La Legge n. 18/2024, di conversione del c.d. decreto Milleproroghe è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2024.
Tra le modifiche inserite nel corso dell’esame parlamentare anche novità in merito al ravvedimento speciale, al ripristino dell’esenzione IRPEF per gli agricoltori e alla conferma anche per il 2024 del credito d’imposta per la quotazione delle PMI, per citarne alcune.
Materia fiscale: definizione agevolata
La Legge di conversione ha disposto, infatti, significativi interventi in materia fiscale, entrando nel merito anche del lavoro di Agenzia delle Entrate. Infatti, l’art. 3-bis della legge ha stabilito un ulteriore differimento al 15 marzo 2024 dei termini di pagamento previsti per le prime due rate della definizione agevolata, che erano state fissate rispettivamente al 31 ottobre 2023 (prima o unica rata) e al 30 novembre 2023 (seconda rata).
Sono prorogate, altresì, sempre al 15 marzo anche le prime due rate per le popolazioni dell’Emilia-Romagna, della Toscana e delle Marche colpite dagli eventi alluvionali del maggio 2023.
Per tali scadenze sono previsti 5 giorni di tolleranza, pertanto il pagamento è considerato tempestivo se effettuato integralmente entro mercoledì 20 marzo 2024.
PMI, proroga della quotazione del credito d’imposta
Il decreto Milleproroghe 2024 ha sancito l’ennesima proroga della quotazione del credito d’imposta per le piccole e medie imprese. La misura infatti si applicherà anche per l’anno in corso, fino al 31 dicembre.
Introdotta dalla Legge di bilancio 2018, la misura prevede un credito d’imposta pari al 50% delle spese di consulenza relative alla quotazione delle PMI. Ed è rivolto, per l’appunto, alle piccole e medie imprese che decidono di quotarsi in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.
Pillole: cosa è stato prorogato in breve
- Enti del terzo settore: viene prorogato dal 1° luglio 2024 al 1° gennaio 2025 il passaggio dal regime di esclusione IVA al nuovo regime di esenzione;
- Rottamazione-quater: rinvio al 15 marzo 2024 della scadenza per il pagamento delle prime tre rate;
- Irpef in agricoltura. Il decreto ha infatti introdotto una nuova esenzione Irpef nel settore agricolo. Per gli anni 2024 e 2025 i redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali concorrono alla formazione del reddito complessivo nelle seguenti percentuali:
- fino a 10.000 euro: 0%;
- oltre 10.000 euro e fino a 15.000 euro: 50%;
- oltre 15.000 euro: 100%.
- Contratti a termine: estensione fino al 31 dicembre 2024 della possibilità per tale tipologia contrattuale, in assenza di specifiche previsioni contenute nei contratti collettivi, di individuare esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva che giustifichino l’apposizione di un termine superiore ai 12 mesi.
Sitografia
www.gazzettaufficiale.it
www.agenziaentrateriscossione.gov.it
www.redigo.info