I dati Istat sull’inflazione riflettono piccole luci, dovute essenzialmente alla riduzione del prezzo dell’energia, ma anche ombre ancora fitte per l’impennata dei prezzi dei carburanti e la preoccupazione per i drammatici eventi che stanno colpendo pesantemente il Mar Rosso, minacciando il trasporto di merci e materie prime. È il commento di Anna Rea, Presidente Adoc Nazionale, ai dati sui prezzi al consumo che, a gennaio, salgono dello 0,8% su base annua. Per calmierare i prezzi è urgente agire con responsabilità, non limitandosi all’inutile propaganda. Inoltre – continua Rea – è evidente la necessità di affrontare anche la crescente sfida che riguarda i prodotti alimentari, evidenziata dalla battaglia degli agricoltori di questi giorni.
Chiediamo al Governo un’azione decisa e reiteriamo l’appello al Presidente del CNCU e al Garante dei prezzi affinché convochino urgentemente una riunione ad hoc. È indispensabile – spiega la Presidente di Adoc – che intervengano tutti i soggetti coinvolti, compresi i consumatori, assumendo un ruolo da protagonista e attivo nel monitorare e regolare la catena dei prezzi per contrastare le speculazioni.
Inoltre, l’inflazione rappresenta la principale causa della riduzione dei risparmi delle famiglie, erosa non solo dall’aumento dei tassi di interesse, ma anche dall’accresciuta povertà e dalla perdita di potere d’acquisto delle persone. È preoccupante notare – conclude la Presidente Adoc, Anna Rea – come le banche continuino a registrare extraprofitti, mentre le famiglie subiscono pesantemente le conseguenze di questa situazione.