Approvare la direttiva europea sulla dovuta diligenza

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Fonte immagine Corporate sustainability due diligence – European Commission (europa.eu)

Ufficio Policy Focsiv – Riprendiamo qui sotto la comunicazione di Businesses & other stakeholders call on the Italian Govt. to support the EU CSDDD – Business & Human Rights Resource Centre (business-humanrights.org) che informa su come importanti imprese chiedano al governo italiano di appoggiare l’approvazione della direttiva su imprese e diritti umani in corso di negoziazione. Non sono solo le organizzazioni della società civile (Direttiva UE su imprese, diritti umani e ambiente – Focsiv) ma anche le imprese più responsabili che sentono il dovere di dare conto e di migliorare i loro impatti sui lavoratori, sull’ambiente e sulle comunità locali attraverso le loro filiere di approvvigionamento.

“Il 19 febbraio 2024, l’azienda italiana Ferrero, insieme ad aziende del settore come Mars e Mondelēz, ha esortato il governo italiano a sostenere l’adozione della direttiva sulla dovuta diligenza in materia di sostenibilità delle imprese (CSDDD) a livello europeo. All’appello si sono uniti i principali attori della società civile attivi nel settore del cacao e della deforestazione.

La dichiarazione accoglie con favore il testo accuratamente negoziato e ricorda che negli ultimi anni molte voci del mondo imprenditoriale hanno “chiesto l’introduzione di una legislazione pragmatica, coerente e uniforme a livello dell’UE e pertanto accolgono con favore il testo della direttiva provvisoriamente approvato dal Consiglio e dal Parlamento europeo”.

Il nuovo accordo, raggiunto dalle istituzioni dell’UE nel dicembre 2023, riflette un equilibrio attento e pragmatico tra il deciso impegno dei Paesi a tutelare i diritti umani e la sostenibilità e la necessità di cautela nell’imporre nuovi obblighi a un settore che sta già affrontando incertezza e complessità nel mercato globale.

Gli obblighi previsti dalla direttiva garantiscono un elevato livello di allineamento con gli standard riconosciuti a livello internazionale in materia di due diligence. La proposta di armonizzazione fornirà standard comuni, invece di una frammentazione normativa che porterebbe solo incertezza e complessità, anche per le aziende italiane.”

Qui è scaricabile la dichiarazione delle imprese

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