Già nel 2019 la Fondazione aveva sostenuto e promosso l’impegno del Prof. Alessandro Frigiola e l’Associazione Bambini Cardiopatici nel mondo, presentando il suo libro Le mani nel cuore al Festival letterario Il libro possibile; nel 2020 aveva collaborato con lui anche per il Progetto Marocco, finanziando 2 borse di studio per due dottoresse che avrebbero contribuito a realizzare un’Unità di Cardiologia Pediatrica presso l’Ospedale Pubblico Ibn Rochd a Casablanca.
L’obiettivo principale dell’Associazione Bambini Cardiopatici nel mondo è abbattere gli alti tassi di mortalità infantile legati alle cardiopatie congenite. In Occidente, grazie a diagnosi precoci, medici altamente specializzati e strumentazioni moderne, le operazioni vanno a buon fine nel 97% dei casi e l’85% dei bambini raggiunge l’età adulta.
Nei Paesi con difficoltà economiche la situazione è profondamente diversa. A causa della povertà, carenza di medici specializzati e strumenti adeguati, le cardiopatie infantili sono una vera e propria urgenza sociale: ogni anno nascono 2 milioni di bambini malati di cuore, ma 1 milione e 500.000 non hanno speranza di vita.
Molti centri ospedalieri non sono in grado di funzionare a causa della mancanza di medici specializzati. La formazione dei giovani medici è una priorità per i Paesi in via di sviluppo e non solo e, nel settore della cardiochirurgia e della cardiologia interventistica in particolare, il training è lo strumento principale per imparare.
Non essendo possibile esercitarsi direttamente sui pazienti e per ridurre i tempi di apprendimento il Prof. Alessandro Frigiola propone e struttura un progetto pioneristico di formazione per 120 giovani cardiochirurghi e cardiologi con l’uso di cuori in stampa 3D delle varie patologie cardiache. Il progetto è stato chiamato Esculapio, personaggio della mitologia greca e romana, Dio della medicina.
Il corso di formazione e le lezioni si tengono nel Training Center all’interno dell’I.R.C.C.S. Policlinico San Donato per la durata di 2 anni a partire da Luglio 2023, sotto la supervisione del Prof. Frigiola.
A differenza dei corsi di formazione che utilizzano cuori di maiale, il cui tessuto è il più simile in natura a quello umano, i cuori in 3D sono stampati in grandezze differenti a seconda dell’età dell’ipotetico paziente (i cuori di maiale sono notevolmente più grandi rispetto a quelli di un neonato, di un infante o di un adolescente) e presentano le patologie che i cardiochirurghi troveranno nel corso della loro vita professionale (i cuori di maiale non presentano patologie).
La Fondazione Vincenzo Casillo erogherà 3 borse di studio per la formazione di 3 giovani medici.