle scorte di armi nucleari di alcuni Stati, restiamo convinti che tale strumento rappresenterebbe un significativo contributo pratico all’architettura del disarmo e della non proliferazione nucleare. Chiediamo inoltre alla Cina, in quanto unico Stato dotato di armi nucleari del TNP a non averlo fatto, di dichiarare una moratoria sulla produzione di materiale fissile da utilizzare in armi nucleari o altri ordigni esplosivi nucleari.
- Il G7 si impegna a collaborare con tutti gli Stati per individuare e attuare ulteriori misure volte a ridurre al minimo il rischio di utilizzo di armi nucleari, ad affrontare le crisi di proliferazione in corso e a rafforzare il controllo degli armamenti. A tal proposito, accogliamo con favore gli sforzi compiuti dagli Stati dotati di armi nucleari per perseguire misure efficaci, quali la riduzione del rischio strategico, le misure di rafforzamento della fiducia e la trasparenza sulle loro dottrine, politiche e capacità nucleari, che sono fondamentali per compiere progressi verso un disarmo coerente con il TNP. Sottolineiamo l’importanza di accrescere la prevedibilità tramite una maggiore trasparenza sulle forze nucleari, sulle dottrine e sui sistemi di lancio. Chiediamo alla Russia e alla Cina di fornire dati sulle loro forze nucleari, sui siti di sperimentazione e sulle dimensioni oggettive dei loro arsenali, seguendo gli sforzi di Stati Uniti, Regno Unito e Francia.
- È fondamentale mantenere gli strumenti di prevenzione e gestione delle crisi esistenti e crearne di nuovi, nonché promuovere misure di rafforzamento della fiducia e dialoghi sulla stabilità strategica ed impegnarsi nuovamente nei trattati e negli sforzi per il controllo degli armamenti. A tal proposito, ribadiamo il nostro profondo rammarico per la presunta sospensione del Trattato New START da parte della Russia e chiediamo a quest’ultima di tornare al suo pieno rispetto e di impegnarsi in buona fede con gli Stati Uniti per ridurre i rischi nucleari. Ribadiamo la nostra preoccupazione per l’opaca e rapida espansione dell’arsenale nucleare cinese e per lo sviluppo di sistemi di lancio sempre più sofisticati. Il G7 chiede alla Cina di impegnarsi concretamente nella riduzione del rischio strategico con gli Stati Uniti per promuovere la stabilità, anche tramite una maggiore trasparenza delle politiche, dei piani e delle capacità della Cina in materia di armi nucleari. Il G7 ritiene necessario che il controllo degli armamenti riguardi tutte le armi nucleari, ivi compresi i nuovi sistemi d’arma destabilizzanti e le armi non strategiche.
- Tra gli sforzi in corso per rafforzare il controllo degli armamenti vi è il lavoro svolto dal Partenariato internazionale per la verifica del disarmo nucleare (IPNDV), a cui partecipano tutti i membri del G7. Mentre celebriamo il decimo anniversario del Partenariato nel 2024, possiamo riflettere sull’ampio lavoro svolto per costruire la capacità internazionale e la comprensione applicabile ai futuri sforzi di disarmo nucleare. Lo sviluppo di processi e tecnologie realistici da parte dell’IPNDV contribuirà a garantire che i futuri accordi contengano disposizioni di verifica solide che rafforzino la fiducia nel conseguimento e nel mantenimento di un mondo senza armi nucleari.
Salvaguardie nucleari e sicurezza
- Ricordando il nostro pieno sostegno al lavoro professionale e imparziale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), sottolineiamo il ruolo cruciale dell’Agenzia nel sostenere l’architettura internazionale di non proliferazione, nel migliorare la sicurezza nucleare e nel promuovere gli usi pacifici della tecnologia nucleare a beneficio di tutti gli Stati membri. Il G7 sostiene l’adozione universale dei principali accordi di salvaguardia, ivi compresi gli Accordi di salvaguardia globale (CSA), il Protocollo aggiuntivo (AP) dell’AIEA e, ove applicabile, il Protocollo sulle piccole quantità (SQP) rivisto. Promuoveremo una catena di approvvigionamento nucleare affidabile e responsabile, in conformità con i più elevati standard di non proliferazione nucleare, ivi compresa l’applicazione del Protocollo aggiuntivo. Sosteniamo ulteriori discussioni all’interno del Gruppo dei fornitori nucleari (NSG) per l’istituzione dell’AP come condizione di fornitura per le esportazioni nucleari o correlate a scopi pacifici.
- Il G7 ribadisce la propria grave preoccupazione per le azioni della Russia presso la centrale nucleare ucraina, che mettono in pericolo la popolazione dell’Ucraina, gli Stati vicini e la comunità internazionale nel suo complesso, e che evidenziano la necessità di garantire la sicurezza degli impianti nucleari nei conflitti armati. A questo proposito, ribadiamo il nostro sostegno agli sforzi dell’AIEA per rafforzare la sicurezza nucleare in Ucraina, anche tramite l’istituzione di una presenza costante di esperti dell’AIEA in tutte le centrali nucleari ucraine. Continuiamo a chiedere alla Russia di rispettare appieno i “Sette Pilastri sulla Sicurezza Nucleare” del Direttore Generale dell’AIEA e i Cinque Principi Concreti stabiliti dall’AIEA in risposta alle difficili condizioni valutate nella centrale ZNPP. Chiediamo alla Russia di ritirare definitivamente e incondizionatamente il suo personale militare e civile dall’impianto e da tutta l’Ucraina, di restituire il pieno controllo dell’impianto alle autorità ucraine competenti, in quanto legittime proprietarie, e di astenersi dall’intraprendere qualsiasi azione che possa provocare un incidente nucleare nell’impianto.
- I recenti sviluppi internazionali, uniti alle minacce terroristiche, costringono inoltre la comunità internazionale a restare vigile nei confronti della minaccia che i materiali nucleari finiscano nelle mani di terroristi e attori non statali. Il G7 si impegna a promuovere la piena attuazione, da parte di tutti gli Stati, dei più elevati standard di sicurezza, protezione e salvaguardia nucleare, in linea con gli standard e le linee guida dell’AIEA. Ci impegniamo inoltre a contribuire al successo della Conferenza internazionale sulla sicurezza nucleare dell’AIEA del 2024 (ICONS2024) Shaping the Future. Questo evento sarà un’opportunità significativa per sensibilizzare e rafforzare la sicurezza nucleare a livello mondiale. Inoltre, il G7 invita tutti gli Stati che non l’hanno ancora fatto ad aderire e ad attuare appieno gli strumenti fondamentali relativi alla sicurezza nucleare, quali la Convenzione internazionale per la repressione degli atti di terrorismo nucleare (ICSANT), la Convenzione sulla protezione fisica dei materiali nucleari (CPPNM) e i relativi emendamenti. Il G7 sottolinea l’importanza di un resoconto annuale da parte di tutti gli Stati interessati, ivi compresa la Cina, sulle loro scorte di plutonio ad uso civile in modo verificabile e coerente con le Linee guida per la gestione del plutonio (INFCIRC549). Il G7 incentiva inoltre ulteriori impegni politici e l’attuazione del Codice di condotta sulla sicurezza delle sorgenti radioattive e dei suoi documenti guida supplementari.
- Il rafforzamento della sicurezza nucleare e dei controlli di sicurezza è essenziale per facilitare gli usi sicuri e pacifici della scienza e della tecnologia nucleare in conformità con il TNP, quale modo per promuovere lo sviluppo e la prosperità e per conseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Sosteniamo l’AIEA nel facilitare gli usi pacifici della tecnologia nucleare da parte di tutti i Paesi, in modo sicuro e sostenibile e, a questo proposito, accogliamo con favore i contributi del Programma di cooperazione tecnica dell’AIEA. Prendiamo inoltre atto del primo Vertice sull’energia nucleare organizzato dall’AIEA, insieme al Belgio, nel marzo 2024. Sottolineiamo che la diffusione delle tecnologie nucleari di nuova generazione, ivi compresi i reattori modulari di piccole dimensioni, dovrebbe rispettare i più elevati standard e orientamenti in materia di sicurezza, protezione e salvaguardia nucleare. Accogliamo inoltre con favore l’istituzione del Gruppo mondiale per l’energia da fusione, una comunità dedicata che lavora all’unisono per accelerare la ricerca e lo sviluppo per la diffusione pacifica, sicura e sostenibile dell’energia da fusione.
- Il G7 accoglie con favore l’approccio sicuro, scientifico e responsabile del Giappone in merito allo scarico delle acque trattate dall’Advanced Liquid Processing System (ALPS) presso la centrale nucleare di Fukushima Daiichi della TEPCO, che secondo l’AIEA è conforme ai pertinenti standard di sicurezza internazionali. Il G7 riconosce le attività di monitoraggio effettuate dal Giappone, i cui risultati dimostrano costantemente che i livelli di nuclidi, ivi compreso il trizio, nell’acqua di mare e nei prodotti marini sono significativamente inferiori agli standard riconosciuti a livello internazionale. Inoltre, il G7 sostiene le continue revisioni indipendenti e trasparenti dell’AIEA, nonché il suo monitoraggio e la sua valutazione, fornendo ulteriore fiducia nella sicurezza dello scarico in mare delle acque trattate dall’ALPS.
- Ricordiamo l’impegno assunto dai Capi di Stato e di governo del G7 nel 2022, sotto la Presidenza tedesca, a Schloss Elmau, di ridurre ulteriormente la dipendenza dal nucleare civile e dai beni correlati provenienti dalla Russia, anche operando per assistere i Paesi che cercano di diversificare le loro forniture. Per contribuire a far progredire questo importante sforzo, il PNDG ricorda la decisione dei Ministri del clima, dell’energia e dell’ambiente del G7 nell’aprile 2023, sotto la Presidenza giapponese, di istituire un gruppo di lavoro per esplorare un’ulteriore collaborazione, che ha avuto la sua riunione inaugurale nel dicembre 2023, co-presieduta dagli Stati Uniti. Continueremo ad approfondire tali sforzi da parte del G7 e dei suoi partner, per diversificare le catene di approvvigionamento dell’energia nucleare, facilitare lo sviluppo di alternative libere da minacce, coercizione e militarizzazione delle forniture energetiche e, in ultima analisi, individuare una cooperazione sicura, protetta e affidabile sull’energia nucleare, tenendo conto, per quei Paesi che scelgono di utilizzarla, del ruolo dell’energia nucleare nel sostenere gli importanti obiettivi di sicurezza energetica e decarbonizzazione, mentre altri Paesi scelgono opzioni non nucleari per conseguire gli stessi obiettivi.
Armi biologiche e chimiche
- Il G7 ribadisce il suo più forte impegno a favore di azioni multilaterali efficaci contro la proliferazione di tutte le armi di distruzione di massa e dei loro vettori. In tal senso, continuiamo a sottolineare la centralità della Convenzione sulle Armi Chimiche (CWC) e della Convenzione sulle Armi Biologiche e Tossiniche (BTWC) e l’importanza di assicurarne la piena ed effettiva attuazione e universalizzazione.
- Accogliamo con favore l’approccio costruttivo che la maggioranza degli Stati firmatari sta adottando nei confronti del Gruppo di lavoro sul rafforzamento della BTWC, istituito dalla Nona Conferenza di revisione e presieduto dall’Ambasciatore d’Italia Leonardo Bencini. Accogliamo con favore l’impegno ad esaminare misure concrete per rafforzare la Convenzione in tutti i suoi aspetti e a costruire un consenso interregionale verso il progresso già nel 2025. Ci rallegriamo per l’aumento della presentazione da parte degli Stati firmatari dei rapporti annuali sulle misure di rafforzamento della fiducia e sollecitiamo tutti gli Stati firmatari a presentare tempestivamente i loro rapporti, con l’obiettivo di garantire la trasparenza universale nell’attuazione della Convenzione.
- Siamo impegnati a rafforzare la BTWC e riconosciamo la crescente importanza di affrontare le minacce biologiche a livello mondiale. È indispensabile garantire che la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione in campo biologico siano condotti in modo sicuro, responsabile, trasparente e sostenibile. A tale proposito, ci impegniamo a sviluppare un quadro di riferimento per la bio-sicurezza e le azioni volte a incrementare l’impegno multilivello e multisettoriale con le organizzazioni internazionali, il mondo accademico e il settore privato per individuare e promuovere strumenti e misure di bio-sicurezza più forti per le scienze della vita e la salute globale, rafforzare la supervisione nazionale, la trasparenza e le misure di mitigazione del rischio per la ricerca sulle scienze della vita e cercare di aum
Mattia Ceccaroni